Roncopatia
Dr.ssa Maria Teresa Paiano
Otorinolaringoiatra Medico Chirurgo, specialista in Otorinolaringoiatria ed in Audiologia Creato il: 14/03/2024La roncopatia può colpire soggetti di tutte le età ma è generalmente più comune negli adulti e la sua incidenza aumenta con l’età.
Cause
La roncopatia si sviluppa quando l’ugola e il palato molle si rilassano, costituendo una parziale ostruzione delle vie aeree che riduce il passaggio dell’aria e dà luogo a vibrazioni. Questa condizione può derivare da molteplici cause, quali:- predisposizione individuale, in quanto fattori genetici possono condizionare la struttura anatomica della gola;
- ostruzioni nasali, come polipi o deviazioni del setto nasale, che riducono il flusso d’aria;
- età, in quanto con l’invecchiamento, i muscoli della gola tendono a rilassarsi maggiormente;
- sovrappeso e obesità, poiché l’accumulo di grasso attorno alla gola riduce il passaggio dell’aria;
- uso di alcol e sedativi, che hanno effetto rilassante sui muscoli della gola;
- posizione durante il sonno, in quanto dormire sulla schiena può favorire il blocco delle vie aeree.
Sintomi
La roncopatia ha come sintomo più evidente il russamento durante il sonno, ossia l’emissione di rumori dovuti alla vibrazione della gola. Questo può variare di entità e di frequenza in base alla persona colpita e alla gravità del disturbo.Il russamento, per il rumore che spesso provoca, in genere costituisce un impedimento a un sonno adeguato; pertanto, chi soffre di roncopatia tende a mostrare un sonno disturbato che si ripercuote sulle attività di tutti i giorni, producendo sonnolenza diurna, in genere associata a un senso di affaticamento derivante dal mancato riposo.
Inoltre, un riposo insoddisfacente può ripercuotersi anche sull’umore, causando irritabilità, e sulle capacità operative dei pazienti, dando luogo a difficoltà di concentrazione e problemi di memoria.
In casi particolarmente seri, la conformazione della gola che causa la roncopatia può produrre anche vere e proprie interruzioni temporanee del passaggio di aria, dando luogo alle apnee ostruttive del sonno, una condizione che compromettere seriamente la qualità del sonno nei pazienti.
Diagnosi
In generale, la diagnosi della roncopatia si basa su un’anamnesi dettagliata per comprendere i sintomi del paziente, la loro gravità, la durata, nonché le possibili cause scatenanti. Verranno esaminati anche eventuali fattori di rischio per la roncopatia, come obesità, tabagismo, ovvero la dipendenza dal fumo, consumo di alcol e storia familiare di disturbi del sonno.Secondariamente, il paziente potrebbe essere invitato a compilare dei questionari specifici per valutare la qualità del sonno, i sintomi di sonnolenza diurna e l’eventuale presenza di russamento e apnee del sonno.
Come esami di riferimento, invece, ci si affida soprattutto alla polisonnografia, che è considerata il gold standard per la diagnosi di roncopatia e apnee ostruttive. L’esame consiste nel monitoraggio delle attività fisiologiche durante il sonno. La polisonnografia è un esame che può essere eseguita in laboratorio o a casa, mediante l’utilizzo di specifici dispositivi portatili.
In alcune situazioni, può essere raccomandata l’esecuzione di ulteriori esami strumentali o di laboratorio, al fine di escludere altre condizioni patologiche che potrebbero causare la roncopatia, quali, ad esempio, l’ipotiroidismo, il reflusso gastroesofageo o le malattie cardiache.
Rischi
Il russamento di per sé costituisce una condizione fastidiosa ma che, se non interferisce con la qualità del sonno proprio o altrui, non presenta particolari rischi.Tuttavia, se la roncopatia non viene trattata in modo adeguato, il rischio maggiore è costituito dalla sindrome delle apnee ostruttive del sonno (OSAS). Oltre al generale peggioramento della qualità della vita, legato alla stanchezza persistente e al peggioramento generalizzato delle funzioni cognitive, la presenza di apnee ostruttive può portare a:
- aumento del rischio di ipertensione arteriosa, poiché le apnee del sonno possono provocare cambiamenti nell’attività del sistema nervoso autonomo e aumentare il livello di stress sul sistema cardiovascolare;
- aumento del rischio di sviluppare malattie cardiovascolari, come malattie coronariche e aritmie cardiache;
- aumento del rischio di resistenza insulinica e diabete di tipo 2, poiché i disturbi del sonno possono influenzare il metabolismo del glucosio e la sensibilità all’insulina.
Cure e Trattamenti
Il trattamento delle roncopatie può variare sensibilmente in base all’entità della condizione e delle cause scatenanti ma tutte hanno come finalità ultima la disostruzione delle vie aeree, specie quelle nasali. Tra le varie opzioni terapeutiche che possono essere indicate, in base al tipo e alla gravità del disturbo presentata dal paziente, rientrano:- adattamenti dello stile di vita: la riduzione del peso, l’astensione dal fumo e dal consumo di alcol e sedativi, nonché l’adozione di una dieta più equilibrata, basata su pasti serali meno pesanti, possono aiutare nella correzione di obesità o condizioni metaboliche responsabili della roncopatia;
- apparecchi dentali che spingono in avanti la mandibola, aiutando a tenere la lingua in avanti e aumentando lo spazio per il passaggio dell’aria; questa metodica è utile soprattutto nelle forme lievi;
- uso di dispositivi anti-russamento: esistono, infatti, delle maschere, dette CPAP (pressione positiva continua), che immettono costantemente aria nel naso, riducendo il russamento;
- interventi chirurgici: esistono, non a caso, numerosi interventi che possono correggere eventuali difetti anatomici (ad esempio, pensiamo all’operazione per la deviazione del setto nasale) per ridurre l’ostacolo fisico al passaggio d’aria.
Bibliografia
- Russare, Richard J. Schwab, MD, University of Pennsylvania, Division of Sleep Medicine.
- Apnea ostruttiva del sonno, Kingman P. Strohl, MD, Case School of Medicine, Case Western Reserve University.
- Thompson R, Splaingard M. Management of Snoring. Pediatr Rev. 2021 Aug;42(8):471-473.
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