Edema polmonare
Dr. Massimo Borgia
Cardiologo Medico Chirurgo, specialista in Medicina Interna ed in Cardiologia Creato il: 18/04/2024Qui, il sangue si carica di ossigeno prima di tornare verso il cuore ed essere pompato in tutto l’organismo. La presenza di liquidi negli alveoli determina quindi, problemi respiratori e richiede un intervento tempestivo per evitare conseguenze gravi.
Cause
Causa dell’edema polmonare è la fuoriuscita di liquidi dai capillari verso gli alveoli e il loro successivo accumulo all’interno di queste strutture.La deviazione può avvenire per:
- trasudazione: quando un aumento della pressione all’interno dei vasi sanguigni determina la fuoriuscita di liquidi;
- essudazione: quando un processo infiammatorio compromette la permeabilità dei vasi sanguigni, con conseguente lesione delle pareti vasali e fuoriuscita di liquidi.
- cardiopatia ischemica: una condizione caratterizzata da un'anomalia del flusso sanguigno al cuore. Quando il cuore è affetto da cardiopatia ischemica, può non essere in grado di pompare il sangue in modo efficiente. Questo può portare ad un aumento della pressione nei vasi sanguigni all’interno dei polmoni, con conseguente perdita di liquido dagli stessi verso gli alveoli;
- aritmie: anomalie del ritmo cardiaco come la fibrillazione atriale o le tachicardie ventricolari, possono contribuire ad un aumento della pressione nei vasi polmonari e favorire la perdita di liquido;
- malattia veno-occlusiva dei polmoni: una forma rara di ipertensione arteriosa polmonare caratterizzata da fibrosi (formazione di tessuto cicatriziale) dei vasi polmonari, con conseguente aumento di pressione negli stessi;
- polmonite: la polmonite è in grado di provocare un danno agli alveoli con conseguente perdita di sostanza e fuoriuscita di liquidi.
Sintomi
Il principale sintomo dell’edema polmonare è la dispnea. Conosciuta come “fiato corto” o “fame d’aria”, la dispnea si presenta come una difficoltà respiratoria temporanea o cronica; graduale o improvvisa. Ulteriori sintomi possono essere:- tosse: nei pazienti con edema polmonare può essere presente tosse, spesso associata a produzione di espettorato schiumoso o rosato, segno della presenza di sangue nei polmoni;
- rantoli inspiratori: il respiro può diventare veloce e affannoso poiché il corpo cerca di compensare la ridotta capacità di scambiare ossigeno e anidride carbonica nei polmoni;
- cianosi: in alcuni casi, la pelle e le mucose possono assumere una colorazione bluastra a causa della bassa concentrazione di ossigeno nel sangue;
- sudorazione profusa: a causa della difficoltà respiratoria, la persona può sperimentare sudorazione eccessiva, specialmente durante gli episodi di dispnea;
- stato d’ansia: la mancanza di ossigeno può causare sensazioni di ansia o agitazione.
Diagnosi
La diagnosi per edema polmonare si basa sull’analisi dei sintomi. L’auscultazione con stetoscopio eseguita durante visita specialistica è il primo passo per identificare rantoli e altri suoni associati alla possibile presenza di liquidi negli alveoli. Si procede poi con ulteriori esami strumentali:- analisi su campione di sangue arterioso: i test ematici, come l’emogasanalisi, possono fornire informazioni sulla saturazione di ossigeno e su eventuali alterazioni chimiche nel sangue;
- radiografia del torace: la radiografia del torace è spesso eseguita per visualizzare eventuali segni di congestione polmonare, come la presenza di liquido nei polmoni;
- ecocardiogramma: è una procedura che utilizza ultrasuoni per valutare la funzione cardiaca e rilevare eventuali anomalie strutturali o funzionali che possono contribuire all’edema polmonare; utile per avere immagini chiare del cuore e dei suoi componenti;
- elettrocardiogramma: l’ECG registra l’attività elettrica del cuore, aiutando a identificare eventuali disturbi del ritmo cardiaco o segni di scompenso cardiaco;
- catetere cardiaco: in alcuni casi, il cateterismo cardiaco può essere eseguito per valutare direttamente la pressione nei diversi compartimenti cardiaci e misurare la funzione cardiaca;
- catetere polmonare: il cateterismo polmonare può essere eseguito per misurare la pressione all’interno dei vasi capillari.
Rischi
I rischi di un edema non trattato sono molteplici e a carico di diversi organi del corpo. Tra le conseguenze più gravi si segnalano:- scompenso cardiaco: lo scompenso cardiaco è una condizione in cui il cuore non è in grado di pompare sangue a sufficienza per soddisfare le esigenze del corpo. Può essere causato da varie condizioni che influenzano la capacità del cuore di contrarsi ed espandersi in modo efficace. Questa condizione può interessare sia il lato destro del cuore, sia il lato sinistro;
- insufficienza renale: l’edema polmonare può causare un’alterazione della funzione renale. A causa del ridotto afflusso di sangue, i reni non riescono a filtrare e a rimuovere i rifiuti dal sangue, causando una serie di alterazioni nell’omeostasi del corpo;
- in pazienti che presentano un caso serio di edema polmonare, l’accumulo di liquido può estendersi al cervello, causando edema cerebrale.
Cure e Trattamenti
L’edema polmonare richiede un trattamento complesso e multimodale, selezionato caso per caso in base alla causa scatenante.È possibile, tuttavia, un primo approccio generico al problema, generalmente mirato a ridurre il liquido presente negli alveoli e migliorare la respirazione. Tale trattamento sintomatico si avvale di:
- ossigenoterapia: la somministrazione di ossigeno è spesso essenziale per migliorare la saturazione di ossigeno nel sangue e alleviare i sintomi di dispnea;
- diuretici: i diuretici vengono comunemente prescritti per ridurre il volume dei liquidi nel corpo, contribuendo così a ridurre l’accumulo degli stessi nei polmoni;
- trattamento della causa sottostante: è fondamentale identificare e trattare la causa sottostante l’edema polmonare per assicurare al paziente la prognosi più favorevole;
- trattamento farmacologico: ai pazienti maggiormente a rischio di scompenso cardiaco possono essere utilizzati farmaci inotropi, ovvero farmaci che migliorano le prestazioni della contrattilità miocardica a prescindere dai cambiamenti nella frequenza cardiaca.
Bibliografia
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