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Nevralgia

Dr.ssa Anna Cantagallo

Dr.ssa Anna Cantagallo

Neurologo Medico Chirurgo, specialista in Neurologia ed in Fisiatria Creato il: 01/08/2017 Ultimo aggiornamento: 21/09/2023
Le nevralgie sono condizioni dolorose che coinvolgono il sistema nervoso periferico, provocando dolori sordi o pungenti o brucianti che si manifestano lungo il percorso dei nervi interessati, di intensità variabile ma anche molto intensi.

Possono colpire persone di tutte le età, ma sono più comuni negli adulti più anziani. Alcuni tipi di nevralgia, come la nevralgia del trigemino, colpiscono più frequentemente le donne rispetto agli uomini, altri tipi, come la nevralgia occipitale, possono interessare persone di entrambi i sessi in egual misura.

 
Nevralgia

Cause Cause

Le nevralgie possono derivare da una varietà di cause, tra cui:
 
  • lesioni nervose: traumi o lesioni ai nervi che ne possono alterare la funzione e causare sintomi dolorosi lungo il percorso nervoso interessato;
  • compressione nervosa: compressione dei nervi da parte di strutture circostanti, provocando dolore lungo le regioni innervate da quei nervi (ad esempio, l'ernia del disco o le sporgenze vertebrali possono comprimere i nervi spinali);
  • infiammazione nervosa: infiammazione dei nervi, provocata da infezioni virali o batteriche, malattie autoimmuni o reazioni infiammatorie nel corpo, può causare danni ai tessuti nervosi e scatenare sintomi dolorosi;
  • malattie croniche: alcune malattie croniche possono essere associate alle nevralgie (ad esempio, il diabete, la sclerosi multipla, l'herpes zoster e l'artrite reumatoide);
  • cause idiopatiche: in alcuni casi, le nevralgie possono verificarsi senza una causa apparente o nota.

Sintomi Sintomi

Le nevralgie si manifestano con una vasta gamma di sintomi, ma tutti condividono un comune denominatore: il dolore intenso. I pazienti affetti da nevralgie possono sperimentare dolore acuto, pungente, bruciante o elettrico lungo il percorso dei nervi interessati. Questo dolore può essere intermittente o costante e può variare in intensità da lieve a debilitante.

I sintomi delle nevralgie possono variare a seconda della posizione e del tipo di nervo coinvolto. Alcune delle forme più comuni di nevralgia includono:
 
  • nevralgia del trigemino: coinvolge il quinto nervo cranico, noto come trigemino, e si manifesta con attacchi improvvisi di dolore lancinante o scosse elettriche che coinvolgono un lato del viso. Il dolore può essere scatenato da attività quotidiane come il parlare, il masticare o il toccare il viso;
  • nevralgia occipitale: coinvolge il nervo occipitale, che si estende dalla parte posteriore del collo fino alla parte posteriore del cranio, e si manifesta con dolore intenso e lancinante nella parte posteriore della testa e del collo, spesso localizzato unilateralmente. Il dolore può diffondersi verso il cuoio capelluto e può essere scatenato dal movimento del collo o dalla pressione sulla zona interessata;
  • nevralgia intercostale: coinvolge i nervi intercostali e si manifesta con dolore acuto o bruciante nel torace o nella parte laterale del tronco, che può peggiorare con la respirazione profonda, il movimento o la pressione sulla zona interessata;
  • nevralgia del pudendo: coinvolge il nervo pudendo, che innerva l'area genitale e il perineo, e si manifesta con dolore intenso, bruciore, formicolio o pizzicore nella regione pelvica, che può estendersi ai glutei e alle gambe. Il dolore può essere peggiorato dalla seduta prolungata o dalla pressione sulla zona interessata.
È importante riconoscere questi sintomi per poter ottenere una diagnosi accurata e un trattamento adeguato, per i quali si consiglia sempre una consulenza neurologica.
 

Diagnosi Diagnosi

La diagnosi delle nevralgie richiede un'attenta valutazione medica, per identificare la causa sottostante dei sintomi dolorosi. Il processo di diagnosi può coinvolgere diverse fasi, tra cui:
 
  • anamnesi e valutazione dei sintomi: il medico raccoglierà la storia clinica completa del paziente e valuterà i sintomi riportati. È importante descrivere nel dettaglio il tipo di dolore, la sua durata, la sua localizzazione e i fattori scatenanti;
  • esame fisico: il medico esaminerà attentamente l'area interessata alla ricerca di segni di infiammazione, forza, sensibilità e/o deficit neurologici;
  • esami del sangue: alcuni esami di laboratorio possono essere richiesti per escludere eventuali cause sistemiche di dolore, come infezioni o disfunzioni metaboliche;
  • imaging: le tecniche di imaging come la radiografia, la risonanza magnetica (RM) o la tomografia computerizzata (TC) possono essere utilizzate per valutare la presenza di lesioni, tumori, ernie del disco o altre anomalie strutturali che potrebbero causare la compressione dei nervi;
  • test neurofisiologici: in alcuni casi, potrebbero essere richiesti test specifici per valutare la funzione nervosa, come l'elettromiografia (EMG) o gli studi di conduzione nervosa, al fine di identificare eventuali alterazioni nella conduzione degli impulsi nervosi.

Rischi Rischi

Le nevralgie possono avere un impatto significativo sulla qualità della vita dei pazienti. Il dolore costante e debilitante può limitare le attività quotidiane, causare disabilità e influire sul benessere psicologico.

Alcuni studi hanno anche evidenziato un'associazione tra nevralgie e altre condizioni mediche, come la depressione o l'ansia. È quindi importante affrontare le nevralgie in modo adeguato a minimizzare questi rischi.
 

Cure e Trattamenti Cure e Trattamenti

Il trattamento delle nevralgie mira a ridurre il dolore, migliorare la funzione nervosa e aumentare la qualità di vita dei pazienti. Le opzioni di trattamento variano in base alla causa sottostante e ai sintomi specifici. Tra gli approcci comuni:
 
  • farmaci: gli analgesici da banco, gli antiepilettici e gli antidepressivi triciclici possono essere prescritti per ridurre il dolore neuropatico;
  • terapie fisiche: la fisioterapia può includere esercizi mirati, terapia manuale e modalità come la stimolazione nervosa elettrica transcutanea (TENS) per ridurre il dolore e ripristinare la funzione nervosa;
  • terapia occupazionale: aiuta i pazienti a gestire il dolore e a mantenere la funzionalità nelle attività quotidiane;
  • interventi invasivi: il blocco nervoso temporaneo o permanente e la chirurgia possono essere considerati in casi specifici di compressione del nervo;
  • psicoterapia: per la gestione del dolore cronico e per l’ansia e la deflessione del tono dell’umore che ne derivano;
  • terapie complementari: alcuni pazienti possono trovare beneficio da terapie a base di erbe o integratori, come la curcuma per ridurre l’infiammazione e per le sue proprietà antispasmodiche, o l'acido alfa-lipoico per il rinforzo della guaina mielinica.

Bibliografia

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  • Lambru, G., Zakrzewska, J., & Matharu, M. (2021). Trigeminal neuralgia: a practical guide. Practical neurology, 21(5), 392-402.
  • Xu, R., Xie, M. E., & Jackson, C. M. (2021). Trigeminal neuralgia: current approaches and emerging interventions. Journal of Pain Research, 3437-3463.

L'informazione presente nel sito deve servire a migliorare, e non a sostituire, il rapporto medico-paziente. In caso di disturbi e/o malattie rivolgiti al tuo medico di base o ad uno specialista.

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