Sonnambulismo
Dr. Davide Borghetti
Neurologo Medico Chirurgo - Professore a Contratto, specialista in Neurologia Creato il: 12/07/2019 Ultimo aggiornamento: 19/01/2024Il sonnambulismo è un disturbo del sonno durante il quale il paziente, da addormentato, compie attività relativamente complesse. Il sonnambulo, infatti, può camminare, parlare e compiere altri tipi di attività, talvolta con gli occhi aperti, durante il sonno.
Tali comportamenti si verificano senza che vi sia alcuna capacità di riconoscimento da parte del soggetto che li compie e, generalmente, si presentano dopo e durante il risveglio dallo stadio N3 del sonno.Sebbene tale disturbo si possa manifestare in qualsiasi momento della vita, è molto frequente che si presenti durante la tarda infanzia. Tendenzialmente, il sonnambulismo scompare durante l’adolescenza. Tuttavia, ci sono dei casi in cui il disturbo permane fino all’età adulta.
Cause
Tra le varie cause che possono provocare il sonnambulismo ci sono:
- fattori genetici: è, infatti, più probabile che soffra di sonnambulismo chi presenta, nella storia familiare, almeno un parente di primo grado che ha lo stesso disturbo;
- esposizione a suoni o altri fattori che possono alterare il sonno;
- stress e altri fattori emotivi;
- abuso di sostanze stupefacenti;
- febbre.
Possono avere un importante ruolo, ma più raramente, anche condizioni quali apnee notturne, ansia ed ipertiroidismo.
Sintomi
Generalmente, il paziente tende a condurre le normali azioni di routine (da camminare a parlare, fino a vestirsi, mangiare o mostrarsi agitato) ma mentre sta dormendo. Di solito questi episodi hanno una durata di circa dieci minuti, ma alcune volte possono protrarsi anche più a lungo. Una volta terminati, il paziente può ritornare a letto o, talvolta, svegliarsi di soprassalto durante l’episodio, senza serbare alcuna memoria di quanto stava facendo.
Si evidenzia, infatti come, dal momento in cui il paziente si sveglia, non ha alcun ricordo di quanto successo.Diagnosi
Si può porre una diagnosi anche basandosi unicamente su quanto osservato da chi ha assistito ad un episodio di sonnambulismo del paziente.
Al fine di confermare la diagnosi, tuttavia, come nel caso in cui si sospetti che gli episodi possano dipendere da cause di altra natura patologica, possono essere utili degli esami strumentali, quali l’esame elettroencefalografico. Si tratta di uno strumento attendibile, soprattutto se svolto di notte con una telecamera ad infrarossi. Il fine dell’esame è quello di registrare e osservare i movimenti del paziente.
In caso, invece, di coesistenza di una patologia come l’apnea notturna, può essere indicato ricorrere a un esame polisonnografico. Si tratta di un test non invasivo, che permette di monitorare, durante il sonno, vari parametri fisici (ad esempio, il respiro).Rischi
Tra i rischi più severi del sonnambulismo vi è, in primis, quello di un grave peggioramento della qualità del sonno che porta il soggetto ad uno stato di sonnolenza diurna.
Inoltre, durante gli episodi del disturbo, si possono verificare degli incidenti più o meno gravi (si pensi, ad esempio, alle ferite che il sonnambulo si può provocare andando a sbattere su ostacoli di varia natura o cadendo).
Cure e Trattamenti
Per il trattamento del sonnambulismo, non esiste una cura specifica, ma possono essere prese una serie di misure preventive, quali:
- andare a letto sempre alla stessa ora;
- dormire in un ambiente buio e tranquillo;
- limitare il consumo di bevande particolarmente eccitanti (ad esempio, tè e/o caffè);
- cercare di rilassarsi prima di dormire.
Allo stesso tempo, sarà utile anche togliere gli oggetti che, eventualmente, durante una collisione, potrebbero arrecare danni al paziente.
Per trattare il sonnambulismo in modo definitivo, è fondamentale per lo specialista conoscere quale sia la causa scatenante del disturbo. Solitamente, non vengono prescritti farmaci, ma, a seconda dei casi, specie per gli episodi di sonnambulismo frequenti, tali da mettere in pericolo l’incolumità stessa dell’individuo, lo specialista può prescrivere le benzodiazepine. Si tratta di una classe di farmaci che può favorire il sonno.
Bibliografia
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- Bharadwaj R, Kumar S. Somnambulism: Diagnosis and treatment. Indian J Psychiatry. 2007 Apr;49(2):123-5. doi: 10.4103/0019-5545.33261. PMID: 20711396; PMCID: PMC2917078.
- Sonnambulismo. www.issalute.it
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