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Impotenza

Dr. Giorgio Federico

Dr. Giorgio Federico

Urologo Medico Chirurgo, specialista in Urologia e Andrologia Creato il: 29/06/2017 Ultimo aggiornamento: 11/10/2023
Con il termine impotenza erigendi, dal punto di vista scientifico noto anche come Deficit Erettile, ci si riferisce a una condizione tipicamente del sesso maschile. L’ISS (International Society of sexual) e l’OMS (organizzazione mondiale della sanità) la definiscono come l'incapacità di ottenere o mantenere l'erezione, allo scopo di avere un rapporto soddisfacente.

Si tratta di una disfunzione dell'apparato genitale maschile, che si riscontra raramente negli individui con meno di 40 anni. Al contrario, la percentuale di incidenza aumenta vistosamente nella fascia d’età compresa tra i 40 e i 70 anni, arrivando fino al 50%. Nei pazienti di sesso maschile, con oltre 70 anni, la percentuale raggiunge anche il 65%.
 
Impotenza

Cause Cause

Il meccanismo fisiologico che regola l’erezione può essere alterato da diverse cause. Queste possono essere distinte e suddivise in quattro gruppi differenti. Troveremo, dunque, cause:
 
  • irreversibili: legate a malattie croniche già presenti nel paziente, quali, per esempio: l’insufficienza renale cronica, il diabete mellito e l’epatite cronica;
  • reversibili o modificabili: si tratta di condizioni, per l’appunto, reversibili, mediante l’adozione di un cambiamento nel proprio stile di vita o anche mediante l’assunzione di una terapia specifica. Pensiamo, ad esempio, a situazioni quali: 
  1. il fumo di sigaretta;
  2. cause psicogene, come l’ansia da prestazione, lo stress o la depressione;
  3. di tipo endocrinologiche ormonali, quali l’iperprolattinemia, l’ipogonadismo, la Sindrome di Cushing e diverse altre ancora;
  4. l’assunzione di farmaci, da quelli neurologici e psichiatrici, passando per antipertensivi, gastroenterologici, cardiologici ecc.;
  • reversibili o modificabili parzialmente, ovvero quelle affezioni in cui la terapia può ottenere un effetto. Tra queste, troviamo, a titolo di esempio:
  1. vascolari (arteriosclerosi; infarto del miocardio; ictus cerebrale; ipertensione arteriosa);
  2. neurologiche (sclerosi multipla; Morbo di Alzheimer; morbo di Parkinson);
  • iatrogene irreversibili: tra queste, rientrano gli interventi chirurgici dello scavo pelvico, la radioterapia pelvica, i traumi midollari.

Sintomi Sintomi

Conoscere il sintomo è fondamentale per inquadrare la condizione fisica e psicologica che induce a sospettare un’impotenza. Il sintomo tipico è rappresentato dall’incapacità di ottenere e mantenere l’erezione essenziale per raggiungere un rapporto sessuale considerato soddisfacente. Come abbiamo visto in precedenza, questa situazione può presentarsi a qualsiasi età, ma aumenta in proporzione con il passare degli anni di un uomo.

A tal proposito, bisogna sottolineare come un problema sporadico non viene ritenuto disfunzione erettile. Un’altra condizione che porta ad escludere possibili cause biologiche è quando si è in presenza di erezioni notturne.

Nello specifico, viene indicata di seguito parte della sintomatologia che può caratterizzare uno stato di disfunzione erettile o impotenza:
 
  • in alcuni uomini, si assiste ad una normale erezione. Tuttavia, nel tentativo di penetrazione, questa viene persa;
  • in altri individui, appartenenti al genere maschile, invece, si verifica un’erezione idonea per la penetrazione, ma, durante il rapporto sessuale, si perde;
  • in altri pazienti ancora, si può manifestare un'erezione solo nel corso di una masturbazione o al risveglio;
  • per altri uomini, infine, le erezioni durante una masturbazione possono verificarsi di rado.

Diagnosi Diagnosi

Preliminarmente, lo specialista raccoglie l’anamnesi del paziente. Una volta attestata la presenza di impotenza (o disfunzione erettile), la diagnosi è orientata a definirne la natura, che può presentare una forma:
 
  • organica;
  • psicologica;
  • oppure mista.
Solitamente, al paziente viene somministrato un questionario IIEF (Index International erectile function). L’obiettivo è quello di inquadrare l’attività sessuale, nonché lo stile e le abitudini di vita, dell’individuo oggetto di accertamenti diagnostici.

In seguito, viene eseguito un esame obiettivo scrupoloso, nonché la prescrizione degli esami di I livello. Questi annoverano:
 
  • esami ematochimici, quali azotemia, creatinina, transaminasi, glicemia, hb glicosilata, emocromo completo, assetto lipido etc., che valutano possibili alterazioni dei parametri ematochimici;
  • dosaggi ormonali, quali FSH, LH, PRL, Testosterone, 17Betaestradiolo, finalizzati alla valutazione di un eventuale cambiamento dei parametri ormonali, responsabili della disfunzione erettile.
Nella visita di controllo seguente, in base anche al punteggio ottenuto dal questionario IIFR e ai risultati degli esami ematochimici e ormonali precedentemente menzionati, lo specialista decide se approfondire le indagini con gli accertamenti di II livello. Tra questi, rientrano:
 
  • ecocolordoppler penieno basale e dinamico con farmaco infusione, di prostglandine, che valuta la funzione vascolare del pene;
  • test farmaco-erezione;
  • Rigiscan penieno notturno, che valuta le erezioni notturne involontarie, durante la fase REM;
  • cavernosografia e cavrnosometria;
  • arteriografia.
Sulla scorta di quanto emerge da questi elementi, generalmente la disfunzione erettile viene classificata in base ai parametri stabiliti dalla SIU (Società Italiana di Urologia) e SIA (Società Italiana di Urologia). Questa classificazione distingue:
 
  • disfunzione erettile di verosimile origine organica, causata da alterazioni o lesioni vascolari, neurologiche, ormonali o cavernose;
  • disfunzione erettile prettamente psicogena, a cui si arriva nel momento in cui sono escluse le cause organiche. Per tale ragione, la causa è una verosimile inibizione centrale dei meccanismi dell’erezione;
  • disfunzione erettile mista organica + psicogena, in cui si riscontra un’associazione tra fattori organici e psicogeni.

Rischi Rischi

L'erezione rappresenta un complesso fenomeno neurovascolare sotto controllo ormonale. Qualora si manifesti una disfunzione erettile, sia essa psicogena, organica o mista, laddove non venga individuata e diagnosticata in maniera corretta, si può correre il rischio di trovarsi difronte a un'evoluzione della patologia che, in alcuni casi, può diventare irreversibile.

Attualmente, si è al corrente di quali siano i fattori di rischio in grado di favorire, o essere addirittura responsabili, della manifestazione della disfunzione erettile. Questi possono essere classificati nei gruppi elencati di seguito:
 
  • malattie cardiovascolari;
  • mancanza di esercizio fisico;
  • obesità;
  • tabagismo (ossia la dipendenza da fumo);
  • ipercolesterolemia;
  • sindrome metabolica.

Cure e Trattamenti Cure e Trattamenti

Esistono numerosi approcci terapeutici finalizzati al trattamento dell’impotenza. Si tratta di cure importanti per permettere, ad una coppia, di avere un rapporto sessuale che possa considerarsi soddisfacente.
 
È bene specificare che non esiste un’unica e sola terapia in grado di trattare e risolvere l’impotenza. Di solito, la terapia che risulti valida deve essere sempre calibrata e prevista in base al caso specifico. Essa, inoltre, dovrà prevedere, al di là della possibile causa (psicogena, organica, oppure psicogena e organica assieme), un approccio di tipo psicosessuale.

Al giorno d’oggi, abbiamo a disposizione tre differenti tipologie di terapie o farmaco-protesi. Nella terapia di prima linea, rientrano:
 
  • farmacoterapia orale: i farmaci orali per la disfunzione erettile (sildenafil, tadalafil, vardenafil e avanafil) fanno parte della categoria degli inibitori della fosfodiesterasi di tipo 5 (PDE-5). Questi agiscono aumentando la disponibilità di ossido nitrico e, quindi, favorendo la vasodilatazione del pene. Essi non determinano un’erezione diretta e passiva, ma una amplificazione della risposta dei corpi cavernosi ad uno stimolo erogeno naturale. Questa terapia orale fornisce, quindi, nel rapporto, una “spontaneità” vantaggiosa, che agisce anche psicologicamente. Questi farmaci sono controindicati in quei casi in cui c’è una terapia con nitrati (usati nell’angina pectoris), poiché la loro associazione potrebbe amplificare l'effetto vasodilatore degli stessi, con un conseguente effetto rebaund estremamente pericoloso;
  • terapia ormonale: l'utilizzo terapeutico degli ormoni prevede che venga usato il testosterone, esclusivamente, in quei casi in cui sia dimostrata una reale carenza, in modo da ristabilire un corretto equilibrio;
  • terapia psicosessuale: laddove l’impotenza abbia una natura probabilmente psicogena, l’intervento psicosessuale è fondamentale. Questo perché bisogna individuare e rimuovere i fattori che l’hanno originata. È fuori di dubbio come la terapia psicosessuale è fondamentale anche nei casi di disfunzione organica o mista, poiché è in grado di diminuire lo stato di ansia e di disagio.
Come terapia di seconda linea, troviamo invece:
 
  • farmacoterapia intra-cavernosa: si tratta di una tecnica invasiva, perché prevede che venga iniettato un farmaco vasoattivo nei corpi cavernosi del pene. Ciò provoca un’erezione. Vengono utilizzate due sostanze terapeutiche farmacologiche, ossia il Prostglandine e la Papaverina. Il loro uso è consigliato in quei casi in cui la terapia orale fallisca o nella rieducazione, dopo un intervento di prostatectomia radicale.
Come terapia di terza linea, infine, abbiamo:
 
  • chirurgia protesica: si ricorre a questa procedura solamente per quei casi in cui la terapia medica non ha sortito i risultati sperati. Questo intervento prevede l’inserimento delle protesi idrauliche nei corpi cavernosi.
N.B.: Questo articolo vuole fare chiarezza nei confronti di molti uomini, giovani e meno giovani, che si trovano ad affrontare il problema erettile in modo non adeguato, nei giusti tempi. Ciò, spesso, avviene per vergogna, timidezza, timore o educazione famigliare.
 

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