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Ansia generalizzata

Dr. Stefano Oliva

Dr. Stefano Oliva

Psichiatra Medico Chirurgo, specialista in Psichiatria - Psicoterapeuta Creato il: 18/07/2017 Ultimo aggiornamento: 20/09/2023

L’ansia è uno dei sistemi di allarme che l’evoluzione ha creato per salvaguardare l’individuo, con la funzione di avvisarlo e metterlo in allerta rispetto ai possibili rischi, che gravano su di esso, sia nel presente che nel futuro, condizionandolo a pensare a strategie di prevenzione e di difesa, aiutandolo a mantenersi vigile e attento.

L’ansia e l’angoscia sono, per Freud, principalmente “qualcosa che si sente”, sottoforma di una “peculiare sensazione spiacevole”, non correlata ad un oggetto specifico che lo suscita, contrariamente alla paura, che è sempre relativa a qualcosa di identificabile.

Secondo David Barlow, dell’Università di Boston, se non vi fosse ansia le “prestazioni di atleti, artisti, dirigenti, artigiani e studenti ne soffrirebbero. Diminuirebbe la creatività; le colture potrebbero non essere piantate. Tutti noi vorremmo raggiungere questo stato idilliaco, così agognato nella nostra società frenetica, lasciando trascorrere la nostra vita sotto l’ombra di un albero. Ma per la specie questo sarebbe altrettanto letale, quanto una guerra nucleare”.

Insomma, pare proprio che piuttosto che combatterla, sia meglio imparare a convivere con l’ansia e farsela amica.

L’ansia diventa patologica quando il sistema di allarme inizia ad attivarsi eccessivamente e senza apparenti e sufficienti motivi contingenti, generando in tal modo sofferenza e limitazioni nella quotidianità dell’individuo, che soffre di questo disturbo e diventando pertanto disadattiva.

Il Disturbo d’Ansia Generalizzato (GAD) è una condizione di ansietà cronica, caratterizzata da una preoccupazione eccessiva e incontrollabile, che si associa a diversi sintomi somatici. Non è presente uno specifico oggetto d’ansia, ma gli individui che ne soffrono mantengono una costante reazione di ipervigilanza e allerta, che diviene, nel tempo, molto stressante, creando una costante sensazione di in-sicurezza e di incapacità di rassicurarsi.

Ansia generalizzata

Cause Cause

Le interpretazioni relative alle motivazioni, che possono spiegare il fenomeno dell’ansia patologica, divergono a seconda delle differenti teorie, che cercano di spiegare il funzionamento della mente.

Per Freud, l’angoscia “nasce dalla necessità di tenere al di fuori della coscienza impulsi legati a pensieri e ricordi stressanti, per lo più dell’infanzia. Quando la rimozione non riesce ad essere efficace, gli impulsi problematici arrivano alla coscienza e provocano l’angoscia nevrotica” (Le Doux, 2016). 

Per gli esistenzialisti, l’angoscia è una parte integrante della natura umana e non un disturbo psicopatologico.

I teorici cognitivo-comportamentali sottolineano l’importanza dei processi cognitivi automatici e degli errori impliciti nella lettura e nella reazione ai segnali di minaccia. Gli individui possono sviluppare credenze distorte, relative sia ai pericoli che alla fiducia rispetto alla propria competenza nel difendersi da essi.

Le teorie psicobiologiche evidenziano l’importanza di alcune specifiche strutture cerebrali, come la corteccia prefrontale, l’ippocampo e l’amigdala, nella genesi dei disturbi d’ansia.

Attualmente, la maggior parte degli autori ritiene che, per quanto riguarda il Disturbo d’Ansia Generalizzato, come per la maggior parte delle patologie che colpiscono le funzioni cerebrali, le motivazioni causali risiedano in complesse componenti multifattoriali, che coinvolgono sia predisposizioni genetiche e caratteriali, sia esperienze di vita che abbiano avuto un effetto traumatizzante e stressante e che possano provenire tanto dall’ambiente esterno (incidenti, lutti, problemi relazionali, perdita di lavoro ed esperienze traumatiche in genere), che da quello interno (insicurezza, bassa autostima, difficoltà nella gestione delle proprie emozioni, ecc.).

Sintomi Sintomi

Il Disturbo d’Ansia Generalizzato è caratterizzato da:

  • sensazioni di preoccupazione;
  • paura;
  • angoscia;
  • da un certo numero di reazioni stress-correlate, come tachicardia (battito cardiaco accelerato), nausea, ipersudorazione, respiro affannoso, disturbi del sonno, aumento della pressione arteriosa, tensione muscolare, disturbi gastrointestinali, senso di peso toracico, stretta alla gola, tremori, astenia (fiacchezza).

La sensazione di pervasiva ansietà e le preoccupazioni sono relative a numerosi e differenti situazioni, più o meno identificabili dalla persona stessa che ne soffre.

Diagnosi Diagnosi

Le manifestazioni di GAD sono molto frequenti nella popolazione (fino al 10%, secondo alcuni studi epidemiologici) e sembrano interessare, maggiormente, il sesso femminile e gli adulti sopra i 45 anni.

La diagnosi è sostanzialmente clinica e può essere descritta grazie al colloquio con il medico (psichiatra) esperto. Talora, alcuni esami clinici (esami del sangue, esami strumentali e visite specialistiche) possono essere utili per escludere e non sottovalutare la presenza di un disturbo organico, che potrebbe essere alla base, anche parzialmente, della sintomatologia riportata dal paziente.

Alcune domande che possono essere poste al paziente, per supporre la presenza di un GAD, possono essere le seguenti (derivato da Newmann et al, Generalized Anxiety Disorder Questionnaire-IV, 2002):

  1. Provi frequentemente la sensazione di essere eccessivamente preoccupato senza capire bene perché?
  2. Queste preoccupazioni sono eccessive sia come intensità che come frequenza o come conseguenza di stress che ti determinano?
  3. Provi difficoltà nel controllare le tue preoccupazioni una volta che iniziano?
  4. Ti preoccupi eccessivamente e in maniera non controllata di cose di poca importanza come ritardare ad un appuntamento o relativamente a piccole faccende quotidiane?
  5. Negli ultimi sei mesi, sei stato coinvolto in preoccupazioni eccessive per la maggior parte dei giorni?
  6. Negli ultimi sei mesi, hai frequentemente manifestato i seguenti sintomi: difficoltà a rilassarti - irritabilità - disturbi del sonno - astenia e affaticamento - difficoltà nel concentrarsi - tensione muscolare; 
  7. Questi sintomi hanno interferito significativamente sulla tua qualità della vita?

I sintomi del GAD, secondo LeDoux (2016), possono essere altresì elencati nel seguente modo:

  • sintomi fisiologici: disturbi del sonno, stanchezza, disturbi gastrointestinali, spasmi e dolori, mal di testa;
  • sintomi comportamentali: preoccupazioni, comportamenti e pensieri di evitamento, sopravvalutazione dell’importanza e della probabilità della minaccia. Incapacità a distinguere la sicurezza dal pericolo;
  • sintomi soggettivi: sentirsi tesi, preoccupati e incapaci di rilassarsi e concentrarsi.

Rischi Rischi

Poiché la GAD incide in maniera significativa sulla qualità della vita della persona che ne soffre, determinando su di essa un cronico fattore stressante, è necessario essere aiutati a diagnosticare e a curare adeguatamente questo disturbo.

Un GAD non curato può determinare grande sofferenza soggettiva e un incremento del rischio di reazioni patologiche ulteriori di tipo stress-correlato, come:

Cure e Trattamenti Cure e Trattamenti

Per curare efficacemente l’ansia, è necessario aiutare la persona che ne soffre sia a comprendere il senso di ciò che la motiva (tanto a livello psicologico che fisiologico), sia ad implementare le sue competenze nel fronteggiarla e nel contenerla.

Una specifica e personalizzata terapia farmacologica, abbinata ad un attento ascolto e comprensione della problematica vissuta dal paziente e della sua storia di vita, insieme al rifornimento supportivo e rassicurativo e all’insegnamento di strategie pratiche per fronteggiare gli stati ansiosi, e per facilitare il rilassamento, rappresentano la combinazione più efficace per ridurre l’impatto sintomatologico della GAD a breve e a lungo termine.

Bibliografia

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  • Barlow, D. H. (2002). Anxiety and its disorders: The nature and treatment of anxiety and panic. New York, NY: The Guilford Press.
  • Beck, A.T. (1970). Cognitive Therapy: Nature and Relation to Behavior Therapy. In Behavior Therapy.
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  • Damasio, A.R. (1999). Emozione e coscienza. Tr. it. Adelphi, Milano 2000.
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  • Gerlach A. e Gloster A. (2020). Generalized Anxiety Disorder and Worrying. A Comprehensive Handbook for clinicians and researchers. Ed. Wiley Blockwell.
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  • LeDoux J.E. (2016). Ansia. Ed. Cortina.
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  • Newman, M. G., Zuellig, A. R., Kachin, K. E., Constantino, M. J., Przeworski, A., Erickson, T., & Cashman‐McGrath, L. (2002). Preliminary reliability and validity of the generalized anxiety disorder questionnaire‐IV: A revised self‐report diagnostic measure of generalized anxiety disorder. Behavior Therapy, 33, 215–233.
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