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Tumore del testicolo

Dr. Fabrizio Muzi

Dr. Fabrizio Muzi

Andrologo Medico Chirurgo, specialista in Chirurgia Generale - Urologo e Andrologo - Ecografista Creato il: 06/07/2017 Ultimo aggiornamento: 28/11/2023
Quando parliamo di un tumore del testicolo, ci riferiamo a un tumore prettamente maschile. Si tratta di una condizione patologica in cui le cellule tumorali si generano a partire dai tessuti di uno o di entrambi i testicoli, potendo originare da qualsiasi componente dell'organo:
 
  • dal seminoma, ovvero le cellule seminali;
  • dalle cellule deputate alla loro protezione e sostegno, quali, ad esempio, le cellule del Sertoli, cellule di Leydig e altre.
Attualmente, un’alta percentuale di casi diagnosticati in tempo, pari a circa il 90%, riesce a raggiungere la piena guarigione da questo tipo di tumore. Ciò è stato possibile grazie agli importanti passi avanti che, negli ultimi venti, si sono registrati sia in ambito diagnostico che terapeutico. Pensiamo, ad esempio, allo sviluppo della chemioterapia e della radioterapia, combinate alle tecniche chirurgiche.
 
Tumore del testicolo

Cause Cause

Quando si parla di tumore al testicolo, le cause che lo determinano non sono ancora attualmente note. Sappiamo, invece, che esistono dei fattori di rischio, però non modificabili. Tra questi, possiamo citare:
 
  • il criptorchidismo, ossia una condizione patologica contraddistinta per il cosiddetto testicolo ritenuto. Si tratta di una malformazione che, in età pediatrica, impedisce la discesa del testicolo nel sacco scrotale. Stando alle ipotesi maggiormente accreditate, ciò potrebbe comportare un aumento di temperatura del testicolo, che può indurre delle alterazioni cellulari significative, responsabili in seguito della genesi tumorale;
  • la sindrome di Klinefelter, determinata da una anomalia nei cromosomi;
  • nei pazienti che hanno già sofferto di questo tumore, la probabilità di svilupparlo anche all’altro testicolo è maggiore;
  • va tenuta in considerazione anche una storia familiare caratterizzata da questa tipologia di tumore.

Sintomi Sintomi

Generalmente, il tumore del testicolo si presenta con un nodulo, un senso di gonfiore e pesantezza del testicolo.

Proprio per questo, è molto importante che i genitori sorveglino l’adeguata discesa del testicolo nel sacco scrotale, durante l’età pediatrica del proprio figlio. Qualora il testicolo resti ritenuto del tutto, o non del tutto, a metà lungo il canale inguinale, è opportuno procedere con un intervento di fissazione del testicolo stesso.

Con il passare degli anni, durante l’adolescenza e, successivamente nell’età adulta, ogni paziente dovrebbe essere al corrente di come eseguire un’autopalpazione dei testicoli. Si tratta di un test che sarebbe bene eseguire con regolarità, in modo da riscontrare eventuali anomalie genitali o una possibile massa, riconoscibile, di solito, dalla consistenza dura e non dolente alla palpazione.
 

Diagnosi Diagnosi

In caso venga riscontrata un’anomalia durante questo test di autopalpazione, è necessario sottoporsi immediatamente a una visita specialistica, trattandosi di un’urgenza oncologica.

In genere, la diagnosi viene posta proprio mediante il controllo da parte dello specialista, il quale, dopo aver acquisito tutte le informazioni cliniche necessarie, mediante l’anamnesi e l’analisi dei sintomi lamentati dal paziente, procede con l’esame obiettivo. In questo caso, proseguirà alla palpazione dell’area anatomica interessata dalle indagini e, in caso venga riscontrata la presenza di una massa, questa dovrà essere confermata anche dagli esami strumentali, facilmente eseguibili e non invasivi, quali:
 
  • ecografia testicolare;
  • ecodoppler.
Al tempo stesso, è utile valutare i livelli sierici dei principali marcatori tumorali specifici delle neoplasie testicolari, mediante esami ematochimici. Beta hcg, LDH, CEA e Afp sono marker specifici per le neoplasie testicolari, anche se non è raro riscontrare valori del tutto normali anche in presenza di una neoplasia testicolare.

I marker, qualora positivi, vengano di nuovo dosati dopo l’intervento di asportazione del testicolo, a distanza di circa 3-4 giorni, in modo da programmare le eventuali terapie successive, laddove ritenute necessarie (chemioterapie o radioterapie).

Un altro aspetto molto importante, infine, è rappresentato dalla sorveglianza ecografica del testicolo sano. Si tratta di un esame importante sia per la prevenzione di una possibile diffusione del tumore all’altro testicolo, che per valutare la fertilità.
 

Rischi Rischi

Come visto in precedenza, il tumore del testicolo presenta una buona percentuale di casi di guarigione, grazie al progresso scientifico compiuto nell’ultimo ventennio.

Ciononostante, può presentare un rischio di metastasi anche ad altri organi, laddove non trattato o diagnosticato in ritardo.
 

Cure e Trattamenti Cure e Trattamenti

Una volta che la diagnosi abbia acclarato la natura sospetta di queste lesioni, è necessario sottoporre il paziente ad intervento chirurgico. Generalmente, non è consigliato eseguire biopsie dall’esterno, in quanto si potrebbe correre il rischio che la patologia possa diffondersi.

Un altro aspetto da tenere in considerazione è quello relativo alla fertilità del paziente, al quale può essere invitato a depositare e crioconservare il liquido seminale, in modo da non compromettere in futuro la procreazione.

Successivamente, si prosegue con un intervento chirurgico esplorativo sul testicolo in sala operatoria. Durante questo intervento, laddove ritenuto necessario, si può effettuare un esame istologico estemporaneo, in modo da chiarire rapidamente la natura della lesione e procedere con l'intervento di asportazione del testicolo (orchiectomia) in caso di positività tumorale.

Si effettua un accesso chirurgico inguinale, non si procede mai per via scrotale, proprio per non favorire la diffusione della patologia ad altri distretti del corpo. Inoltre, anche la stessa manipolazione del testicolo, durante l'intervento per prelevare un campione per l'esame estemporaneo, viene effettuata previo il clampaggio (chiusura temporanea dei vasi) del funicolo, proprio per evitare la diffusione nel sangue o nei linfonodi paraortici e paracavali di eventuali cellule tumorali.

Una volta asportato il testicolo, laddove sia stato già concordato con il paziente, si può procedere con un posizionamento di una protesi. Si tratta di un’operazione importante per quel che riguarda il supporto psicologico del paziente.

Alla luce dell'esame istologico definitivo, possono essere previste eventuali terapie successive, quali radioterapia/chemioterapia. Talvolta, vengono eseguite secondo alcuni protocolli, anche in via preventiva, tenendo conto della giovane età dei pazienti in cui è necessario ottenere una guarigione completa, libera dalla possibilità di recidiva nel lungo periodo.
 

Bibliografia

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  • Testicular tumors. Bremmer F. Pathologie (Heidelb). 2022 Nov;43(6):407-408. doi: 10.1007/s00292-022-01127-8. Epub 2022 Oct 20.
  • Update on the pathology of testicular tumors. Mikuz G. Anal Quant Cytopathol Histpathol. 2015 Feb;37(1):75-85.
  • Tumore dei testicoli. www.airc.it

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