Epididimite
Dr. Dario Busatta
Urologo Medico Chirurgo, specialista in Urologia Creato il: 09/02/2024L’origine dell’infiammazione è perlopiù batterica, tuttavia alcuni virus e funghi, così come l’utilizzo del catetere vescicale e altre anomalie delle vie urinarie possono favorire la comparsa di epididimite.
La patologia si classifica come segue:
- epididimite acuta: l’infiammazione segue una infezione batterica. Può interessare uno o entrambi gli epididimi e, a seconda del caso specifico, si parlerà di monolaterale o bilaterale;
- epididimite cronica: si verifica a seguito di un trattamento non corretto dell’epididimite acuta o anche in assenza del trattamento stesso. Questa condizione potrebbe far evolvere la forma acuta in cronica.
Cause
L’epididimite o infiammazione dell’epididimo è dovuta, nella maggior parte dei casi, ad una infezione batterica. Tra gli agenti responsabili più comuni di tale infezione troviamo:- neisseria gonorrhoeae: il batterio responsabile della gonorrea;
- chlamydia trachomatis: il batterio responsabile della clamidia;
- escherichia coli: batterio responsabile, prevalentemente, delle epididimiti di bambini e anziani.
A volte, non è presente alcun tipo di infezione. In questi casi, tra i possibili fattori favorenti l’infiammazione dell’epididimo figurano:
- infezioni alla prostata (prostatiti batteriche) o alle vie urinarie (uretriti): in tal caso, i batteri possono diffondersi dalla zona colpita fino a raggiungere l’epididimo;
- traumi post-chirurgici: conseguenti, ad esempio, all’utilizzo di un catetere vescicale.
Sintomi
Sintomo comune di un epididimo infiammato è il dolore a carico dello scroto interessato dalla condizione, la cui intensità varia al progredire del disturbo. Al dolore possono poi associarsi:- gonfiore dell’epididimo;
- indurimento dell’epididimo;
- eritema di tutto o parte dell’epididimo;
- in caso di sepsi, sintomi aspecifici comuni ad altre infezioni quali febbre, nausea e/o tachicardia.
Diagnosi
La diagnosi è prevalentemente clinica, basata sull’anamnesi e sull’esame fisico.In fase di colloquio anamnestico, lo specialista raccoglie informazioni sui sintomi del paziente e sulla presenza di fattori di rischio o recenti procedure mediche che possono aver comportato l’infezione. Durante l’esame fisico, il medico esamina il testicolo e l’epididimo per identificare la presenza di dolore, gonfiore, arrossamento o sensibilità.
Il dolore e il gonfiore dell’epididimo sono in genere sufficienti a far nascere il sospetto di infezione batterica, che verrà confermata da specifici esami laboratoriali quali:
- esame delle urine e del sangue: se ne fa ricorso per identificare la presenza di batteri, potenziale causa dell’infezione;
- test per le malattie sessualmente trasmesse: sono utili per confermare la presenza di infezioni sessualmente trasmesse (quali, ad esempio, la Clamidia e la Gonorrea);
- coltura del secreto uretrale: un campione di secreto uretrale viene prelevato per identificare specifici microrganismi patogeni;
- ecografia scrotale: l’ecografia può essere utilizzata per valutare la presenza di anomalie strutturali nell’epididimo o identificare altri problemi che possono causare sintomi simili all’epididimite.
Rischi
Se non adeguatamente trattata, l’infiammazione dell’epididimo può diventare cronica e dolorosa, con conseguenze serie sulla salute del paziente. Tra queste figurano:- ascesso scrotale: tale condizione può manifestarsi quando si verifica produzione di pus da parte dei tessuti infetti;
- restringimento del testicolo: si intende la riduzione del volume del testicolo interessato dall’epididimite.
Cure e Trattamenti
Il trattamento dell’epididimite è prevalentemente farmacologico, basato su:- terapia antalgica: una terapia contro il dolore, comprendente misure specifiche. Il riposo a letto, l’applicazione di ghiaccio sullo scroto e il sollevamento dello stesso tramite un cuscinetto o un asciugamano, possono ridurre il dolore causato dall’epididimite;
- terapia antibiotica: il medico prescrive un antibiotico specifico a seconda del tipo di infezione presente e del batterio responsabile. È importante seguire attentamente il corso di antibiotici prescritto, anche se i sintomi migliorano, per assicurarsi di eliminare completamente l’infezione.
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