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Colesterolo ldl

Dr.ssa Cecilia Coletti

Dr.ssa Cecilia Coletti

Dietologo Medico Chirurgo, specialista in Scienza dell’Alimentazione Creato il: 09/09/2024
Il colesterolo è una sostanza lipidica essenziale per il corretto funzionamento dell'organismo umano. Svolge numerose funzioni vitali, tra cui la produzione di ormoni, la sintesi della vitamina D e la formazione delle membrane cellulari. Tuttavia, il colesterolo non è solubile nel sangue e deve essere trasportato nel sistema circolatorio da particelle specializzate chiamate lipoproteine. Queste lipoproteine sono classificate in base alla loro densità in LDL (lipoproteine a bassa densità) e HDL (lipoproteine ad alta densità).

Tra queste, le LDL sono particolarmente rilevanti dal punto di vista della salute cardiovascolare. Infatti, il colesterolo LDL è spesso definito colesterolo cattivo poiché un suo eccesso configura una condizione nota come ipercolesterolemia, che può causarne un accumulo sulle pareti delle arterie, producendo le cosiddette placche aterosclerotiche, che ostruiscono il flusso sanguigno e aumentano il rischio di malattie cardiovascolari.
 
Colesterolo ldl

Cause Cause

L'aumento dei livelli di colesterolo LDL può essere influenzato da una combinazione di fattori genetici e ambientali. La dieta è uno dei più importanti. Infatti, un consumo eccessivo di grassi saturi e trans-insaturi è stato ampiamente associato ad un aumento del colesterolo LDL. Gli alimenti ricchi di grassi saturi includono carni rosse, burro, formaggi e altri prodotti caseari, mentre quelli ricchi di grassi trans-insaturi sono soprattutto i prodotti da forno industriali, margarine e alimenti fritti.

L'attività fisica regolare può aiutare a ridurre il colesterolo LDL e aumentare il colesterolo HDL, migliorando così il profilo lipidico complessivo; pertanto, l’inattività è un fattore di rischio per l’aumento dei livelli di colesterolo LDL. Inoltre, una persona inattiva e che segue una dieta non equilibrata è a rischio maggiore di obesità, che può a sua volta provocare un aumento del colesterolo LDL per l’accumulo di grasso viscerale (ossia quello intorno agli organi interni).

La genetica gioca un ruolo significativo nella regolazione dei livelli di colesterolo nel sangue. Esistono condizioni ereditarie come l'ipercolesterolemia familiare, una malattia genetica che porta a livelli estremamente elevati di colesterolo LDL sin dall'infanzia. Le persone con ipercolesterolemia familiare hanno un rischio significativamente aumentato di sviluppare malattie cardiovascolari precoci.

Con l'avanzare dell'età, i livelli di colesterolo LDL tendono ad aumentare a causa di cambiamenti nel metabolismo lipidico e ormonale. Inoltre, gli uomini tendono ad avere livelli di colesterolo LDL più alti rispetto alle donne fino alla menopausa; dopodiché, i livelli di colesterolo nelle donne possono aumentare rapidamente, talvolta superando quelli degli uomini.

Il fumo di sigaretta, in pazienti con elevati livelli di colesterolo LDL è un fattore di rischio supplementare per l’aterosclerosi, in quanto danneggia le pareti delle arterie, facilitando il deposito delle placche. Infine, alcune condizioni mediche, come il diabete, l'ipotiroidismo, la sindrome nefrosica e le malattie epatiche possono contribuire ad un aumento dei livelli di colesterolo LDL.
 

Sintomi Sintomi

L'aumento del colesterolo LDL non provoca sintomi evidenti fino a quando non si sviluppano complicanze gravi. Infatti, l’aterosclerosi, principale conseguenza dell’ipercolesterolemia, è una condizione spesso silente per tempi anche molto lunghi.

I sintomi, infatti, si manifestano quando le arterie si restringono a causa delle placche, e possono includere dolore toracico (angina), crampi alle gambe durante l'attività fisica (claudicatio intermittente) o sintomi neurologici, o quando le placche si rompono e vanno a ostruire il flusso sanguigno.

In quest’ultimo caso, si può andare incontro a due scenari: l’infarto miocardico, se la placca va a ostruire le arterie coronarie (ossia quelle deputate a portare sangue al muscolo cardiaco), o l’ictus ischemico, se la placca ostruisce l’afflusso di sangue a parte del cervello. Entrambe le condizioni possono provocare conseguenze permanenti o essere addirittura fatali.
 

Diagnosi Diagnosi

La diagnosi di un alto livello di colesterolo LDL viene effettuata principalmente attraverso esami del sangue, che misurano i livelli di lipidi nel sangue. Il più importante è costituito dal profilo lipidico, un esame che misura i livelli di diverse forme di grassi nel sangue. Le principali misurazioni includono:
 
  • colesterolo LDL;
  • colesterolo HDL;
  • colesterolo totale (ossia la somma del colesterolo LDL e HDL);
  • trigliceridi (ossia i grassi presenti nel circolo sanguigno).
In genere, si considerano elevati dei livelli di colesterolo LDL sopra i 160 mg/dL (milligrammi per decilitro di sangue), anche se il limite può variare a seconda del rischio cardiovascolare del paziente.
In alcuni casi, come esami supplementari se si sospetta un’aterosclerosi significativa, possono essere utilizzati test di immagini come l'angiografia coronarica, l'ecografia carotidea o la TAC delle arterie coronarie per valutare la presenza di placche aterosclerotiche e il grado di ostruzione arteriosa.

Infine, poiché alcune condizioni mediche, come le malattie epatiche o la sindrome nefrosica possono contribuire all'ipercolesterolemia, possono essere eseguiti test di funzionalità epatica e renale per escludere o confermare queste condizioni.
 
Colesterolo ldl

Rischi Rischi

L'aumento dei livelli di colesterolo LDL è un fattore di rischio primario per lo sviluppo di malattie cardiovascolari. Come detto in precedenza, un eccesso di colesterolo può comportare la formazione di placche aterosclerotiche che possono ostacolare il flusso di sangue, danneggiare le pareti arteriose o rompersi e bloccare il flusso di sangue agli organi vitali. 

Nel caso di un’ischemia a carico delle arterie coronarie, il rischio maggiore è rappresentato dall’infarto del miocardio, che può portare, senza trattamenti tempestivi, a un’insufficienza cardiaca grave e potenzialmente fatale. In modo simile, se si verifica un’ischemia cerebrale (ictus) i danni a carico delle cellule nervose possono essere irreversibili e comportare conseguenze neurologiche permanenti o anche fatali senza un intervento immediato.

Inoltre, l'aterosclerosi può indebolire le pareti arteriose, portando alla formazione di aneurismi, ossia dilatazioni anomale di un'arteria. Se la parete di un aneurisma (generalmente più fragile di un’arteria sana) si rompe, si possono verificare delle emorragie interne gravi, spesso fatali.
 

Cure e Trattamenti Cure e Trattamenti

Il trattamento dell’ipercolesterolemia mira a ridurre i livelli di colesterolo LDL nel sangue per prevenire le complicanze cardiovascolari. Le strategie di trattamento includono modifiche dello stile di vita e terapie farmacologiche.

Le modifiche dello stile di vita sono la prima linea di difesa contro il colesterolo alto. Queste includono una dieta povera di grassi saturi e trans-insaturi, ricca di frutta, verdura, cereali integrali, legumi, noci e pesce con alto contenuto di omega-3. Alcuni studi suggeriscono che la dieta mediterranea, che include abbondanti quantità di olio d'oliva, pesce e vegetali, è particolarmente efficace nel ridurre il rischio cardiovascolare.

In genere, una dieta equilibrata va associata a un’attività fisica regolare (di solito, anche in base alle caratteristiche del paziente, almeno 150 minuti di attività aerobica moderata a settimana), a una perdita di peso per i soggetti obesi o fortemente sovrappeso e all’eliminazione del fumo.

Se le modifiche dello stile di vita non sono sufficienti a ridurre i livelli di colesterolo LDL, possono essere necessari farmaci ipolipemizzanti. Nello specifico, i farmaci più impiegati sono le statine, che inibiscono la produzione di colesterolo nel fegato. In altri casi, si possono utilizzare farmaci che riducono l’assorbimento del colesterolo alimentare nell’intestino o che facilitano il metabolismo del colesterolo LDL, abbassandone i livelli nel sangue.
 

Bibliografia

  • Bruckert E, Rosenbaum D. Lowering LDL-cholesterol through diet: potential role in the statin era. Curr Opin Lipidol. 2011 Feb;22(1):43-8.
  • Kroon AA, Stalenhoef AF. LDL-cholesterol lowering and atherosclerosis--clinical benefit and possible mechanisms: an update. Neth J Med. 1997 Jul;51(1):16-27.
  • Defesche JC, Gidding SS, Harada-Shiba M, Hegele RA, Santos RD, Wierzbicki AS. Familial hypercholesterolaemia. Nat Rev Dis Primers. 2017 Dec 7;3:17093.

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