Parasonnia
Dr. Enrico Cavallo
Neurologo Medico Chirurgo, specialista in Neurologia Creato il: 15/03/2024- sonnambulismo: il sonnambulismo è un disturbo del sonno in cui una persona si alza dal letto e compie attività motorie complesse mentre è ancora addormentata. Durante un episodio di sonnambulismo la persona può camminare, parlare, aprire porte e addirittura guidare un veicolo, senza rendersi conto di quello che sta facendo;
- terrore notturno: è un disturbo del sonno che si verifica durante la fase del sonno profondo. La persona può sembrare completamente sveglia, ma è in realtà del tutto inconsapevole della propria condizione, caratterizzata da un forte stato d'ansia, movimenti bruschi, urla e comportamenti violenti. Nella maggior parte dei casi, l'episodio viene dimenticato al risveglio. È tipico dell’età pediatrica e prescolare;
- incubi: sono sogni spaventosi che possono provocare una sensazione di ansia, paura o terrore e che si verificano durante la fase REM del sonno. Gli incubi possono essere ricordati al risveglio e spesso coinvolgono una trama coerente;
- crampi alle gambe: i crampi alle gambe sono dovuti a contrazioni muscolari involontarie e dolorose generalmente a carico del polpaccio;
- sindrome delle gambe senza riposo: è un disturbo neurologico caratterizzato da una sensazione spiacevole nelle gambe, spesso un formicolio o un pizzicore. Si verifica tipicamente durante il riposo, costringendo il paziente a muovere le gambe per alleviare il disagio. A lungo termine, ciò può interferire con il sonno e portare ad affaticamento diurno.
Cause
La causa delle parasonnie è un’attivazione del sistema nervoso centrale durante il sonno. Tale attivazione sembra avere origini multifattoriali:- disturbi respiratori: quali apnee notturne e asma. Le prime sono interruzioni temporanee della respirazione durante il sonno. La seconda è una malattia cronica delle vie respiratorie che provoca gonfiore e restringimento dei bronchi, rendendo la respirazione difficile. I disturbi respiratori possono influire sulla qualità del sonno e aumentare il rischio di parasonnie;
- malattie neurologiche: alcuni pazienti affetti da morbo di Parkinson e malattia di Alzheimer possono anche sperimentare parasonnie. Il motivo non è del tutto chiaro, ma si ritiene sia legato alla degenerazione delle regioni del cervello coinvolte nel controllo del movimento e del comportamento;
- disturbi psico-patologici: l'eccessivo stress, l'ansia o alcune esperienze traumatiche possono aumentare il rischio di sviluppare parasonnie.
- abitudine al riposo diurno;
- stimolazioni sonore o luminose durante il riposo;
- consumo eccessivo di alcol o farmaci sedativi e antidepressivi.
Sintomi
Le parasonnie hanno una sintomatologia eterogenea, specifica per ciascun comportamento. Alcuni sintomi comuni alle diverse parasonnie sono:- tachicardia: le parasonnie possono influenzare la qualità del sonno, causando risvegli frequenti o sonno frammentato. Questo può portare a un aumento dello stress e dell'ansia durante il sonno e di conseguenza a una tachicardia;
- pallore: una persona che soffre di parasonnia e non dorme bene durante la notte potrebbe manifestare pallore facciale dovuto alla stanchezza;
- rigidità muscolare: alcuni disturbi del sonno possono causare rigidità muscolare nel paziente. È probabile che ciò sia dovuto ad una alterazione nell'equilibrio dei neurotrasmettitori del cervello deputati a regolare l'attività muscolare;
- respiro accelerato: durante le parasonnie, il sistema nervoso autonomo è iperattivo e può stimolare un aumento nel ritmo della respirazione;
- sudorazione eccessiva: il sudore può essere una risposta del corpo all'ipersensibilità del sistema nervoso autonomo.
Diagnosi
La diagnosi delle parasonnie è principalmente clinica, basata sull’analisi dei sintomi. L'iter diagnostico inizia generalmente con un’attenta anamnesi, durante la quale lo specialista raccoglie la storia clinica del paziente. I sintomi e l'intensità degli stessi vengono valutati attraverso questionari specifici per il sonno, somministrati al paziente in sede di visita specialistica. Questi questionari possono includere domande riguardanti le abitudini del soggetto, la frequenza delle parasonnie e i disagi che stanno causando.In ultimo, per una conferma del sospetto diagnostico, si esegue una polisonnografia, ovvero un test diagnostico utilizzato per monitorare e registrare varie attività fisiologiche durante il sonno.
La polisonnografia viene utilizzata per diagnosticare disturbi del sonno come l'apnea ostruttiva del sonno, la sindrome delle gambe senza riposo e altre condizioni. L'analisi dei dati raccolti durante la polisonnografia fornisce informazioni dettagliate sulle fasi del sonno, l'efficacia respiratoria e altri parametri che possono aiutare lo specialista a formulare una diagnosi e a pianificare un trattamento appropriato per lo specifico disturbo di cui il paziente soffre.
Rischi
Le parasonnie rappresentano un rischio per la salute psico-fisica del paziente. Episodi frequenti possono causare:- confusione;
- disorientamento al risveglio;
- alterato stato di coscienza con scarsa reattività agli stimoli.
- lesioni fisiche: alcune parasonnie si manifestano con movimenti violenti o inconsapevoli durante il sonno. Questi movimenti possono portare a lesioni fisiche per la persona interessata o per gli altri presenti nello stesso ambiente;
- incidenti domestici: il sonnambulismo è una condizione per cui il paziente, pur essendo addormentato, si alza e compie azioni complesse. Aprire e chiudere le porte o scendere dalle scale rientrano tra queste, ragion per cui sono frequenti gli incidenti domestici;
- impatto sulla qualità della vita: le parasonnie possono avere un impatto significativo sulla qualità della vita, interferendo con le routine quotidiane e le relazioni personali. Possono causare ansia e preoccupazione riguardo al sonno, così come una invalidante sonnolenza diurna con difficoltà di concentrazione e memoria.
Cure e Trattamenti
Non esiste una cura definitiva per le parasonnie. L’approccio al disturbo prevede un trattamento multimodale sintomatico da decidere caso per caso in base al comportamento riscontrato nel soggetto:- correzione degli stili di vita: mantenere un regolare programma di sonno e ridurre lo stress attraverso tecniche di rilassamento, può aiutare nella stabilizzazione del ciclo del sonno. Per aiutare il paziente nell'automonitoraggio delle abitudini, il medico potrebbe consigliare di tenere un diario del sonno. Si tratta di un registro dettagliato contenente informazioni sull'orario e la qualità del sonno, sui cibi consumati prima di andare a dormire, sull'attività fisica svolta durante il giorno e sugli eventuali farmaci di cui si fa uso. Tenere un diario può essere utile per identificare i cambiamenti da apportare e fornisce al medico informazioni utili per la valutazione;
- terapia farmacologica: in alcuni casi, i farmaci possono essere prescritti per gestire i sintomi delle parasonnie;
- terapia cognitivo-comportamentale: la terapia cognitivo-comportamentale è un approccio terapeutico che si concentra su come i pensieri, le emozioni e i comportamenti interagiscono tra loro. È sempre personalizzata in base alle esigenze specifiche del paziente e alla natura del disturbo del sonno.
Bibliografia
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- Irfan M, Schenck CH, Howell MJ. NonREM Disorders of Arousal and Related Parasomnias: an Updated Review. Neurotherapeutics. 2021 Jan;18(1):124-139. doi: 10.1007/s13311-021-01011-y. Epub 2021 Feb 1. PMID: 33527254; PMCID: PMC8116392.
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