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Spondiloartriti

Dr.ssa Gioia Di Muzio

Dr.ssa Gioia Di Muzio

Allergologo Medico Chirurgo, specialista in Allergologia ed Immunologia Clinica - Reumatologia - Medicina Estetica Creato il: 28/07/2017 Ultimo aggiornamento: 29/11/2023

Le spondiloartriti sieronegative sono un gruppo di malattie articolari che colpiscono soprattutto la colonna vertebrale ma che, in alcuni casi, possono colpire anche articolazioni periferiche come gli arti superiori e inferiori. Tra le spondiloartriti rientrano:

  • la spondilite anchilosante;
  • l’artrite psoriasica;
  • le spondiloartriti enteropatiche (ossia legate a infiammazioni croniche intestinali come il morbo di Crohn);
  • le spondiloentesoartriti reattive (es. sindrome di Reiter);
  • la sindrome Sapho.
Spondiloartriti

Cause Cause

Le spondiloartriti sono solitamente caratterizzate da “sieronegatività”, ossia dall’assenza del fattore reumatoide. Queste si distinguono dalle altre artriti in quanto coinvolgono soprattutto l’entesi, ossia il complesso che legamenti e tendini formano quando si inseriscono sull’osso.

Le cause delle spondiloartriti sono sostanzialmente sconosciute. A essere maggiormente colpiti da queste patologie sono gli uomini in giovane età, con il rischio di svilupparle che aumenta con la familiarità.

Tutte le patologie sopra citate hanno aspetti clinici in comune, per cui si può ipotizzare che anche il meccanismo di insorgenza sia comune; infatti, queste condizioni sono frequentemente associate a mutazioni dell'allele HLA-B27.

Nei pazienti affetti da sindrome di Reiter, è frequente individuare agenti infettivi responsabili della condizione in zone specifiche; le cavità articolari, invece, mostrano infezioni nei casi di artriti infettive.

Sintomi Sintomi

Generalmente, le spondiloartriti sieronegative possono coinvolgere le articolazioni sacroiliache (quelle alla base della colonna vertebrale che uniscono l’osso sacro a quello iliaco) o quelle periferiche degli arti. 

Queste patologie danno spesso luogo a dolori della colonna vertebrale nella zona lombo-sacrale o del gluteo. Il dolore, in genere, si può manifestare anche a riposo o come rigidità della zona interessata. In genere, nelle fasi iniziali, il dolore si presenta durante il sonno, al risveglio o dopo periodi di inattività per poi ridursi con il movimento.

Occasionalmente, il dolore può irradiarsi anche agli arti inferiori (la cosiddetta sciatica mozza) o alternarsi sui due lati della colonna. 

Nei casi più gravi, la condizione è associata ad artriti periferiche asimmetriche, che possono dar luogo a sintomi, quali:

  • psoriasi;
  • malattia infiammatoria intestinale;
  • segni di infiammazione dell’uretra, della cervice; 
  • diarrea; 
  • entesopatia (infiammazione delle inserzioni tendinee);
  • sacroileite (infiammazione delle articolazioni dell’anca).

Diagnosi Diagnosi

La diagnosi di spondiloartrite può essere effettuata mediante visita specialistica, con relativa anamnesi del paziente e un approfondito esame obiettivo.

In genere, ai fini della diagnosi, vengono consigliati degli esami del sangue per verificare la presenza degli indici infiammatori e l’assenza del fattore reumatoide. Eventuali esami radiologici (es. RX della colonna, risonanza magnetica) possono essere utili ai fini della diagnosi.

Spesso, però, la classificazione delle spondiloartriti non è particolarmente efficace per inquadrare alcune forme, come:

  • spondiliti o entesiti incomplete;
  • oligoartriti (infiammazione di un numero ridotto di articolazioni);
  • dattiliti (infiammazione delle articolazioni di un dito).

Rischi Rischi

I rischi connessi alle spondiloartriti sono sostanzialmente legati agli impedimenti fisici, nel caso in cui la patologia non sia trattata correttamente. 

Inoltre, in alcuni casi, le spondiloartriti possono correlarsi a patologie cutanee, cardiache o polmonari.

Cure e Trattamenti Cure e Trattamenti

In generale è meglio agire preventivamente sulle spondiloartriti, educando correttamente i pazienti a evitare i fattori di rischio (come fumo, obesità) e a svolgere attività fisica regolare.

Nel trattamento della condizione, in genere, si fa ricorso a terapie sintomatiche che impiegano farmaci antinfiammatori sia steroidei (cortisonici) che non (FANS). 

In alcuni casi, può essere utile fare ricorso a immunosoppressori (es. sulfasalazina e metotrexato), che si sono mostrati efficaci per trattare le infiammazioni degli arti periferici ma non altrettanto per la colonna vertebrale.

In seguito a valutazioni cliniche opportune è possibile prescrivere anche l’uso di farmaci biologici anti-TNF-alfa che possono aiutare nel trattamento sia della patologia articolare che delle eventuali correlate a livello cutaneo, oculare o gastrointestinale.
 

Bibliografia

  • Sieper J, Rudwaleit M, Baraliakos X, et al: The Assessment of SpondyloArthritis international Society (ASAS) handbook: a guide to assess spondyloarthritis. Ann Rheum Dis 68 Suppl 2:ii1-ii44, 2009.
  • Spondyloarthritis. Dougados M, Baeten D. Lancet. 2011 Jun 18;377(9783):2127-37. doi: 10.1016/S0140-6736(11)60071-8.
  • Panoramica sulla spondiloartrite, Kinanah Yaseen, MD, Cleveland Clinic.

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