Sclerosi sistemica
Prof. Antonio Riccio
Reumatologo Medico Chirurgo - Professore Aggregato emerito, specialista in Reumatologia Creato il: 18/01/2018 Ultimo aggiornamento: 29/12/2023La sclerosi sistemica è una patologia autoimmune cronica, che si contraddistingue per manifestazioni cutanee (quali sclerosi, ispessimento e atrofia cutanea) e microcircolatorie (che comprendono il fenomeno di Raynaud e lesioni trofiche digitali). Tali manifestazioni si possono associare ad implicazioni di altri organi e apparati.
Dal momento che ha una prevalenza variabile da 50 a 300 casi/milione, è considerata una patologia rara. Inoltre, coinvolge soprattutto il sesso femminile ed il suo esordio si manifesta prevalentemente nellle fasce d'età 30-50 anni.
In base alla modalità in cui si estendono le lesioni cutanee sclero-atrofiche, si possono sommariamente distinguere in diverse forme:
- forma localizzata;
- forma intermedia;
- forma diffusa-generalizzata.
L’ultima tipologia, in genere, si caratterizza soprattutto per le sue manifestazioni a carico di altri organi e apparati. Tali circostanze determinano in modo sfavorevole la prognosi.
Cause
Le cause della sclerosi sistemica sono molteplici. Possono infatti scatenare la patologia:
- fattori genetici predisponenti;
- fattori costituzionali (quali sesso femminile);
- fattori ambientali (tra cui figurano agenti infettivi, sostanze tossiche ambientali e farmaci).
Alla base delle manifestazioni cliniche vi sono meccanismi fisiopatologici fondamentali, quali l'infiammazione e la fibrosi. Nell’evoluzione da una fase precoce infiammatoria ad una fase tardiva fibrotica, si innesta la transizione da una forma potenzialmente reversibile delle lesioni ad una condizione di irreversibilità.
Sintomi
I sintomi della patologia sono vari ed eterogenei. Solitamente si presenta mediante la manifestazione di:
- fenomeno di Raynaud: condizione in cui le dita di mani e/o piedi presentano un’eccessiva alterazione di colore (in un primo momento pallore e, secondariamente, eritema e/o cianosi) e ipotermia. Tali condizioni sono indotte da diversi stimoli, primo fra tutti il freddo, il quale provoca un vasospasmo reattivo delle arteriole digitali;
- edema digitale;
- lesioni trofiche delle estremità di dita mani e piedi. Nei casi più severi, si possono sviluppare anche ulcere e aree necrotiche;
- lesioni scleroatrofiche cutanee: nella forma limitata, vi è un coinvolgimento limitato alla parte distale delle mani mentre, nella variante intermedia, coinvolgono anche faccia e arti. Nella variante diffusa, sono tipicamente generalizzate;
- coinvolgimento di altri organi e apparati. La patologia può causare: manifestazioni polmonari (come fibrosi polmonare); manifestazioni cardiocircolatorie (ad esempio ipertensione polmonare); manifestazioni renali (tra cui la cosiddetta crisi sclerodermica renale) e relative all’esofago (quali ipomotilità esofagea con rallentamento della discesa del bolo alimentare ed esofagite).
Generalmente, il paziente sclerodermico presenta:
- facies caratteristica (espressione del volto che manifesta lo stato patologico);
- sclerosi cutanea facciale e delle mani;
- teleangectasie (piccoli ingrossamenti dei vasi sanguigni antiestetici) sia facciali che in altre sedi;
- ipomimia naso-labiale (difficoltà o impossibilità di muovere tali zone anatomiche).
Diagnosi
La diagnosi di sclerosi sistemica si basa su molteplici parametri:
- clinici: i quali comprendono la facies caratteristica, il fenomeno di Raynaud, la sclerosi cutanea, dispnea e disfagia;
- laboratoristici: mediante delle analisi del sangue, dovrà essere riscontrata la positività di autoanticorpi quali gli anticorpi anti nucleo, anticorpi anti centromero ed anticorpi topoisomerasi I - Scl-70;
- radiologici: a seguito di una rx o TC polmonare, il paziente dovrà presentare fibrosi polmonare;
- strumentali: ad esempio, dopo aver eseguito la manometria, presenterà ipomotilità esofagea.
Nei pazienti che presentano il fenomeno di Raynaud, l’esame di capillaroscopia ungueale servirà ad evidenziare la presenza di lesioni microcircolatorie caratteristiche (pattern "sclerodermico").
Rischi
Possono agire sfavorevolmente sulla prognosi della sclerosi sistemica fattori quali:
- severità delle lesioni trofiche digitali;
- presenza di ipertensione polmonare;
- presenza ed entità della fibrosi polmonare.
Nel caso in cui si presenti una crisi sclerodermica renale, vi è la possibilità che consegua un’insufficienza renale acuta di elevata gravità.
Cure e Trattamenti
Il trattamento farmacologico della sclerosi sistemica è basato sull'impiego di
- farmaci vasodilatatori, al fine di agire sul fenomeno di Raynaud (calcio antagonisti e, nelle forme più gravi, prostanoidi);
- inibitori della pompa gastrica protonica, per il controllo dei disturbi esofagei secondari all'ipomotilità,
- farmaci specifici per la gestione dell'ipertensione polmonare;
- antiaggreganti piastrinici mirati a limitare il significativo rischio cardiovascolare.
Nel caso in cui i pazienti siano affetti da fibrosi polmonare grave o altre manifestazioni sistemiche gravi, si ricorre di frequente a farmaci immunomodulanti, necessari per il controllo a lungo termine.
Bibliografia
- Systemic sclerosis. Denton CP, Khanna D. Lancet. 2017 Oct 7;390(10103):1685-1699. doi: 10.1016/S0140-6736(17)30933-9. Epub 2017 Apr 13.
- Guiducci, Serena. "La sclerosi sistemica." La Rivista Italiana delle Malattie Rare 9.
- Robert, M., and L. Mouthon. "Sclerosi sistemica." EMC-AKOS-Trattato di Medicina 24.3 (2022): 1-6.
L'informazione presente nel sito deve servire a migliorare, e non a sostituire, il rapporto medico-paziente. In caso di disturbi e/o malattie rivolgiti al tuo medico di base o ad uno specialista.
Cerca i migliori specialisti che si occupano di Sclerosi sistemica nelle province di: Roma, Milano, Catania, Napoli
Trova il Medico più adatto alle tue esigenze.