Ipertrofia turbinati

Pubblicato il: 29/06/2017 | Ultimo aggiornamento: 03/07/2025
L’ipertrofia dei turbinati nasali è una condizione caratterizzata dall’aumento di volume di queste strutture situate all’interno del naso. Tale ingrossamento può portare a un’ostruzione delle cavità nasali, causando il sintomo comunemente noto come “naso chiuso”.

I turbinati nasali sono tre strutture ossee ricurve presenti in ciascuna cavità nasale. Ciascun turbinato presenta un’estremità anteriore, detta "testa", e una posteriore, chiamata "coda". Queste strutture sono rivestite da una mucosa altamente vascolarizzata, capace di modificare il proprio volume in risposta a diversi stimoli esterni. I turbinati svolgono un ruolo fondamentale nel condizionamento dell’aria inspirata, contribuendo al suo riscaldamento, alla filtrazione delle particelle e all’umidificazione.
 
Ipertrofia turbinati

Cause Cause

L’ipertrofia dei turbinati è una condizione che può avere cause diverse e spesso concomitanti. Le principali cause includono:
 
  • rinite vasomotoria o pseudo-allergica: è legata a un’eccessiva reattività della mucosa nasale in assenza di una vera e propria allergia. In questo caso, i sintomi vengono scatenati da stimoli aspecifici, come cambi di temperatura o esposizione a odori intensi;
  • rinite allergica: rappresenta una causa infiammatoria frequente, caratterizzata da una risposta immunitaria a specifici allergeni. Può presentarsi in modo acuto e recidivare, spesso seguendo l’andamento stagionale;
  • rinite medicamentosa: si tratta di una causa iatrogena, ovvero indotta dall’uso eccessivo e prolungato di spray nasali vasocostrittori, che provocano un effetto di rimbalzo sulla mucosa nasale.
Lo stress può rappresentare un fattore di rischio per l’ipertrofia dei turbinati. La mucosa respiratoria che riveste i turbinati, essendo molto vascolarizzata, risulta particolarmente sensibile a diversi stimoli esterni e interni. Tra questi, rientrano l'esposizione improvvisa a temperature estreme (per esempio, aria fredda o calda e secca), le crisi allergiche e situazioni di stress emotivo, che possono innescare una reazione infiammatoria o vasomotoria, contribuendo al rigonfiamento dei turbinati.
 

Sintomi Sintomi

Il sintomo più caratteristico dell’ipertrofia dei turbinati è la difficoltà respiratoria a livello nasale, causata dall’ostruzione del passaggio dell’aria. Chi ne è affetto può riferire diversi sintomi, tra cui:
 
  • sensazione di respirare con fatica attraverso il naso;
  • starnuti frequenti e improvvisi (starnutazione parossistica);
  • presenza di muco che scende verso la gola (scolo retronasale);
  • naso che cola (rinorrea);
  • ridotta capacità olfattiva (diminuzione dell’olfatto);
  • voce dal timbro nasale;
  • necessità di respirare con la bocca, spesso accompagnata da secchezza della gola;
  • russamento durante il sonno.
Questi disturbi possono essere costanti o comparire solo in determinate circostanze, ad esempio:
 
  • quando ci si sdraia o ci si alza;
  • in seguito a un brusco passaggio dalla luce al buio;
  • nel passaggio da ambienti caldi ad ambienti freddi (o viceversa).

Diagnosi Diagnosi

La diagnosi di ipertrofia dei turbinati viene formulata attraverso l’esame obiettivo e successivamente confermata mediante indagini strumentali specifiche, fondamentali per definire un adeguato piano terapeutico.

Dopo un’attenta raccolta anamnestica e l’ispezione della piramide nasale durante la visita clinica, il percorso diagnostico prosegue generalmente secondo le seguenti modalità:
 
  • rinoscopia anteriore: consiste nell’esaminare la parte anteriore delle cavità nasali utilizzando una fonte luminosa e un dilatatore delle narici, permettendo una prima valutazione diretta;
  • endoscopia nasale: impiega fibre ottiche rigide o flessibili per esplorare in modo completo e dettagliato gli spazi nasali, consentendo anche la documentazione fotografica dei reperti osservati;
  • rinomanometria: è un esame funzionale che misura contemporaneamente il flusso d’aria e la pressione durante il passaggio attraverso le fosse nasali, utile per valutare l’ostruzione nasale;
  • test allergologici: includono anche prove di provocazione nasale, impiegate per identificare eventuali reazioni allergiche a specifiche sostanze;
  • citologia nasale: fornisce indicazioni utili sulla risposta infiammatoria e sull’efficacia della terapia in corso;
  • tomografia computerizzata (TC): permette di individuare eventuali complicanze o condizioni associate, come deviazioni del setto nasale o la presenza di rinosinusiti croniche.

Rischi Rischi

Tra le complicanze e i rischi più frequenti dell’ipertrofia dei turbinati vi sono gli effetti negativi che questa condizione può avere sulla qualità della vita del paziente. Un esempio significativo è rappresentato dai disturbi del sonno, come il russamento o le apnee notturne, che possono insorgere proprio a causa dell’ostruzione nasale.
 

Cure e Trattamenti Cure e Trattamenti

Attualmente non è disponibile una terapia farmacologica specifica per trattare l’ipertrofia dei turbinati.

L’intervento terapeutico si concentra principalmente sul controllo dei sintomi, con l’obiettivo di alleviare la sensazione di ostruzione nasale e migliorare la qualità della respirazione del paziente.
Il trattamento sintomatico può includere la terapia locale nasale: prevede l’utilizzo di spray con azione vasocostrittrice e corticosteroidea, associati a lavaggi frequenti delle cavità nasali con soluzioni saline. In presenza di allergie respiratorie concomitanti, può essere indicata anche la somministrazione di antistaminici.

Parallelamente alla terapia medica, adottare uno stile di vita sano, che includa una alimentazione equilibrata, regolare attività fisica e un adeguato riposo notturno, può contribuire a sostenere la salute delle vie respiratorie e a ridurre l’infiammazione sistemica, offrendo un supporto complementare nella gestione dei sintomi.

In questo contesto, è possibile affiancare alla terapia convenzionale anche alcuni rimedi naturali, utili per alleviare l’infiammazione dei turbinati e migliorare la funzionalità respiratoria. Tra questi, Tra questi, i già citati lavaggi nasali con soluzione salina rappresentano un valido supporto per liberare le cavità nasali da muco e particelle irritanti, favorendo un’azione decongestionante. Anche dispositivi come i cerottini nasali, che favoriscono la dilatazione delle cavità nasali, possono offrire un sollievo immediato nei momenti di maggiore congestione.

Le inalazioni di vapore caldo rappresentano un altro rimedio naturale che può facilitare la respirazione e migliorare il comfort respiratorio. Inoltre, le terapie termali, grazie alle proprietà benefiche delle acque minerali, possono rappresentare un valido supporto nella gestione della congestione nasale cronica.

Infine, nei pazienti affetti da rinite allergica, è importante ridurre l’esposizione agli allergeni ambientali adottando misure preventive mirate, come l’utilizzo di coprimaterassi antiacaro o la limitazione dell’apertura delle finestre nei periodi di alta concentrazione pollinica.

L'operazione è indicata nei pazienti che presentano una sintomatologia tale da compromettere significativamente la qualità della vita, oppure nei casi in cui la terapia nasale locale non risulti efficace. Si tratta di un'operazione risolutiva che oggi viene eseguita con tecniche sempre più conservative e meno invasive, garantendo un maggiore comfort per il paziente e un più rapido recupero funzionale nel periodo post-operatorio.

Tra le procedure più comunemente impiegate rientra la turbinotomia, un intervento di decongestione sottomucosa che permette di ridurre il volume dei turbinati nasali mediante l’utilizzo di sonde a radiofrequenza.

L’operazione viene effettuata in anestesia locale, presenta tempi di recupero molto brevi e, nella maggior parte dei casi, non richiede l’applicazione di tamponi nasali, spesso considerati fastidiosi dai pazienti.
 

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Prof. Francesco Maria Passali

Prof. Francesco Maria Passali

Medico Chirurgo - Professore Associato, Specialista in Otorinolaringoiatria
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