Vasculopatie
Prof. Sandro Mandolesi
Chirurgo Vascolare Medico Chirurgo - Professore a contratto, specialista in Chirurgia Vascolare Creato il: 07/07/2017 Ultimo aggiornamento: 28/12/2023Con vasculopatia cerebrale si intende una patologia a carico dell’encefalo, che si verifica nel momento in cui non arrivi - o arrivi in maniera ridotta - l’afflusso di sangue al cervello.
Tale patologia può avere diversi livelli di severità. Nel caso in cui, infatti, si faccia riferimento ad un deficit improvviso di flusso sanguigno, si parlerà di ictus o di ischemia cerebrale. Se, contrariamente, la condizione risultasse meno severa e si verificasse una riduzione di flusso sanguigno per alcuni minuti o ore, si tratterebbe di un attacco ischemico transitorio (TIA). Nel caso, tuttavia, l’insufficienza di flusso sanguigno e, di conseguenza, l’insufficienza di ossigeno (ipossia), si presentasse come condizione cronica (ipoperfusione), si parlerebbe di deficit progressivo delle funzioni cognitive.
Questa situazione sta alla base della Demenza Vascolare, patologia che ad oggi rientra tra i Disturbi Cognitivi Vascolari Maggiori o Lievi.
Cause
La privazione di ossigeno all’encefalo può manifestarsi con modi differenti:
- ipossia ipossica: nel caso fosse causata da bassa O2 inspirata (carenza di O2 atmosferico, ostruttiva, patologia polmonare, patologia del tronco encefalico);
- ipossia anemica: in cui è il vettore dell’ossigeno, l’emoglobina, ad essere ridotta (perdita ematica, grave anemia);
- ipossia istotossica: che insorge per blocco dei sistemi di accoppiamento fosforilazione/ossidazione e blocco della catena mitocondriale (come nell’avvelenamento da cianuri);
- ipossia ischemica e stagnante: causata da interruzione della portata ischemica (arresto cardiaco, insufficienza di flusso).
Tra i diversi fattori di rischio vi possono essere:
- l’età avanzata;
- sesso maschile;
- familiarità.
La maggior parte di questi sono, tuttavia, legati alle abitudini di vita e, di conseguenza, sono modificabili (ad esempio il fumo di sigaretta, l’obesità, le abitudini dietetiche e il diabete incontrollato).
Sintomi
Nel caso in cui la circolazione sanguigna non venisse ripristinata in breve tempo, il tessuto cerebrale interessato muore. Generalmente l’ictus si presenta in modo improvviso (da qui il nome ictus, che significa lampo), può manifestarsi con:
- disturbi sensitivi (insensibilità e formicolii);
- disturbi motori (debolezza improvvisa spesso ad una metà del corpo);
- problemi legati alla vista;
- difficoltà a parlare (disfasia);
- vertigini;
- cefalea insolita.
Questi sintomi possono presentarsi anche solo in modo transitorio e risolversi (TIA). Nel caso di ipoperfusione cerebrale, i sintomi interesserebbero unicamente la sfera cognitiva del paziente, con disturbi:
- della memoria;
- dell’orientamento temporo-spaziale;
- dell’umore;
- del comportamento.
Si noti inoltre che, i disturbi Cognitivi Vascolari Maggiori risultano essere, ad oggi, la seconda causa di demenza dopo la malattia di Alzheimer.
Diagnosi
Nel caso in cui la sintomatologia si presentasse in modo acuto, a seguito di un parere del proprio medico di base, è opportuno recarsi in un Pronto Soccorso al fine di poter effettuare una visita specialistica.
Lo specialista potrà diagnosticare in modo accurato il disturbo prendendo in esame diverse valutazioni:
- di tipo clinico;
- neuropsicologica, la qual permetterà di verificare la presenza di un’ alterazione delle funzioni attentive ed esecutive, ma anche di disturbi dell’umore e comportamentali quali depressione, disturbi del controllo emotivo e disinibizione già nelle fasi precoci di malattia;
- psicometrica, mediante un test;
- strumentale, sottoponendo il paziente a eco doppler dei TSA (controllo del flusso cerebrale delle carotidi) e TC o RM encefalo (per definire l’entità e l’estensione della sofferenza cerebrale).
Rischi
Per quanto riguarda i rischi legati a una vasculopatia cerebrale, questi possono essere rappresentati, in genere, dai disturbi cognitivi. Una volta sopraggiunta la demenza, perdendo la sua autonomia, il paziente potrà aver bisogno di aiuto nelle normali attività quotidiane.
Cure e Trattamenti
Un fondamentale ruolo nella terapia delle vasculopatie riguarda la prevenzione. È, infatti, fondamentale agire attivamente sugli stili di vita a rischio, modificandoli e contrastandoli. Se fumatori, sarà opportuno smettere di fumare, nel caso un soggetto sia sovrappeso, bisognerà ridurre l’apporto calorico e così via dicendo. Si raccomanda, solitamente, di svolgere regolare attività fisica, sia per controllare il peso corporeo, che per correggere l’ipertensione arteriosa, il colesterolo e il diabete.
In base alla causa individuata dallo specialista con gli esami diagnostici, viene individuata la terapia più adeguata al caso specifico.
In quei casi particolarmente severi, specie laddove la terapia farmacologica non abbia sortito i risultati auspicati, lo specialista può ritenere utile il ricorso all'intervento chirurgico.
Bibliografia
- Bavle, Abhishek, et al. "Systematic review of the incidence and risk factors for cerebral vasculopathy and stroke after cranial proton and photon radiation for childhood brain tumors." Neuro-Oncology Practice 8.1 (2021): 31-39.
- Borio, Alessandro. Generazione di sMRI per pazienti affetti da ictus= Generation of sMRI for stroke patients. Diss. Politecnico di Torino, 2023.
- Zamora, Carlos A., Mahmud Mossa-Basha, and Mauricio Castillo. "Usefulness of Different Imaging Methods in the Diagnosis of Cerebral Vasculopathy." Neuroimaging Clinics 34.1 (2024): 39-52.
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