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Timoma

Dr. Julio Rodrigo Giron Berrios

Dr. Julio Rodrigo Giron Berrios

Oncologo Medico Chirurgo, specialista in Oncologia Medica Creato il: 01/02/2025
Il timoma è un tumore localizzato a livello del timo, una piccola ghiandola posta dietro lo sterno. Tale ghiandola è responsabile della produzione e stimolo dei globuli bianchi, fondamentali per la risposta immunitaria dell’organismo contro virus e batteri. 

Il timoma ha maggiore incidenza nella fascia d’età tra i 40 e i 60 anni, senza differenze significative tra uomini e donne, e rappresenta il 90% di tutti i tumori che la ghiandola del timo può sviluppare.
 
Timoma

Cause Cause

Il timoma nasce da una proliferazione anomala delle cellule che costituiscono la ghiandola del timo. I fattori scatenanti la proliferazione sono ancora sconosciuti, tuttavia è possibile segnalare alcuni fattori predisponenti. Tra questi, si segnalano alcune patologie del sistema immunitario: 
 
  • miastenia gravis: malattia autoimmune che causa debolezza muscolare, in particolare nei muscoli volontari, a causa della produzione di anticorpi che interferiscono con la trasmissione dei segnali nervosi ai muscoli;
  • sindrome di Good: malattia autoimmune rara in cui il sistema immunitario attacca i reni e i polmoni, provocando danni a questi organi, con sintomi come insufficienza renale ed emorragia polmonare;
  • sindrome autoimmune multipla: condizione in cui il sistema immunitario attacca più organi e tessuti del corpo, spesso con manifestazioni cliniche che variano a seconda degli organi coinvolti, come nel caso di malattie come il lupus o la sindrome di Sjögren;
  • lupus eritematoso sistemico: malattia autoimmune cronica che causa infiammazione generalizzata e danni ai tessuti e organi del corpo, come pelle, articolazioni, cuore e reni, con sintomi che includono eruzioni cutanee, dolori articolari e affaticamento.
Il timoma è generalmente benigno e a crescita lenta, tuttavia non va sottovalutato. Con il tempo, infatti, può risultare invasivo nei confronti della pleura, dei polmoni e di altri distretti dell'organismo.
 

Sintomi Sintomi

Il timoma è perlopiù asintomatico. Eventuali sintomi possono essere:
 
  • dispnea: difficoltà respiratoria o respiro corto, che può manifestarsi come una sensazione di mancanza d'aria o respiro affannoso, spesso indicativa di problemi polmonari o cardiaci;
  • tosse persistente: tosse che dura per un periodo prolungato, oltre le 3 settimane, e che può essere causata da infezioni respiratorie, allergie, malattie polmonari o altre condizioni;
  • dolore al petto: sensazione dolorosa o fastidio nella zona del torace, che può derivare da varie cause, tra cui problemi cardiaci, muscolari, gastrointestinali o polmonari;
  • ptosi: abbassamento o caduta della palpebra superiore, che può essere causato da disfunzioni nervose, muscolari o neurologiche, e che compromette la visione;
  • disfagia: difficoltà a deglutire cibi o liquidi, che può essere causata da problemi muscolari, neurologici o ostruzione delle vie di deglutizione.
Qualora il timoma fosse associato ad altra patologia del sistema immunitario, il paziente potrebbe riscontrare la sintomatologia tipica della stessa. 
 

Diagnosi Diagnosi

La diagnosi di timoma va sospettata in tutti i pazienti che all’anamnesi abbiano manifestato i sintomi di cui sopra o avuto esperienza di una patologia del sistema immunitario. 

Ulteriori esami diagnostici stabiliranno la sede, la forma e le dimensioni del tumore, guidando lo specialista nella selezione del trattamento più adeguato. Tra questi, in particolare, si segnalano:  
 
  • radiografia del torace: utile per individuare la presenza del timoma;
  • biopsia: utile per identificare la natura benigna del tumore;
  • TAC-PET: con o senza mezzo di contrasto o con farmaci radiomarcati, utili per individuare eventuali metastasi del tumore
Timoma

Rischi Rischi

I principali rischi del timoma sono legati alla sua metastatizzazione, ovvero alla sua diffusione in altri distretti dell’organismo oltre la ghiandola del timo. 

Tra gli organi maggiormente colpiti dalle metastasi troviamo polmoni, cuore, ossa, fegato e cervello.

Un tumore particolarmente esteso, ma non necessariamente metastatizzato, potrebbe comprimere le strutture adiacenti con conseguenti:
 
  • diplopia: visione doppia, in cui l'individuo vede due immagini di un oggetto, che può essere causata da problemi oculari, neurologici o muscolari;
  • calo delle palpebre: abbassamento delle palpebre, noto come ptosi, che può essere dovuto a disfunzioni muscolari o nervose che compromettono il normale movimento della palpebra;
  • debolezza muscolare: perdita di forza nei muscoli, che può essere causata da diverse condizioni come malattie neurologiche, infezioni o problemi autoimmuni
  • dolore toracico: dolore o disagio nella zona del petto, che può essere causato da problemi cardiaci, polmonari, muscolari o gastrointestinali.
  • affanno: difficoltà respiratoria o respiro corto, che può essere dovuta a problemi polmonari, cardiaci o a sforzi fisici intensi;
  • rigonfiamento di collo e spalle: gonfiore o edema nella zona del collo e delle spalle, che può essere causato da infezioni, infiammazioni o disturbi del sistema linfatico;
  • calo della voce: diminuzione o perdita della capacità di parlare normalmente, che può essere causata da infiammazione della laringe (laringite), disturbi neurologici o altre patologie della voce.

Cure e Trattamenti Cure e Trattamenti

Il trattamento del timoma dipende dal grado di invasività raggiunto dalla patologia. Sono previsti diversi approcci:
 
  • trattamento chirurgico: il gold standard degli interventi, praticato quando il tumore è localizzato al livello del timo e non presenta comportamenti invasivi. Consiste nella rimozione della ghiandola attraverso accessi mininvasivi;
  • radioterapia: praticata in caso di tumore esteso e a carattere invasivo. Può essere somministrata prima dell’intervento chirurgico, per ridurre la massa tumorale iniziale, o dopo l’intervento chirurgico, per evitare la ricomparsa della malattia;
  • chemioterapia: praticata in caso di tumore invasivo.
A seguito dell’intervento, è opportuno che il paziente si sottoponga a controlli periodici per la durata di 10 o 15 anni. La frequenza di tali controlli verrà stabilita dallo specialista in base al rischio stimato di ripresentazione della malattia.
 

Bibliografia

  • Liu X, Li X, Li J. [Treatment of Recurrent Thymoma]. Zhongguo Fei Ai Za Zhi. 2020 Mar 20;23(3):204-210. Chinese. doi: 10.3779/j.issn.1009-3419.2020.03.11. Epub 2020 Feb 27. PMID: 32102138; PMCID: PMC7118328.
  • Berg J, Tonev GT, Grimnes JO, Suhrke P, Hammarström C, Vu HPN. Thymoma with pleural metastases. Tidsskr Nor Laegeforen. 2023 Jun 12;143(9). English, Norwegian. doi: 10.4045/tidsskr.22.0670. PMID: 37341399.
  • Gong L, Tian J, Zhang Y, Feng Z, Wang Q, Wang Y, Zhang F, Zhang W, Huang G. Human Parvovirus B19 May Be a Risk Factor in Myasthenia Gravis with Thymoma. Ann Surg Oncol. 2023 Mar;30(3):1646-1655. doi: 10.1245/s10434-022-12936-9. Epub 2022 Dec 12. Erratum in: Ann Surg Oncol. 2022 Dec 22;: PMID: 36509875; PMCID: PMC9744379.

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