Morbo di Crohn

La malattia di Crohn è una malattia infiammatoria cronica intestinale, che coinvolge tutti gli strati della parete intestinale e può colpire diversi punti del canale alimentare, dalla bocca all’ano.

Si localizza più spesso nel colon e nel tratto di intestino tenue distale, vicino alla valvola ileocecale, che separa il piccolo dal grosso intestino. È caratterizzata dalla presenza di ulcere intestinali alternate a tratti di intestino sano.
 

Approfondimenti

Cause

Si tratta di una patologia ad eziologia multifattoriale, nella quale intervengono:​​​​​​
 

• una predisposizione genetica;
• fattori ambientali;
• squilibri della flora batterica intestinale;
• una risposta anomala da parte del sistema immunitario.

Questi fattori, congiuntamente, danno origine e mantengono la reazione infiammatoria cronica.
 

Sintomi

I sintomi iniziali possono presentarsi come insidiosi e vaghi. Possono comprendere:
 

• febbricola;
• perdita di peso;
• sintomi extra-intestinali come dolori articolari e ascessi perianali.

Qualora la sintomatologia intestinale sia lieve, frequentemente la diagnosi viene eseguita in ritardo. Spesso, comunque, diarrea e dolori addominali rappresentano sintomi di esordio.

La diarrea cronica (definita come una riduzione della consistenza delle feci da oltre sei settimane) e il dolore addominale si registrano in più del 70% dei pazienti alla diagnosi. A seguire: sangue e/o muco nelle feci, meno spesso lesioni perianali (il 10% dei pazienti manifesta questo sintomo alla diagnosi). 
 

Diagnosi

La diagnosi si basa sulla integrazione di diverse metodiche:
 

• esami ematici (aumento degli indici di infiammazione quali VES e PCR, lieve anemia, aumento del numero dei globuli bianchi);
• calprotectina fecale;
• endoscopia: la colonscopia è il primo accertamento da effettuare per valutare il colon e l'ileo terminale e prelevare campioni bioptici per avere la conferma istologica del tipo e della severità delle lesioni flogistiche;
• entero RMN ed ecografia delle anse intestinali: per lo studio dell'intestino tenue e la rilevazione di eventuali complicanze quali ascessi, fistole, malattia perianale.

Rischi

Considerata la natura transmurale della malattia, ossia il coinvolgimento di tutti gli strati della parete intestinale, risultano abbastanza comuni complicanze come gli ascessi e la formazione di tratti fistolosi, tra diverse anse intestinali, o tra un'ansa intestinale ed altri organi adiacenti (vescica, cute).

La malattia di Crohn si associa inoltre a manifestazioni cosiddette extra-intestinali, a carico di articolazioni, occhi, cute.
 

Cure e Trattamenti

L’obiettivo della terapia è quello di indurre una risposta clinica ed endoscopica, mantenendo la remissione a lungo termine. 

I medicinali, attualmente disponibili, vengono usati in base al grado di severità della malattia. Essi fanno parte delle seguenti categorie:
 

• aminosalicilati: mesalazina (5ASA);
• antibiotici: fluorochinolonici, rifaximina, metronidazolo;
• corticosteroidi: budesonide, prednisone, metilprednisolone;
• immunosoppressori: azatioprina, 6mercaptopurina, metotrexato;
• farmaci biologici: infliximab, adalimumab, vedolizumab, ustekinumab, anti jak chinasi.

Negli ultimi anni, la ricerca farmacologica è stata molto attiva e sono in commercio oggi nuovi farmaci biologici, in grado di controllare i sintomi della malattia, indurre la guarigione endoscopica e quindi modificare il decorso naturale della patologia.
 

Bibliografia

• Crohn’s Disease”, Torres J, Mehandru S, Colombel JF, Peyrin-Biroulet L Lancet 2017 Apr.
• “Crohn’s Disease : diagnosis and management” Veauthier B, Hornecker JR. Am Fam Physician 2018 Dec.
• “Crohn's Disease: Etiology, Complications, Assessment, Therapy, and Management” Loftus EV Jr Gastroenterol Clin North Am. 2017 Sep.
• "ECCO Guidelines on Therapeutics in Crohn's Disease: Medical Treatment” Joana Torres et al. J Crohns Colitis 2020 Jan.