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Pcr alta

Dr. Ugo Miraglia

Dr. Ugo Miraglia

Cardiologo Medico Chirurgo, specialista in Cardiologia Creato il: 13/09/2024
La PCR (Proteina C-Reattiva) è una proteina prodotta dal fegato in risposta a processi infiammatori nel corpo. Il suo livello nel sangue può aumentare significativamente in presenza di infiammazioni acute o croniche. Se durante gli esami si registra una PCR alta è probabile che nell’organismo siano in corso delle infiammazioni. 

La funzione della PCR è quella di legarsi a fosfolipidi presenti sulla superficie delle cellule morte o morenti e di alcuni batteri, aiutando il sistema immunitario a riconoscerli e a eliminarli. Livelli elevati di PCR sono quindi indicativi di un’infiammazione in corso ma non dicono dove sia localizzata o cosa la stia causando. Per questo motivo, la PCR è spesso utilizzata come un indicatore generico.
 
Pcr alta

Cause Cause

La PCR alta può essere causata da un grande numero di cause che possono produrre una forma di infiammazione più o meno grave. Tra le cause più comuni, per esempio, rientrano:
 
  • infezioni acute: le infezioni, soprattutto quelle di natura batterica, sono una delle cause più comuni di un aumento della PCR. Quando il corpo combatte un'infezione, il sistema immunitario innesca una risposta infiammatoria, durante la quale i livelli di PCR possono aumentare rapidamente. Infezioni come appendiciti, polmoniti, meningiti e infezioni del tratto urinario sono tra le cause più comune; 
  • malattie autoimmuni e croniche: le malattie autoimmuni come l'artrite reumatoide, il lupus eritematoso sistemico o infiammazioni croniche come le malattie infiammatorie intestinali (come la colite ulcerosa e il morbo di Crohn) possono causare un'infiammazione cronica, portando a un costante aumento dei livelli di PCR;
  • cancro: alcuni tipi di cancro possono provocare un aumento della PCR. Questo può essere dovuto a una reazione infiammatoria del corpo alla presenza del tumore o alla produzione di citochine pro-infiammatorie da parte delle stesse cellule tumorali;
  • traumi o interventi chirurgici: lesioni traumatiche e interventi chirurgici possono causare un'infiammazione locale responsabile di un aumento della PCR. Solitamente, in questi casi si tratta di un normale processo di guarigione, ma livelli molto elevati di PCR possono indicare complicazioni come un'infezione post-operatoria.

Sintomi Sintomi

È importante notare che un livello elevato di PCR non è una malattia di per sé, ma piuttosto un segnale di qualcosa che non va nell’organismo. Di conseguenza, i sintomi associati a una PCR alta variano ampiamente e dipendono dalla causa sottostante dell'infiammazione. Possono presentarsi:
 
  • infezioni acute: i sintomi delle infezioni acute variano a seconda del sito e del tipo di infezione. Sintomi comuni includono febbre, brividi, dolori muscolari, affaticamento, tosse, difficoltà respiratorie (in caso di polmonite), dolore addominale (in caso di appendicite o infezioni del tratto urinario), e mal di testa (in caso di meningite);
  • malattie autoimmuni: le malattie autoimmuni possono causare una vasta gamma di sintomi, inclusi dolori articolari, rigidità, gonfiore, eruzioni cutanee, affaticamento, febbre intermittente, e perdita di peso. Il lupus, ad esempio, può causare eruzioni cutanee sul viso, mentre l'artrite reumatoide è caratterizzata da articolazioni dolorose e gonfie;
  • cancro: i sintomi del cancro dipendono dal tipo di tumore e dalla sua localizzazione; tuttavia, sintomi comuni possono includere perdita di peso inspiegabile, affaticamento e dolori persistenti;
  • complicazioni post-operatorie: se la PCR alta è dovuta a complicazioni post-operatorie come un'infezione, i sintomi possono includere febbre, dolore eccessivo nella zona operata, arrossamento, gonfiore, e secrezioni anomale dalla ferita chirurgica.

Diagnosi Diagnosi

La diagnosi di PCR alta viene effettuata attraverso un semplice esame del sangue. Questo test non richiede preparazioni particolari e può essere eseguito in qualsiasi momento della giornata. I risultati vengono solitamente espressi in milligrammi per litro (mg/L) di sangue. Valori di PCR superiori a 10 mg/L possono essere indicativi di un'infiammazione.

In presenza di un risultato sospetto, può essere utile eseguire esami complementari, come altri esami di laboratorio per individuare altri indicatori infiammatori o di infezione. In altri casi, possono essere indicati degli esami di imaging, come radiografie, ecografie, TAC o risonanze magnetiche per localizzare l’infiammazione. 

Più raramente, può essere necessaria una biopsia per diagnosticare la causa dell'infiammazione. Questo è comune nei casi di sospetto cancro o malattie autoimmuni.
 
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Rischi Rischi

Una PCR elevata è un indicatore di infiammazione e, se non trattata, l'infiammazione può portare a varie complicazioni. Le complicanze dipendono in larga misura dalla causa sottostante l'infiammazione. Di seguito sono elencate alcune delle possibili complicanze.

Se la PCR alta è il risultato di un'infezione non trattata, le complicanze possono essere molto gravi, in quanto i patogeni possono diffondersi al circolo sanguigno ed evolvere in setticemia o in una vera e propria sepsi, che può anche essere fatale per il paziente.

Se invece l’infiammazione è di natura cronica (es. da malattie autoimmuni), a lungo termine questa può provocare danni permanenti agli organi. Ad esempio, nelle malattie autoimmuni come l'artrite reumatoide, l'infiammazione persistente delle articolazioni può portare a danni articolari o alla comparsa di deformità. Analogamente, l'infiammazione cronica nel fegato, come quella causata dall'epatite cronica, può portare alla cirrosi epatica, una condizione molto grave che può compromettere la funzionalità del fegato. 
 

Cure e Trattamenti Cure e Trattamenti

Il trattamento della PCR alta dipende principalmente dalla causa sottostante dell'infiammazione. Poiché la PCR è un marcatore non specifico, è fondamentale identificare e trattare la causa primaria per riportare i valori nella norma.

Se l'aumento della PCR è dovuto a un'infezione batterica, la terapia antibiotica è essenziale. L’antibiotico in questo caso è scelto in base alla sensibilità dell'organismo infettivo, che può essere determinata attraverso colture e test di sensibilità. In alcuni casi, come nelle infezioni virali, il trattamento può essere di supporto, concentrandosi sul sollievo dei sintomi mentre il corpo combatte l'infezione.

Se la PCR alta è invece imputabile a una malattia autoimmune, può essere indicato un trattamento a lungo termine con corticosteroidi o immunosoppressori, che riducono l'attività del sistema immunitario per controllare l'infiammazione. Questi trattamenti possono aiutare a ridurre i livelli di PCR e prevenire danni d'organo.
 

Bibliografia

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  • Litao MK, Kamat D. Erythrocyte sedimentation rate and C-reactive protein: how best to use them in clinical practice. Pediatr Ann. 2014 Oct;43(10):417-20.

L'informazione presente nel sito deve servire a migliorare, e non a sostituire, il rapporto medico-paziente. In caso di disturbi e/o malattie rivolgiti al tuo medico di base o ad uno specialista.

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