Cerca uno specialista, una prestazione medica, una patologia o il nome del medico

Linfociti bassi

Dr. Claudio Cerchione

Dr. Claudio Cerchione

Ematologo Medico Chirurgo - Dottore di Ricerca, specialista in Ematologia Creato il: 12/09/2024
I linfociti sono un tipo di globuli bianchi, cellule cruciali del sistema immunitario responsabili della protezione dell'organismo da infezioni e malattie. Quando il numero di linfociti nel sangue scende sotto i livelli normali, questa condizione è nota come linfocitopenia o linfopenia. 

I linfociti bassi possono indicare una varietà di condizioni mediche, che spaziano da infezioni transitorie a malattie croniche o condizioni immunitarie gravi.

I linfociti sono un sottogruppo dei globuli bianchi (o leucociti) e rappresentano una componente essenziale del sistema immunitario. Costituiscono circa il 20-40% del totale dei globuli bianchi e si dividono in tre tipi principali:
 
  • linfociti T: sono responsabili della risposta immunitaria mediata, che include l'attivazione e la regolazione delle cellule immunitarie e la distruzione delle cellule infette o tumorali;
  • linfociti B: i linfociti B producono anticorpi, proteine specifiche che si legano agli antigeni (come virus e batteri), neutralizzandoli e marcandoli per la distruzione da parte di altre cellule del sistema immunitario;
  • linfociti Natural Killer: questi riconoscono e distruggono direttamente le cellule infette da virus e le cellule tumorali senza la necessità di una prima sensibilizzazione.
Si parla di linfociti bassi quando il loro numero scende al di sotto di 1000 cellule per microlitro di sangue in un adulto, o al di sotto di 3000 cellule per microlitro nei bambini. In questi casi, l’organismo può avere difficoltà a combattere eventuali infezioni. 
 
Linfociti bassi

Cause Cause

Le cause della linfocitopenia sono molteplici e possono essere classificate in base alla loro origine. Molto spesso, la causa è di origine infettiva; tra le infezioni più comuni rientrano l’influenza, che in genere causa un calo temporaneo, alcune forme di epatite virale, il COVID-19, la tubercolosi e altre malattie di origine batterica, che invece provocano cali più persistenti o anche cronici.

A danneggiare attivamente i linfociti è invece l’HIV, che attacca direttamente i linfociti T CD4+, una sottopopolazione dei linfociti T, riducendo progressivamente il loro numero e compromettendo gravemente il sistema immunitario.

In alcune condizioni autoimmuni, il sistema immunitario attacca erroneamente le cellule sane del corpo, compresi i linfociti. Tra le malattie autoimmuni più frequenti rientrano il lupus eritematoso sistemico, l’artrite reumatoide e la sindrome di Sjögren.

In altri casi, il calo dei linfociti può essere imputabile ad alcune malattie del sangue e del midollo osseo, come linfomi e leucemie, che possono causare una forte distruzione o una mancata produzione dei linfociti, e l’anemia aplastica, in cui l’organismo produce meno cellule ematiche del previsto. 

I linfociti bassi possono essere anche imputabili ad alcuni trattamenti medici. Le terapie antitumorali (chemioterapia e radioterapia), per esempio, distruggono le cellule malate ma possono danneggiare anche quelle sane, linfociti inclusi.

In casi più rari, i linfociti possono diminuire a causa di malnutrizione, forti stress fisici o insufficienza renale o epatica. 
 

Sintomi Sintomi

I linfociti bassi non presentano una sintomatologia specifica, specialmente se la riduzione è lieve o temporanea. Nella maggior parte dei casi, infatti, i sintomi sono correlati alla causa della linfocitopenia; quando questa diventa particolarmente significativa, invece, si può manifestare un forte aumento della suscettibilità alle infezioni, con aumento della loro frequenza e della loro gravità. 
 

Diagnosi Diagnosi

La diagnosi di linfociti bassi si basa principalmente sugli esami del sangue e sull'analisi clinica. L’emocromo completo con formula leucocitaria è il test principale utilizzato per determinare il numero di linfociti nel sangue. Questo esame fornisce, infatti, una conta totale dei globuli bianchi, inclusa la percentuale e il numero assoluto di linfociti. Il numero assoluto di linfociti viene calcolato moltiplicando il numero totale di globuli bianchi per la percentuale di linfociti.

Nei casi in cui sia necessario un approfondimento, la tipizzazione linfocitaria può identificare la distribuzione delle diverse popolazioni di linfociti T, B e Natural Killer, aiutando a determinare specifici deficit immunitari.

Una volta accertato il basso livello di linfociti, è fondamentale approfondire la diagnosi per individuare la causa del calo, per esempio con test specifici per HIV, epatiti e altre infezioni virali o batteriche. Se invece si sospetta una malattia autoimmune, possono essere effettuati dosaggi anticorpali per individuare eventuali anticorpi antinucleo legati al lupus o il fattore reumatoide per l'artrite reumatoide.

In presenza di sospette malattie ematologiche, come leucemie o sindromi mielodisplastiche, può essere necessaria una biopsia del midollo osseo per valutare la produzione cellulare.

Oltre agli esami di laboratorio, la valutazione clinica è cruciale per determinare la causa sottostante della linfocitopenia, in quanto consente di ottenere informazioni importanti, tra cui la tipologia e la gravità dei sintomi, eventuali infezioni ricorrenti, uso di farmaci o presenza di altre malattie croniche. 
 
Linfociti bassi

Rischi Rischi

I linfociti bassi possono portare a diverse complicanze, principalmente legate alla compromissione del sistema immunitario. Infatti, le persone con linfocitopenia sono più vulnerabili a infezioni gravi e potenzialmente letali. Queste possono includere polmoniti, meningiti e infezioni urinarie che non sono normalmente pericolose per gli individui con un sistema immunitario normale. In questi casi, il rischio è dato da una diffusione dell’infezione al sangue, con un forte rischio di sviluppare una sepsi potenzialmente fatale.

Inoltre, alcuni studi suggeriscono che la linfocitopenia, specialmente quando associata a malattie autoimmuni possa essere collegata a un aumento del rischio di sviluppare tumori, in particolare linfomi e leucemie.

Nei casi in cui la linfocitopenia è legata a una malattia autoimmune, il paziente può essere a rischio di complicanze specifiche della condizione, come danni agli organi (nel caso del lupus) o danni articolari (nel caso dell’artrite reumatoide).
 

Cure e Trattamenti Cure e Trattamenti

Il trattamento della linfocitopenia dipende dalla causa sottostante e dalla gravità della condizione. Non esiste un trattamento specifico per la linfocitopenia stessa; piuttosto, il trattamento mira a risolvere o gestire la causa di fondo e le complicanze associate.

Se la causa della linfocitopenia è un’infezione, questa, ove possibile può essere trattata con antibiotici, antivirali, antifungini, o antiparassitari specifici. Per esempio, l'infezione da HIV viene gestita con una terapia antiretrovirale combinata, che può aiutare a mantenere un livello normale di linfociti T CD4+ e ridurre l’indebolimento del sistema immunitario.

Se invece i linfociti bassi sono causati da condizioni come la leucemia o la sindrome mielodisplastica, i trattamenti possono includere la chemioterapia, terapie mirate o, in alcuni casi, il trapianto di midollo osseo.
 

Bibliografia

  • Brooks JP, Ghaffari G. Idiopathic CD4 lymphocytopenia. Allergy Asthma Proc. 2016 Nov;37(6):501-504.
  • Delanghe JR, Speeckaert MM, De Buyzere ML. On the use of lymphocyte to neutrophil ratios in laboratory medicine. Clin Chim Acta. 2020 Nov;510:26-27.

L'informazione presente nel sito deve servire a migliorare, e non a sostituire, il rapporto medico-paziente. In caso di disturbi e/o malattie rivolgiti al tuo medico di base o ad uno specialista.

Cerca i migliori specialisti che si occupano di Linfociti bassi nelle province di: Roma, Brescia, Milano, Torino

Vuoi una parlare con uno specialista?
Hai bisogno di un Dottore per Linfociti bassi?

Trova il Medico più adatto alle tue esigenze.

Hai bisogno di un Dottore per Linfociti bassi?
Caricamento...