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Epulide

Dr.ssa Roberta Silvagni

Dr.ssa Roberta Silvagni

Dentista o Odontoiatra Odontoiatra Creato il: 30/04/2024
L’epulide è una crescita di tessuto gengivale che si manifesta come una massa benigna nella cavità orale. È spesso associata a irritazioni locali, come la presenza di placca batterica o irritazioni dovute a protesi dentali mal adattate. Non è un tumore maligno, ma può causare fastidio e sanguinamento delle gengive.

Esistono diversi tipi di epulide:
 
  • epulide fibromatoso: una forma molto comune di epulide, caratterizzata da una massa fibrosa sulla gengiva. Spesso si sviluppa come risposta a irritazioni croniche dovute, ad esempio, alla presenza di placca batterica;
  • epulide periferico di tipo ossificante: questo tipo di epulide può mostrare calcificazioni all’interno della massa, conferendo una consistenza dura alla crescita. È spesso associato a un’età avanzata;
  • epulide gigantocellulare: si tratta di una variante rara, caratterizzata da un aspetto più vascolarizzato. Pur essendo benigno, può essere aggressivo nella crescita e richiedere un trattamento tempestivo di rimozione;
  • epulide gravidico: questo tipo di epulide si verifica durante la gravidanza, a causa delle variazioni ormonali. Tende a regredire dopo il parto;
  • epulide infiammatoria: può svilupparsi in risposta a un’infiammazione cronica causata, ad esempio, da protesi mal adattata.
La diagnosi e il trattamento dell’epulide sono solitamente gestiti da un dentista o da uno specialista in chirurgia orale. In alcuni casi, infatti, la rimozione chirurgica può essere necessaria.
 
Epulide

Cause Cause

Causa dell’epulide è un’irritazione locale nella cavità orale dalle origini multifattoriali:
 
  • irritazioni da placca batterica: l’accumulo di placca batterica intorno ai denti può irritare le gengive, portando alla formazione di un’epulide;
  • irritazioni da protesi dentali: le protesi dentali mal adattate o danneggiate possono causare irritazioni alle gengive, favorendo lo sviluppo di un’epulide;
  • traumi locali: traumi ripetuti o persistenti nella zona gengivale, come ad esempio morsi ripetuti su una parte specifica della bocca, possono causare irritazione;
  • cambiamenti ormonali: in alcune situazioni, cambiamenti ormonali, come quelli caratteristici della gravidanza, possono contribuire allo sviluppo di un’epulide;
  • fattori genetici: in alcuni casi, la predisposizione genetica può essere un fattore di rischio;
  • infiammazione cronica: condizioni infiammatorie croniche delle gengive, come la gengivite o la parodontite, possono essere associate allo sviluppo di epulidi.
L’epulide è una condizione generalmente benigna, ma la sua presenza può causare disagio e fastidiosi sintomi nel paziente, tanto da richiedere un intervento odontoiatrico di rimozione.
 

Sintomi Sintomi

L’epulide può manifestarsi con diversi sintomi, a seconda del tipo e della gravità della condizione. Tra le manifestazioni cliniche comuni si segnalano:
 
  • presenza di una massa o nodulo: l’epulide si presenta spesso come una massa o un nodulo sulla gengiva, che può essere di varie dimensioni e forme;
  • sanguinamento gengivale: la massa può causare sanguinamento delle gengive, specialmente durante la spazzolatura dei denti o l’uso del filo interdentale;
  • dolore o fastidio: in alcuni casi, l’epulide può essere doloroso o causare fastidio, soprattutto se è soggetto a pressione o sfregamento da parte dei denti;
  • irritazione gengivale: l’area intorno all’epulide può diventare irritata, rossa o infiammata;
  • difficoltà nell’alimentazione: se l’epulide è posizionato in modo da interferire con la normale funzione della bocca, potrebbe causare difficoltà nell’alimentazione;
  • cambiamenti nell’aspetto delle gengive: l’epulide può portare a cambiamenti visibili nell’aspetto delle gengive, con la formazione di una massa evidente.
In alcuni casi, l’epulide potrebbe essere asintomatica e scoperta durante una visita di routine dal dentista. Poiché la diagnosi e il trattamento della condizione richiedono un’analisi clinica approfondita, è consigliabile consultare un dentista se si notano cambiamenti nelle gengive.
 

Diagnosi Diagnosi

La diagnosi dell’epulide prevede una valutazione clinica da parte di uno specialista. L’odontoiatra procede generalmente come segue:
 
  • anamnesi: vengono raccolte informazioni dettagliate sulla storia clinica del paziente, compresi i sintomi, la presenza di irritazioni locali o cambiamenti nell’aspetto delle gengive;
  • esame visivo e palpazione: il dentista esamina la bocca del paziente attraverso un esame visivo e palpa attentamente le gengive alla ricerca di eventuali masse, noduli o cambiamenti anomali;
  • radiografie: in alcuni casi, il dentista può ordinare radiografie dentali per ottenere una visione più dettagliata delle strutture ossee e dentali, aiutando così a valutare la presenza e le caratteristiche dell’epulide;
  • biopsia: per confermare la natura esatta della massa ed escludere la presenza di altre condizioni, potrebbe essere necessaria una biopsia. Durante la biopsia, viene prelevato un piccolo campione di tessuto dall’epulide e successivamente analizzato al microscopio.
La biopsia è particolarmente importante per escludere condizioni più serie, come tumori del cavo orale, i cui sintomi sono spesso simili a quelli dell’epulide. Al fine di pianificare il trattamento più adeguato ai reali bisogni del paziente, è importante consultare uno specialista ai primi sintomi e sottoporsi ad una valutazione accurata.
 
Epulide

Rischi Rischi

Anche se l’epulide è generalmente una crescita benigna, trascurare questa condizione può comportare rischi per la salute del paziente. Tra questi, i più comuni sono:
 
  • aumento delle dimensioni: se un’epulide non viene trattata, potrebbe continuare a crescere in dimensioni. Questo potrebbe causare ulteriori sintomi, come sanguinamento gengivale, dolore o fastidio;
  • ulcerazioni o ferite: in alcuni casi, un’epulide grande potrebbe causare ulcere o ferite localizzate nella bocca, specialmente se viene costantemente sfregata dai denti o da altri tessuti orali;
  • difficoltà nell’alimentazione e nel parlare: epulidi più grandi o posizionate in modo inappropriato possono interferire con la normale funzione della bocca, rendendo difficile mangiare o parlare;
  • irritazioni persistenti: l'epulide può causare irritazioni continue alle gengive circostanti, portando a infiammazione cronica e sanguinamento.
Per evitare questi rischi, è possibile sottoporsi a trattamento. Tuttavia, in alcuni casi, questo potrebbe prevedere l’intervento chirurgico. Per prevenire complicazioni e per poter accedere alle cure meno invasive disponibili, è importante consultare uno specialista alla prima comparsa dei sintomi.
 

Cure e Trattamenti Cure e Trattamenti

Il trattamento dell’epulide può richiedere delle modifiche dello stile di vita e delle abitudini di cura orale del paziente, così come il ricorso ad intervento chirurgico. Sebbene l’intervento sia riservato a casi di epulide di grandi dimensioni o particolarmente fastidiose, si riporta di seguito la procedura:
 
  • valutazione preliminare: prima della rimozione, il medico esegue una valutazione completa per confermare la diagnosi;
  • anestesia locale: la procedura di rimozione viene eseguita in anestesia locale per garantire che il paziente non provi dolore durante l’intervento;
  • rimozione chirurgica: l’epulide viene rimossa chirurgicamente, utilizzando strumenti appropriati. La tecnica chirurgica può variare in base alla dimensione e alla posizione dell’epulide;
  • chiusura della ferita: dopo la rimozione dell’epulide, la ferita risultante può essere chiusa con punti di sutura, se necessario;
  • cura post-operatoria: il paziente riceverà istruzioni sulla gestione dell’eventuale dolore, l’uso di farmaci antibiotici e altre indicazioni per l’igiene orale;
  • follow-up: è importante programmare follow-up regolari per assicurarsi che la guarigione proceda senza complicazioni e per monitorare eventuali segni di ricrescita o recidiva.
La procedura chirurgica è generalmente sicura e di routine. Tuttavia, la decisione sulla migliore modalità di trattamento sarà sempre basata sulla valutazione del professionista in consulto con il paziente, delle cui necessità ed esigenze dovrà tenere conto.
 

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