Andrologi in Italia
Elenco degli Andrologi in Italia o di altri specialisti con competenze analoghe, attualmente disponibili per la prenotazione online di una visita andrologica o di altro esame medico sempre nell’ambito dell’Andrologia.
L'andrologo è un medico specializzato nella diagnosi e nel trattamento delle patologie legate all'apparato genitale maschile. L’apparato genitale maschile è composto da:
- testicoli: sono le ghiandole responsabili della produzione degli spermatozoi e degli ormoni sessuali maschili, tra cui il testosterone;
- epididimi: si tratta delle strutture collocate sopra i testicoli, dove avviene la maturazione degli spermatozoi;
- dotti deferenti: sono i canali tramite cui gli spermatozoi passano dai testicoli all'uretra;
- vescicole seminali: sono le ghiandole responsabili della produzione di parte del liquido seminale;
- pene: è l'organo genitale esterno, che permette l'eiaculazione e il rapporto sessuale.
L'andrologia, infatti, è una branca della medicina che coinvolge lo studio, la diagnosi e il trattamento di numerose condizioni patologiche, tra cui:
- disfunzione erettile: un’incapacità di mantenere un'erezione sufficiente per un rapporto sessuale soddisfacente;
- infertilità maschile: una condizione patologica legata ai problemi nella produzione o nella qualità degli spermatozoi;
- ipogonadismo: si tratta di una ridotta produzione di testosterone, che può influire sulla libido, sulla massa muscolare e sulla distribuzione del grasso corporeo;
- tumore al testicolo: la proliferazione incontrollata di cellule anomale nei testicoli;
- varicocele: la dilatazione delle vene all'interno dello scroto, che può causare dolore e infertilità;
- infiammazioni locali: come l'epididimite, ossia l'infiammazione dell'epididimo, e la prostatite, che invece è l’infiammazione della prostata.
In genere, è indicato richiedere un consulto con un andrologo se si manifestano sintomi come dolori, alterazioni visibili del liquido seminale, infiammazioni o sanguinamenti durante la minzione o l’eiaculazione.
Durante una visita andrologica, il paziente viene accolto dal medico specialista, il quale inizia solitamente con una dettagliata anamnesi, in cui vengono poste domande sullo stato generale di salute, sulle abitudini di vita e sulla presenza di eventuali sintomi legati alla sfera sessuale e riproduttiva. L'anamnesi serve a capire se vi siano problemi pregressi o condizioni cliniche che possano influenzare la salute andrologica.
Successivamente, il medico procede con l’esame obiettivo, che spesso include l’osservazione e la palpazione dei genitali esterni alla ricerca di anomalie come infiammazioni, noduli o varicocele. Se necessario, viene eseguito anche un esame ecografico per visualizzare eventuali alterazioni interne.
In alcuni casi, può essere richiesto un esame del sangue per valutare i livelli ormonali, come il testosterone, o verificare la presenza di infezioni. Al termine della visita, l’andrologo fornisce indicazioni terapeutiche sulla base dei risultati ottenuti.
Le indicazioni possono riguardare, ad esempio, trattamenti farmacologici per la disfunzione erettile, terapie ormonali per l’ipogonadismo oppure adattamenti degli stili di vita per migliorare la salute sessuale e riproduttiva. Laddove dovessero emergere problemi più complessi, il medico potrebbe consigliare esami più approfonditi o interventi chirurgici.
Non è raro che la figura dell’andrologo converga con quella dell’urologo, ossia uno specialista che si occupa di tutto l’apparato urinario, in quanto le due discipline si sovrappongono in parte. Occasionalmente, questi possono collaborare anche con specialisti di altre branche mediche, quali, ad esempio, l’endocrinologo per il trattamento di condizioni ormonali come l’ipogonadismo, il neurologo per alcune forme di disfunzione erettile e, occasionalmente, il chirurgo pediatrico, in caso di anomalie congenite nei bambini, e oncologi quando sono coinvolte patologie neoplastiche come il tumore del pene.
Quando invece il trattamento coinvolge la salute riproduttiva di coppia è comune la collaborazione con un ginecologo.
Chi è l’andrologo?
L'andrologo è un medico chirurgo che si occupa dello studio, della diagnosi e del trattamento delle patologie che interessano il sistema riproduttivo maschile, come, ad esempio, la disfunzione erettile, l’ipogonadismo e l’infertilità maschile.
Quali sono le competenze di un andrologo?
Un andrologo è esperto nella gestione di disturbi che interessano la funzione sessuale maschile, la fertilità e le disfunzioni ormonali, abbinando conoscenze di urologia, endocrinologia e neurologia. Gli andrologi, per approfondire la diagnosi, possono anche richiedere al paziente di sottoporsi ad alcuni esami clinici, quali, per esempio, l'analisi del liquido seminale, utile nella diagnosi dell’infertilità maschile.
Quali malattie cura un andrologo?
L'andrologo si occupa di una vasta gamma di patologie che interessano l'apparato genitale maschile. Tra queste la disfunzione erettile, l’ipogonadismo (ridotta produzione di testosterone), l’infertilità maschile e alcune forme di tumore, come quello del testicolo.
Quando dovrei contattare un andrologo?
È generalmente consigliato contattare un andrologo se si manifestano sintomi legati alla funzione sessuale o alla fertilità, come difficoltà a mantenere un'erezione, dolore o gonfiore ai testicoli. Anche sintomi come il dolore durante la minzione o l’eiaculazione e la presenza di sangue nello sperma o nelle urine possono richiedere una valutazione andrologica.
Qual è la differenza tra un andrologo e un urologo?
Sebbene l'andrologo e l'urologo possano convergere in un unico specialista o comunque trattino patologie che possono sovrapporsi, come quelle relative al sistema urinario, le loro competenze principali sono diverse. L'andrologo è comunemente specializzato principalmente in problemi riproduttivi e sessuali maschili, come la disfunzione erettile, l'infertilità, e i disturbi ormonali. L'urologo, invece, si occupa generalmente di patologie che riguardano l'apparato urinario di entrambi i sessi e può trattare malattie dei reni, della vescica e dell'uretra. Tuttavia, per patologie come il tumore al testicolo, i pazienti possono essere seguiti da entrambi gli specialisti, a seconda delle necessità.
Cosa si intende per andrologia?
L’andrologia è la branca della medicina che si occupa dello studio, della diagnosi e del trattamento delle patologie dell'apparato genitale maschile e del sistema riproduttivo. Essa abbraccia una vasta gamma di disturbi che possono colpire gli uomini, inclusi quelli sessuali, riproduttivi e ormonali.
Quali sono le parti dell’apparato genitale maschile?
L’apparato genitale maschile comprende diverse strutture fondamentali per la funzione sessuale e riproduttiva, tra cui i testicoli, ovvero ghiandole che producono gli spermatozoi e gli ormoni sessuali maschili come il testosterone; gli epididimi (strutture poste sopra i testicoli dove avviene la maturazione degli spermatozoi); i dotti deferenti (canali che trasportano gli spermatozoi dai testicoli all'uretra); le vescicole seminali: ghiandole che producono parte del liquido seminale; la prostata (ghiandola che produce una parte del fluido che compone lo sperma); il pene, ovvero l'organo esterno che permette l'eiaculazione e il rapporto sessuale.
Quali sono i sintomi comuni che richiedono una visita andrologica?
Alcuni sintomi che generalmente suggeriscono la necessità di una visita andrologica includono: difficoltà a ottenere o mantenere un'erezione (disfunzione erettile); dolore, gonfiore o noduli nei testicoli; calo del desiderio (libido) o altri cambiamenti sessuali; problemi di fertilità; dolore o difficoltà durante la minzione o l'eiaculazione; cambiamenti nel volume o nella consistenza del liquido seminale.
Quali sono le cause comuni di disfunzione erettile?
Le cause della disfunzione erettile possono essere molteplici e includono solitamente fattori fisici, psicologici e legati allo stile di vita. Tra le cause fisiche, per esempio, rientrano malattie cardiovascolari, diabete, ipertensione, disturbi ormonali, come l’ipogonadismo, e problemi neurologici. Tra le cause psicologiche, invece, possono intervenire condizioni come ansia, stress e depressione o problemi relazionali. I fattori legati allo stile di vita, infine, includono il fumo, l’abuso di alcol, l’obesità e la mancanza di attività fisica.
Come viene diagnosticato e trattato il tumore al testicolo?
Il tumore al testicolo viene diagnosticato solitamente mediante visita specialistica, approfondita da una combinazione di ecografia scrotale, biopsie e test di laboratorio, come il dosaggio dei marcatori tumorali nel sangue. Una volta diagnosticato, il trattamento può includere la chirurgia per rimuovere il testicolo colpito (orchiectomia), seguita da radioterapia, chemioterapia o ulteriori interventi chirurgici se il tumore si è diffuso. Il trattamento è personalizzato in base allo stadio del tumore e alla salute generale del paziente.