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Epididimite

Dr. Dario Busatta

Dr. Dario Busatta

Urologo Medico Chirurgo, specialista in Urologia Creato il: 09/02/2024
L'epididimite è un’infiammazione dell'epididimo, una componente essenziale dell’apparato riproduttivo maschile. L’epididimo è fondamentale nella maturazione, nell’immagazzinamento e nel trasporto degli spermatozoi.  

L’origine dell’infiammazione è perlopiù batterica, tuttavia alcuni virus e funghi, così come l’utilizzo del catetere vescicale e altre anomalie delle vie urinarie possono favorire la comparsa di epididimite. 

La patologia si classifica come segue: 
 
  • epididimite acuta: l’infiammazione segue una infezione batterica. Può interessare uno o entrambi gli epididimi e, a seconda del caso specifico, si parlerà di monolaterale o bilaterale;
  • epididimite cronica: si verifica a seguito di un trattamento non corretto dell’epididimite acuta o anche in assenza del trattamento stesso. Questa condizione potrebbe far evolvere la forma acuta in cronica.
Frequente nei soggetti di sesso maschile tra i 19 e i 35 anni di età, se trattata non compromette la normale attività sessuale né la funzione riproduttiva. Un epididimite trascurata, invece, può diventare cronica e dolorosa, con conseguenze gravi per la salute e, talvolta, la fertilità del paziente. 
 
Epididimite

Cause Cause

L’epididimite o infiammazione dell’epididimo è dovuta, nella maggior parte dei casi, ad una infezione batterica. Tra gli agenti responsabili più comuni di tale infezione troviamo: 
 
  • neisseria gonorrhoeae: il batterio responsabile della gonorrea
  • chlamydia trachomatis: il batterio responsabile della clamidia; 
  • escherichia coli: batterio responsabile, prevalentemente, delle epididimiti di bambini e anziani. 
I batteri responsabili dell’infiammazione sono quasi tutti responsabili di malattie sessualmente trasmesse, come gonorrea e clamidia. È dunque possibile che il medico consigli di astenersi dai rapporti sessuali fino a risoluzione dell’infezione. 

A volte, non è presente alcun tipo di infezione. In questi casi, tra i possibili fattori favorenti l’infiammazione dell’epididimo figurano:
 
  • infezioni alla prostata (prostatiti batteriche) o alle vie urinarie (uretriti): in tal caso, i batteri possono diffondersi dalla zona colpita fino a raggiungere l’epididimo;
  • traumi post-chirurgici: conseguenti, ad esempio, all’utilizzo di un catetere vescicale. 

Sintomi Sintomi

Sintomo comune di un epididimo infiammato è il dolore a carico dello scroto interessato dalla condizione, la cui intensità varia al progredire del disturbo. Al dolore possono poi associarsi:
 
  • gonfiore dell’epididimo; 
  • indurimento dell’epididimo; 
  • eritema di tutto o parte dell’epididimo; 
  • in caso di sepsi, sintomi aspecifici comuni ad altre infezioni quali febbre, nausea e/o tachicardia
Qualora l’infezione sia causata da pregressa uretrite, potrebbero manifestarsi sintomi urinari come la secrezione uretrale.
 

Diagnosi Diagnosi

La diagnosi è prevalentemente clinica, basata sull’anamnesi e sull’esame fisico

In fase di colloquio anamnestico, lo specialista raccoglie informazioni sui sintomi del paziente e sulla presenza di fattori di rischio o recenti procedure mediche che possono aver comportato l’infezione. Durante l’esame fisico, il medico esamina il testicolo e l’epididimo per identificare la presenza di dolore, gonfiore, arrossamento o sensibilità. 

Il dolore e il gonfiore dell’epididimo sono in genere sufficienti a far nascere il sospetto di infezione batterica, che verrà confermata da specifici esami laboratoriali quali:
 
  • esame delle urine e del sangue: se ne fa ricorso per identificare la presenza di batteri, potenziale causa dell’infezione;
  • test per le malattie sessualmente trasmesse: sono utili per confermare la presenza di infezioni sessualmente trasmesse (quali, ad esempio, la Clamidia e la Gonorrea);
  • coltura del secreto uretrale: un campione di secreto uretrale viene prelevato per identificare specifici microrganismi patogeni;
  • ecografia scrotale: l’ecografia può essere utilizzata per valutare la presenza di anomalie strutturali nell’epididimo o identificare altri problemi che possono causare sintomi simili all’epididimite.
È opportuno che i soggetti al di sotto dei 30 anni con la sintomatologia di cui sopra, in caso di dubbio diagnostico, si sottopongano ad ecocolordoppler per escludere la torsione del testicolo.
 
Epididimite

Rischi Rischi

Se non adeguatamente trattata, l’infiammazione dell’epididimo può diventare cronica e dolorosa, con conseguenze serie sulla salute del paziente. Tra queste figurano: 
 
  • ascesso scrotale: tale condizione può manifestarsi quando si verifica produzione di pus da parte dei tessuti infetti;
  • restringimento del testicolo: si intende la riduzione del volume del testicolo interessato dall’epididimite.
Raro ma non da escludere, il rischio di infertilità. L’epididimite, infatti, infiammando i canali deferenti deputati al trasporto dello sperma, può impedire la corretta eiaculazione e ridurre le possibilità di fecondazione. 
 

Cure e Trattamenti Cure e Trattamenti

Il trattamento dell’epididimite è prevalentemente farmacologico, basato su: 
 
  • terapia antalgica: una terapia contro il dolore, comprendente misure specifiche. Il riposo a letto, l’applicazione di ghiaccio sullo scroto e il sollevamento dello stesso tramite un cuscinetto o un asciugamano, possono ridurre il dolore causato dall’epididimite;
  • terapia antibiotica: il medico prescrive un antibiotico specifico a seconda del tipo di infezione presente e del batterio responsabile. È importante seguire attentamente il corso di antibiotici prescritto, anche se i sintomi migliorano, per assicurarsi di eliminare completamente l’infezione. 
Nel caso in cui l’infiammazione abbia prodotto ascesso scrotale, lo specialista potrebbe ricorrere all'intervento chirurgico al fine di eliminare il sintomo. La procedura standard è quella del drenaggio dell’ascesso, a meno che questo non sia di piccole dimensioni. Per gli ascessi più piccoli, infatti, potrebbe essere sufficiente un trattamento antibiotico per via orale.
 

Bibliografia

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