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Pressione minima bassa

Dr. Leopoldo Bianconi

Dr. Leopoldo Bianconi

Cardiologo Medico Chirurgo, specialista in Cardiologia Creato il: 17/09/2024
La pressione minima bassa è una condizione in cui la pressione diastolica, nota anche come minima, fa registrare valori a riposo inferiori a 60 mmHg.

Tale condizione è conosciuta anche come ipotensione, ed è una patologia caratterizzata da valori di pressione arteriosa inferiori rispetto alla norma. Sebbene non esista un valore preciso e universalmente accettato per definire l’ipotensione, in genere si parla di ipotensione quando la pressione sistolica (la pressione durante la contrazione del cuore) è inferiore a 90 mmHg e/o la pressione diastolica (durante il rilassamento del cuore) è inferiore a 60 mmHg. 

L’ipotensione può manifestarsi in modo occasionale o cronico e può variare in gravità. Per alcune persone non rappresenta un problema significativo, mentre per altre può essere sintomatica e richiedere attenzione medica.
 
Pressione minima bassa

Cause Cause

Le cause della pressione minima bassa sono molteplici e includono fattori fisiologici, patologici o anche l’effetto che alcuni farmaci possono sortire sul paziente che è affetto dalla condizione patologica che stiamo trattando. 

Nella comparsa dell’ipotensione, l’età può giocare un ruolo importante: gli anziani, ad esempio, possono sperimentare un calo della pressione arteriosa. 

Tra le possibili cause della pressione bassa rientrano anche alcuni disturbi cardiaci, come la bradicardia (ossia un rallentamento dei battiti cardiaci), l’infarto del miocardio e l’arresto cardiaco, e disturbi endocrini come l’insufficienza surrenalica (morbo di Addison) e il diabete

Anche la disidratazione, in casi gravi, causata da perdita eccessiva di liquidi attraverso sudorazione, vomito o diarrea, può provocare un calo della pressione sanguigna, in quanto va a ridurre il volume di sangue circolante. Per lo stesso motivo, forti emorragie sia interne che esterne, possono abbassare la pressione arteriosa. Anche alcune reazioni gravi dell’organismo, come la sepsi o l’anafilassi, possono causare reazioni di shock, portando a una grave ipotensione.

Tra le altre cause possibili rientrano fattori ambientali, come l’esposizione a temperature elevate, che possono provocare una dilatazione dei vasi sanguigni, con conseguente abbassamento della pressione, e l’uso di alcuni farmaci antipertensivi, come diuretici, beta-bloccanti, ACE-inibitori, quelli per il trattamento del Parkinson, gli antidepressivi triciclici e i farmaci per la disfunzione erettile.
 

Sintomi Sintomi

Alcune persone hanno naturalmente una pressione arteriosa più bassa senza che ciò comporti alcun problema di salute, mentre per altre l’ipotensione può manifestarsi in forme più o meno gravi. 

La sintomatologia della pressione bassa, infatti, varia notevolmente in base alla gravità del calo pressorio e alla velocità con cui si verifica. I sintomi più comuni includono capogiri e vertigini, che possono manifestarsi soprattutto quando ci si alza rapidamente. Più raramente possono manifestarsi visione offuscata, sensazione di affaticamento, nausea, pelle fredda e umida, e difficoltà di concentrazione sono altri sintomi che possono manifestarsi. Alcune persone possono sperimentare un battito cardiaco accelerato e debole come risposta compensatoria alla bassa pressione, spesso associato a tachipnea. 

Nei casi più gravi, il paziente può andare incontro a uno svenimento (sincope), ossia la perdita di coscienza momentanea causata da un insufficiente afflusso di sangue al cervello. 
 

Diagnosi Diagnosi

La diagnosi della pressione bassa in genere si ottiene a partire da un’accurata anamnesi del paziente, tramite cui si raccolgono informazioni sui sintomi, la loro durata e frequenza, eventuali fattori scatenanti e la storia medica generale del paziente. 

La misurazione della pressione arteriosa può essere effettuata sia in posizione sdraiata che in piedi (test di ortostatismo) per valutare eventuali variazioni. Lo specialista, inoltre, di solito valuta anche il polso e la respirazione del paziente.

In alcuni casi può essere utile anche una misurazione sulle 24 ore tramite holter pressorio, in modo da valutare possibili fattori scatenanti dell’ipotensione. 

In presenza di un sospetto diagnostico, gli esami di laboratorio sono fondamentali. Tramite analisi del sangue è infatti possibile valutare la glicemia, che può essere indicativa di un possibile diabete, i livelli di cortisolo (indice del morbo di Addison) e la conta dei globuli rossi per una possibile anemia.  
 
Pressione minima bassa

Rischi Rischi

Se non adeguatamente gestita, la bassa pressione può portare a diverse complicanze, alcune delle quali possono essere gravi. Inoltre, l’ipotensione può aggravare condizioni cardiache preesistenti e contribuire allo sviluppo di insufficienza cardiaca.

Uno dei rischi principali è rappresentato dallo svenimento e dalle cadute, con la possibilità di lesioni. In casi estremi, se l’ipotensione è causata da shock settico o shock anafilattico, il rischio principale è correlato ai danni d’organo che possono anche essere fatali, in quanto il crollo della pressione può portarne a un ridotto afflusso di sangue agli organi vitali, come cervello, cuore e reni.
 

Cure e Trattamenti Cure e Trattamenti

Se la pressione scende sotto 90/60, il trattamento può essere necessario sulla base della causa sottostante e della gravità dei sintomi. Le strategie terapeutiche possono includere cambiamenti nello stile di vita, terapie farmacologiche e interventi medici specifici.

Innanzitutto, la prima strategia si basa su alcuni cambiamenti nello stile di vita, un aumento dell’assunzione di sale può aiutare a trattenere i liquidi e aumentare la pressione arteriosa, ma questo deve essere fatto sotto supervisione medica per evitare eccessi. Inoltre, è importante mantenere una buona idratazione bevendo molta acqua per evitare la disidratazione, che può abbassare la pressione. In generale, altri accorgimenti riguardano l’alzarsi lentamente quando si è sdraiati o seduti e fare pasti leggeri e frequenti.  

Le terapie farmacologiche raramente necessarie, ma possono includere farmaci come la midodrina, che restringe i vasi sanguigni aumentando la pressione arteriosa o trattamenti specifici per le patologie che possono scatenare l’ipotensione. 
 

Bibliografia

  • Wieling W, Kaufmann H, Claydon VE, van Wijnen VK, Harms MPM, Juraschek SP, Thijs RD. Diagnosis and treatment of orthostatic hypotension. Lancet Neurol. 2022 Aug;21(8):735-746.
  • De Buyzere M, Clement DL, Duprez D. Chronic low blood pressure: a review. Cardiovasc Drugs Ther. 1998 Mar;12(1):29-35.
  • Morley JE. Is low blood pressure dangerous? J Am Geriatr Soc. 1991 Dec;39(12):1239-40.

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