Anemia

A cura del Dr.ssa Patrizia Colantonio
Ematologo Medico Chirurgo, specialista in Ematologia
Cos'è
L'anemia è la riduzione dei valori di emoglobina e/o della massa dei globuli rossi (ematocrito) al di sotto dei valori normali di riferimento per una data popolazione (sesso, età). I globuli rossi (eritrociti, emazie) vengono prodotti nel midollo osseo e sono specializzati nel trasporto dell'ossigeno ai tessuti tramite l'emoglobina.
La vita media degli eritrociti è di 120 giorni e nella normalità, ogni giorno circa lo 0,8% del totale dei globuli rossi viene sostituito con nuove emazie. Un ematocrito normale è il risultato dell'equilibrio tra la produzione e la distruzione giornaliera dei globuli rossi. La produzione dei globuli rossi (eritropoiesi) è un fenomeno dinamico e modulato dall'eritropoietina.
L'eritropoietina è una glicoproteina la cui sintesi dipende dalla pressione d'ossigeno a livello dei recettori renali. Una diminuita pressione d'ossigeno induce un aumento della sintesi dell'eritropoietina che a sua volta velocizza la cinetica midollare per mantenere costante la quantità di globuli rossi sufficienti per il trasporto d'ossigeno ai tessuti.
Per un'adeguata risposta del midollo osseo è necessario però, oltre alla partecipazione delle cellule responsive all'eritropoietina, anche l'esistenza di un microambiente integro e un'adeguata riserva marziale (ferro) e vitaminica. Quando il meccanismo a feedback dell'eritropoietina non è efficiente si manifesta l'anemia.

Cause
L’anemia può manifestarsi per un disordine primario del midollo osseo oppure essere conseguente a svariate cause. Questa situazione patologica è comunque sempre dovuta all’alterazione dell’equilibrio produzione/distruzione dei globuli rossi.
A seconda della causa che ha provocato tale alterazione, si distinguono tre gruppi di anemie.
- Un primo gruppo di anemie è dovuto a sanguinamento (acuto/cronico): emorragie, polipi intestinali, gastrite, emorroidi, ciclo abbondante, ecc.
- Un secondo gruppo di anemie è dovuto ad un difetto di produzione da parte del midollo osseo. Questo gruppo di anemie è suddiviso a sua volta in 3 sottogruppi in base alla morfologia dei globuli rossi: anemie macrocitiche e megaloblastiche per carenza di vitamina B12 e/o acido folico, da farmaci o per displasie emopoietiche; anemie microcitiche-ipocromiche per carenza di ferro o anemie sideroblastiche; anemie normocitiche-normocromiche come anemie aplastiche, da infiltrazione midollare o secondarie ad altre patologie (infezioni, insufficienza renale, tireopatie, epatopatie croniche, ecc.).
- Un terzo gruppo di anemie è dovuto ad un'aumentata distruzione di globuli rossi. Anche questo gruppo è suddiviso in due sottogruppi. Anemia da difetto intrinseco del globulo rosso: difetti di membrana (sferocitosi ereditaria), alterazione del metabolismo (enzimopatie eritrocitarie),emoglobinopatie per anomalie strutturali o per difetto di sintesi (talassemie), emoglobinuria parossistica notturna. Anemia da difetto estrinseco: da agenti fisici (ustioni), da infezioni (malaria, HIV), da farmaci (antibiotici, antipertensivi), da autoanticorpi, ipersplenismo.
Sintomi
L'emoglobina trasportata all'interno dei globuli rossi ha l'importantissimo compito di ossigenare e nutrire tutte le cellule del nostro corpo.
Indipendentemente dalla causa dell’anemia, nel soggetto anemico compaiono sintomi e segni dovuti da un lato al ridotto apporto di ossigeno e dall’altro ai meccanismi di compenso che vengono messi in opera dall'organismo, in particolare la vasocostrizione periferica e l'aumento della velocità di circolo.
I sintomi più frequenti sono:
- Astenia
- Dispnea e cardiopalmo da sforzo
- Palpitazioni
- Lipotimie
- Cefalea
- Acufeni
- Scotomi
- Vertigini
- Irritabilità
- Difficoltà di concentrazione
- Nausea
- Irregolarità dell'alvo e del ciclo mestruale.
A questa sintomatologia generale si possono associare di volta in volta altri sintomi e segni specifici conseguenti all'interessamento da parte del meccanismo patologico causa dell'anemia di vari organi ed apparati. Così per esempio, nell'anemia perniciosa è caratteristica la sindrome neurologica dovuta a carenza di vitamina B12 a livello del tessuto nervoso.
Diagnosi
La diagnosi delle anemie è basata sull’integrazione di dati raccolti con l'anamnesi (es. dieta vegetariana, ciclo abbondante), con la visita medica (all'esame obiettivo la cute e le mucose sono pallide, è presente tachicardia, polso celere e soffio sistolico funzionale) e con gli di esami di laboratorio. La valutazione del numero dei globuli rossi, dell’emoglobina, dell’ematocrito e la conta dei reticolociti (sono un indice della risposta midollare all’aumentata richiesta di globuli rossi), integrate con l’osservazione al microscopio delle caratteristiche morfologiche degli eritrociti, sono il presupposto fondamentale per iniziare l’inquadramento diagnostico dell’anemia.
Queste prime informazioni indirizzano il medico verso una diagnosi che verrà confermata da eventuali ulteriori specifici accertamenti come per esempio: elettroforesi emoglobinica, studio del ferro, studio dell’immunità, della celiachia, della funzionalità tiroidea o delle malattie reumatiche, ricerca del sangue occulto nelle feci, RX torace, ecografia addome, gastroscopia e colonscopia, aspirato midollare, ecc.
Rischi
I rischi legati a uno stato anemico sono direttamente proporzionali alla causa di fondo, all’entità e alla durata nel tempo di questa patologia, e vanno dalla cronica sofferenza dei principali organi, percepita dal soggetto come una cronica fatica nello svolgimento delle normali attività giornaliere, fino ad arrivare a gravi complicanze a carico di tutti gli organi: ictus cerebrovascolari, scompenso cardiaco, infarto miocardico, scompenso epatico e renale.
Cure e Trattamenti
La cura delle anemie deve rivolgersi sempre alla rimozione della causa che ha determinato lo stato anemico; quindi la terapia è strettamente dipendente dai fattori causali. Trattamenti specifici prevedono trasfusioni nei pazienti gravemente anemici, cortisone, terapia marziale (con ferro) per bocca o endovena, vitamina B12, ecc.
Nella cura e nella prevenzione dell’anemia è importantissima anche l’alimentazione, che dovrebbe essere adeguata in quantità e qualità.
Le anemie nutrizionali possono essere causate da una carenza di ferro, vitamina B12 o acido folico.
L’anemia da carenza di ferro è quella più frequente in tutto il mondo. Nella maggior parte dei casi la carenza di ferro s’instaura gradualmente, come conseguenza di un bilancio negativo del ferro. Il ferro è il costituente fondamentale dei gruppi eme delle proteine trasportatrici di ossigeno come l'emoglobina e mioglobina, entra nella costituzione di molti enzimi e favorisce il trasporto di elettroni nella catena respiratoria. La riduzione delle riserve marziali può dipendere da: apporto inadeguato, cattivo assorbimento, aumento delle perdite o dalla combinazione di questi tre fattori. L’apporto inadeguato si verifica nelle diete con predominanza di alimenti a basso contenuto o a bassa biodisponibilità di ferro.
Alimenti ad alto contenuto di ferro
- Pesce: acciughe, gamberi, orata, sogliola, merluzzo, branzino, ostriche, cozze, scorfano, stoccafisso, sardine, aringhe, tonno, trota, triglia, sgombro, vongole;
- Carne: fegato di suino e bovino, carne di cavallo e manzo, bresaola, agnello, vitello, maiale, prosciutto, speck, salsiccia;
- Verdura: pomodori secchi, semi di sesamo, funghi, carote, pomodori, zucca, cicoria, spinaci, broccoletti, cavolfiore, peperoni, radicchio, funghi, rucola, prezzemolo, tarassaco;
- Olio extra vergine d’oliva. olive nere;
- Legumi: lenticchie, ceci, fave, piselli, fagioli secchi, orzo, lupini, soia;
- Frutta: arance, kiwi, albicocche, melone, prugne, mandorle, castagne, pistacchi, pinoli, fichi, datteri;
- Formaggio: pecorino.
Alimenti che aumentano l’assorbimento del ferro
- Cibi ricchi di vitamina C (es. ribes nero, peperoni gialli, scorza di limone, cavoli e broccoletti, kiwi, crescione, agrumi, cavolfiori, pomodori Pachino e pomodori secchi, prezzemolo, cetrioli, radicchio): la vitamina C agisce riducendo il ferro alla forma ferrosa aumentando la biodisponibilità del minerale con conseguente maggiore utilizzo da parte dell’organismo.
La semplice assunzione quindi di alimenti ricchi di ferro, non garantisce all'organismo l’apporto quantitativo ottimale ma è l’associazione con cibi dotati di vitamina C a semplificarne e potenziarne l’assorbimento. Inoltre l’assunzione simultanea di alimenti che sono ricchi di ferro aumenta la biodisponibilità del metallo. Quindi bisogna quotidianamente associare carne o pesce con gli ortaggi che sono ricchi di ferro e vitamina C. La carne magra rossa è una fonte ricca di ferro e aiuterà l’assorbimento del ferro non eme contenuto nella verdura. La vitamina C nella frutta nello stesso pasto amplificherà ancora l’assorbimento del ferro.
Alimenti che riducono l’assorbimento del ferro:
- Cibi contenenti polifenoli: vino, tè;
- Cibi contenenti fitati: alimenti integrali;
- Cibi contenenti tanniti: caffè, birra.
Mentre l'anemia da carenza di ferro è la più diffusa nella popolazione generale, le persone vegetariane e vegane sono a rischio di anemia da carenza di vitamina B12. La vitamina B12 non è sintetizzata da parte dell'organismo e deve essere introdotta preformata con gli alimenti di origine animale: fegato, carne, pesce, uova, latte, yogurt, formaggio. Anche l'acido folico non è sintetizzabile da parte dell'organismo e deve essere introdotto con le verdure, con la frutta, con il latte. Una carenza di acido folico si osserva anche negli etilisti cronici.
L'alimentazione equilibrata è quindi curativa e preventiva nelle anemie nutrizionali.
L'informazione presente nel sito deve servire a migliorare, e non a sostituire, il rapporto medico-paziente. In caso di disturbi e/o malattie rivolgiti al tuo medico di base o ad uno specialista.

A cura del Dr.ssa Patrizia Colantonio
Ematologo Medico Chirurgo, specialista in Ematologia Creato il: 03/07/2017 Ultimo aggiornamento: 11/09/2017Articoli correlati
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