Idrocele
Prof. Simone Albisinni
Urologo Medico Chirurgo, specialista in Urologia e Andrologia Creato il: 07/07/2017 Ultimo aggiornamento: 23/10/2023L'idrocele è una malattia benigna, caratterizzata da una raccolta di liquido intorno al testicolo. Lo scroto aumenta, quindi, di dimensione (a volte, anche in maniera assai vistosa), dovuto a questo accumulo di liquido.
Si tratta di un liquido chiaro, non infetto, che viene prodotto dalle cellule della sacca dell'idrocele (che ci si creda o meno, la sacca si chiama tunica "vaginale", e l'hanno solo i maschi), in seguito ad un insulto, ossia un fattore aggressivo che determina conseguenze patologiche (cfr. sotto).
Cause
L'idrocele può essere causato da:
- un trauma al testicolo;
- un'infezione (orchi-epididimite);
- una chirurgia inguinale (tipicamente dopo trattamento dell'ernia inguinale o del varicocele).
In alcuni casi, non si individua una causa e, in tal caso, si parla di idrocele idiopatico.
Nel bambino, la situazione è diversa: in questo caso, l'idrocele deriva da una mancata chiusura di un canale, che mette in comunicazione il testicolo con l'addome.
Sintomi
In riferimento alla sintomatologia dell'idrocele, troviamo:
- ingrossamento dello scroto;
- senso di pesantezza scrotale.
Il dolore, invece, non è quasi mai presente.
Diagnosi
La diagnosi può arrivare su base:
- clinica: si palpa l'aumento di volume dell'emiscroto e ci si assicura che non ci siano masse nel testicolo. Si palpano anche i canali inguinali e si conferma l'assenza di ernie;
- ecografica: permette di confermare la presenza di liquidi intorno al testicolo, di escludere ernie inguinali o altre patologie testicolari. L'ecografia distingue anche cisti dell'epididimo (benigne anch'esse) dal varicocele, anche se la terapia, per queste ultime, è simile.
Rischi
Se non trattato, l'idrocele può aumentare di dimensione, ma non ci sono rischi gravi.
Cure e Trattamenti
L'unica terapia efficace è la chirurgia. Si tratta di un intervento di chirurgia minore, che si esegue in day surgery e anestesia spinale. Dura circa 20-30 minuti e consiste nell'evacuare i liquidi e rimuovere le "pareti" della raccolta, onde evitare che la raccolta liquida possa riformarsi.
Per tale motivo, la semplice "aspirazione" del liquido non funziona: se si aspira soltanto il liquido, le pareti dell'idrocele riprodurranno il liquido e, tempo qualche settimana, il paziente sarà al punto di partenza.
Bibliografia
- Hydrocele. Kawata N, Takimoto Y. Nihon Rinsho. 2002 Jun;60 Suppl 6:348-51. PMID: 12166174.
- Hydrocele in Pediatric Population. Patoulias I, Koutsogiannis E, Panopoulos I, Michou P, Feidantsis T, Patoulias D. Acta Medica (Hradec Kralove). 2020;63(2):57-62. doi: 0.14712/18059694.2020.17. PMID: 32771069.
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