Ipersensibilità dentale
Dr.ssa Maria Angela Lusenti
Dentista o Odontoiatra Medico Chirurgo - Odontoiatra Creato il: 13/05/2024L'ipersensibilità dentale è una condizione in cui i denti reagiscono al contatto con sostanze calde, fredde, dolci o acide.
Questo disagio può manifestarsi come una leggera sensazione di fastidio o, nei casi più gravi, come episodi dolorosi intensi e improvvisi.
Si tratta di un problema comune e causato perlopiù da un’erosione dello smalto dentale o da una retrazione delle gengive, che espongono la dentina (lo strato tra smalto esterno e polpa del dente), agli stimoli.
Cause
Le cause della sensibilità dentale sono l’erosione dello smalto e la retrazione gengivale, condizioni che espongono la dentina agli stimoli esterni. Entrambe possono avere origini multifattoriali, siano esse patologiche che non patologiche.Tra le cause patologiche dell’erosione dello smalto e della retrazione si segnalano:
- carie dentaria: si tratta di una patologia che è favorita da una cattiva igiene orale. La carie può compromettere lo smalto dentale e danneggiare la dentina, aumentando in maniera seria la sensibilità dei denti;
- bruxismo: si tratta del digrignamento dei denti, una patologia che può causare l’usura dello smalto e danneggiare la dentina, contribuendo in tal modo all’ipersensibilità dentale;
- reflusso gastrico: il contatto tra acidi gastrici e denti, nei casi più gravi, può portare progressivamente all’usura dello smalto;
- disturbi del comportamento alimentare: persone affette da disturbi alimentari come la bulimia nervosa, che comporta vomito autoindotto, possono subire erosione dello smalto a causa dell’esposizione frequente ai succhi gastrici acidi;
- malocclusioni: un’impropria chiusura dei denti può causare sovraccarico su determinate aree, contribuendo all’ipersensibilità.
- consumo eccessivo di cibi acidi;
- utilizzo di spazzolini dalle setole troppo spesse;
- utilizzo di dentifrici contenenti sostanze abrasive (sbiancanti);
- precedenti trattamenti odontoiatrici.
Sintomi
Sintomo caratteristico della sensibilità dentale è il dolore. La sensazione di forte dolore o fastidio compare perlopiù quando si consumano cibi o bevande calde, fredde, dolci o acide e può essere intermittente o costante.In alcuni casi, il contatto con l’aria fredda e lo spazzolamento dei denti sono sufficienti a innescare episodi dolorosi avvertiti dal paziente stesso.
Diagnosi
La diagnosi della sensibilità dentale può essere effettuata durante una visita specialistica dall’odontoiatra.Il dentista esegue l’anamnesi clinica, ponendo al paziente domande volte a valutare eventuali esposizioni a fattori di rischi, come, ad esempio, le sue abitudini alimentari o anche di spazzolatura dei denti e storia clinica (se soffre o meno di bruxismo o di altre condizioni patologiche che potrebbero aver in qualche modo favorito l’ipersensibilità dentale).
Al colloquio anamnestico, segue in genere un esame orale con ispezione della bocca, al fine di cercare segni di erosione dello smalto o retrazione gengivale.
In alcuni casi, potrebbero essere richiesti esami strumentali, come la radiografia ai denti, per individuare eventuali problemi legati a carie e impianti odontoiatrici.
Rischi
Se non trattata, l'ipersensibilità dentale (o anche le cause che ne sono alla base) può portare a complicazioni a lungo termine. Tra queste, possiamo trovare:- dolore e disagio: l’ipersensibilità dei denti può causare dolore acuto o fastidio ogni volta che si entra in contatto con sostanze fredde, calde, dolci o acide;
- difficoltà nel mangiare e bere: le persone affette da ipersensibilità dentale possono trovare difficile mangiare o bere cibi e bevande a diverse temperature o consistenze a causa del dolore che ne deriva;
- difficoltà nella pulizia dei denti: il dolore causato dall’ipersensibilità dentale può rendere difficile la corretta pulizia dei denti, aumentando il rischio di carie e malattie gengivali;
- carie: nel lungo periodo, le carie dentali (tra le cause dell'ipersensibilità) possono aumentare il rischio di patologie orali e i dolori ad esse associati;
- piorrea: si tratta di uno stato infiammatorio gengivale caratterizzato da prurito alle gengive;
- pulpite: un danno della polpa dentale, conseguente la riduzione della dentina;
- coinfezioni: l’ipersensibilità dentale può compromettere la barriera protettiva dello smalto dentale, aumentando il rischio di sviluppare infezioni dentali.
Cure e Trattamenti
La sensibilità dentale può essere trattata secondo un approccio multimodale, volto a risolvere sia le cause della condizione sia i suoi sintomi. La terapia prevede:- l'idrossiapatite: che leviga e remineralizza lo smalto, sigilla le micro-fessure che lasciano scoperta la dentina, alleviando il dolore dei denti sensibili;
- l’acido ialuronico, che idrata e forma una pellicola protettiva sui denti;
- magnololo: è un composto bioattivo estratto dalla Magnolia Officinalis, ha un forte effetto antibatterico;
- sistema enzimatico: l'amiloglucosidasi aiuta a ridurre il rischio di carie dentale, mentre il glucosio ossidasi converte il glucosio in perossido di idrogeno, rafforzando le proprietà antimicrobiche naturali della saliva.
- dentifrici desensibilizzanti: contenenti ingredienti che aiutano a coprire e isolare la dentina, riducendo così la sensibilità;
- collutori che formano uno strato protettivo temporaneo sui denti;
- modifiche delle abitudini alimentari: evitare cibi e bevande molto caldi, freddi, acidi o zuccherati può aiutare a ridurre l’ipersensibilità dentale.
Bibliografia
- Aminoshariae A, Kulild JC. Current Concepts of Dentinal Hypersensitivity. J Endod. 2021 Nov;47(11):1696-1702. doi: 10.1016/j.joen.2021.07.011. Epub 2021 Jul 22. PMID: 34302871.
- Farci F, Soni A. Histology, Tooth. 2023 Jun 26. In: StatPearls [Internet]. Treasure Island (FL): StatPearls Publishing; 2024 Jan–. PMID: 34283421.
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