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Fibroma

Prof. Stefano Arcieri

Prof. Stefano Arcieri

Chirurgo Proctologo Medico Chirurgo - Professore Aggregato, specialista in Chirurgia Generale Creato il: 26/07/2017 Ultimo aggiornamento: 21/09/2023
Il fibroma indica una neoformazione benigna costituita da tessuto connettivo fibroso, in cui è particolarmente rilevante la quota di fibre collagene di tipo I. Sono masse di cellule dotate di un'attività proliferativa anomala, che però non risultano infiltranti per i tessuti circostanti e molto raramente sono maligni.

I fibromi possono svilupparsi in qualsiasi area del corpo, che comprenda tessuti originati dal mesenchima. Le aree più frequentemente interessate sono, la cute, l’intestino, lo stomaco, l’utero, le ovaie, le ossa e le cartilagini (1).

È documentata un’incidenza più elevata di fibromi tra gli individui di pelle nera e in tutte quelle persone soggette a ripetuti traumatismi delle superfici corporee e nei soggetti affetti da obesità (2).

I fibromi presentano un’incidenza differente a seconda dell’età e del sesso: 
 
  • fibroma non ossificante: colpisce più frequentemente il bambino;
  • fibroma uterino e ovarici: fibroma più frequente nella donna di età adulta;
  • angiofibroma: più comune nel sesso maschile;
  • dermatofibroma: colpisce giovani e adulti con la stessa frequenza.
I fibromi possono essere classificati in base a due criteri:
 
  • il primo è relativo alla conformazione e suddivide i fibromi in nodulari e poliposi;
  • il secondo riguarda la consistenza ed, in base ad esso, si distinguono i fibromi duri da quelli molli (quota rilevante di fibroblasti e per livelli contenuti di fibre collagene), nei quali si riscontra una diversa percentuale di cellule e fibre collagene. 
Fibroma

Cause Cause

La causa dell’insorgenza dei fibromi è sconosciuta. Secondo alcuni autori, vi è una diretta correlazione con una storia di familiarità per fibromatosi, una predisposizione genetica.
 

Sintomi Sintomi

Dal punto di vista sintomatologico distinguiamo diverse forme cliniche a seconda della tipologia di fibroma in questione. Tra i vari tipi di fibromi distinguiamo infatti:
 
  • fibroma ossificante duro, che ha la tendenza a crescere molto lentamente e che si sviluppa in genere nelle ossa mascellari, nonché a livello delle ossa brevi anche se, seppur raramente, è possibile osservare fibromi di questo tipo anche nelle ossa lunghe. Ciò non determina una sintomatologia importante e, pertanto, la sua rimozione è indicata solamente per fenomeni compressivi o antiestetici;
  • fibroma non ossificante detto anche fibroxantoma che solitamente si osserva nell’estremità superiore del femore e nelle estremità superiore e inferiore della tibia di soggetti giovani. È possibile la sua derivazione da tessuto connettivo del midollo osseo. Il fibroma non ossificante in genere non presenta sintomi. Raramente, se la sua massa diventa particolarmente estesa, il soggetto può avvertire dolore nella zona interessata;
  • fibroma desmoplastico: può riguardare sia le ossa lunghe che quelle piatte. A differenza del fibroma non ossificante, tende ad interessare gli individui con un’età adulta. Può essere causa della distruzione della corticale e, pertanto, può simulare una neoplasia maligna;
  • angiofibroma, detti anche fibroangiomi, sono neoplasie rare, molto vascolarizzate e localmente invasive. Talvolta, possono originare a livello del rinofaringe degli adolescenti provocando fenomeni compressivi sulle strutture vascolo nervose del collo. Per questo motivo, molto spesso si parla di fibroangioma giovanile;
  • neurofibroma che è una neoplasia, relativamente rara, la quale interessa il sistema nervoso periferico. I neurofibromi generano a livello delle cosiddette cellule di Schwann3 e nei fibroblasti. Successivamente, si diffondono per via nervosa. Questo tipo di tumore si caratterizza per una evoluzione molto lenta, ma può degenerare in neurosarcoma (anche neurofibrosarcomaschwannoma maligno o tumore della guaina dei nervi periferici), un tumore generalmente ad alto grado di malignità che può dare metastasi ossee e polmonari;
  • fibroma renale è un tipo di fibroma che colpisce in genere la midollare renale, e, solo in rari casi, la corticale renale. Può determinare fenomeni compressivi sulle strutture adiacenti e dolori lombari;
  • fibroma traumatico è un tumore benigno che interessa i tessuti molli della mucosa orale. È di solito causato da un evento di origine traumatica e, da qui, la terminologia (4);
  • fibroma pendulo è un tipo di fibroma della pelle, rappresentato da escrescenze cutanee peduncolate, che si protendono verso l'esterno. I fibromi penduli generano nel derma e si manifestano quasi sempre di piccole dimensioni (1mm-15mm). Possono estendersi, tuttavia, fino a qualche centimetro di diametro ed apparire antiestetici, oltre ad essere fastidiosi. Si presentano specialmente tra i 40 e i 50 anni e possono localizzarsi in qualsiasi zona anatomica, in prevalenza sul collo, ascelle, inguine e palpebra superiore ed a livello del solco sottomammario (5); 
  • Fibroma uterino ed ovarico: questo termine viene usato per indicare determinati tumori benigni relativi dell’utero o degli annessi, anche se è in realtà improprio. In effetti, se ci si riferisce alle forme uterine, risulta maggiormente corretta la definizione di fibromioma.  Per le forme ovariche, invece, è più esatto parlare di leiomioma, un tumore benigno che si sviluppa da fibre muscolari lisce. I fibromi uterini sono tumori molto comuni, con un’incidenza che va dal 15 al 30% nelle donne di età compresa fra i 30 e i 50 anni. Il fibroma uterino può assumere dimensioni variabili, da pochi centimetri fino a occupare tutto l’organo. Generalmente ha un’evoluzione abbastanza lenta, anche se, nelle donne in età fertile, il fibroma uterino ha la tendenza ad aumentare di dimensioni più rapidamente. Ciò si verifica perché, in questo periodo, si registra la massima secrezione di estrogeni da parte delle ovaie. Durante il periodo della menopausa, i fibromi uterini tendono a regredire fino a scomparire del tutto, in alcuni casi. La presenza di un fibroma uterino può essere associata ad una fibromatosi, termine con il quale si indica la modifica della struttura del tessuto dell’organo in cui le fasce fibrose risultano prevalere su quelle muscolari. In molte occasioni, il fibroma uterino è asintomatico. Quando, invece, si presenta, i sintomi possono essere numerosi e di diverso tipo. Tra questi, si ricordano: anemia, dismenorrea, menorragia, metrorragia, sensazione di pesantezza nella zona bassa dell’addome, frequente necessità di urinare, stitichezza, dispareunia (dolore che si avverte nell’area della vagina o della pelvi nel corso di un rapporto sessuale), dolore da compressione sugli organi vicini, specialmente la vescica e l’intestino.

Diagnosi Diagnosi

La diagnosi delle varie tipologie di fibromi può essere sospettata con unaccurata indagine anamnestica circa la familiarità di questo tipo di lesione, nonché la loro lenta evoluzione ed un’attenta visita medico-chirurgica.

All’esame obiettivo, il medico potrà evidenziare le caratteristiche generali di consistenza e conformazione del fibroma, oltre alla presenza dei vari sintomi specifici per il tipo di fibroma. Gli esami strumentali che aiutano il medico per la diagnosi definitiva sono:
 
  • l’ecografia e la TC per le forme ossee e per i neurinomi;
  • il fibroma uterino viene principalmente diagnosticato attraverso una ecografia pelvica (sovrapubica o trans vaginale) (6), un esame non invasivo che ha un’accuratezza diagnostica che supera il 95%, e permette di valutare la corretta posizione del fibroma all’interno dell’organo;
  • l’isteroscopia per casi particolari e dubbi.

Rischi Rischi

I vari tipi di fibromi hanno un’evoluzione molto lenta e non hanno la tendenza a trasformarsi in lesioni maligne, restando, qualche volta, addirittura asintomatici. Ciononostante, nel caso in venga assodata la loro presenza, occorre un’analisi accurata della loro natura, al fine di escludere una possibile degenerazione rara.
 

Cure e Trattamenti Cure e Trattamenti

In virtù della loro natura poco invasiva e la crescita lenta, la maggior parte dei fibromi non necessita di terapia medica. Il trattamento chirurgico è così riservato soltanto alle forme a crescita espansiva, che determinano fenomeni compressivi sugli organi adiacenti. È invece diverso l’approccio per il fibroma uterino che può avvalersi di una terapia medica ed una chirurgica per controllarne l’evoluzione. La terapia farmacologica del fibroma dell’utero ha il fine di ostacolare lo sviluppo del tumore e, al tempo stesso, di ridurre gli episodi emorragici, in molti casi dolorosi.

In genere, vengono usati progestinici, che hanno funzione o struttura simile a quella del progesterone, l’ormone secreto dopo l’ovulazione dal corpo luteo dell’ovaia e dalla placenta. Questi prodotti determinano un’involuzione del fibroma esercitata dallo stimolo ormonale.

La terapia chirurgica consiste nell’asportazione del tumore (miomectomia) o, nei casi più gravi, l’asportazione dell’utero (isterectomia). Si tratta della soluzione preferibile, nel caso di dimensioni notevoli della formazione, o per donne in età post-menopausa. La tecnica chirurgica può essere più o meno invasiva, con intervento in laparoscopia o laparotomia. Comunemente, i tempi di recupero sono rapidi (7).

Come già detto i fibromi cutanei, anche detti fibromi penduli per via dell’escrescenza cutanea peduncolata, originano nel derma e si presentano quasi sempre di piccole dimensioni (1mm-15mm), ma possono estendersi fino a qualche centimetro di diametro ed apparire antiestetici, oltre che fastidiosi. Essendo delle formazioni assolutamente benigne, si può ricorrere al trattamento chirurgico quando raggiungono notevoli dimensioni o quando rappresentano un problema estetico causando fastidio e disagio per la persona.

L’asportazione chirurgica della neoformazione peduncolata si esegue in regime ambulatoriale con l’ausilio di sola anestesia locale, e consiste per l’appunto nell’escissione del fibroma. La guarigione completa avviene nel giro di 7-10 giorni, spesso senza lasciare alcuna cicatrice.
 

Bibliografia

  • Odoño EIG, Tan KB, Tay SY, Lee VKM. Cutaneous "fibroma-like" perivascular epithelioid cell tumor: A case report and review of literature. J Cutan Pathol. 2020 Jun;47(6):548-553. doi: 10.1111/cup.13647. Epub 2020 Jan 27. PMID: 31943330. (1)
  • Darlenski R, Mihaylova V, Handjieva-Darlenska T. The Link Between Obesity and the Skin. Front Nutr. 2022 Mar 10;9:855573. doi: 10.3389/fnut.2022.855573. PMID: 35369048; PMCID: PMC8965625. (2)
  • Ferner RE, O'Doherty MJ. Neurofibroma and schwannoma. Curr Opin Neurol. 2002 Dec;15(6):679-84. doi: 10.1097/01.wco.0000044763.39452.aa. PMID: 12447105. (3)
  • Jayaram PR, Walsh J, Lari H, Mohammad N, Mallinson PI, Ouellette HA. Repetitive trauma-induced extra-nuchal-type fibroma. Skeletal Radiol. 2022 Mar;51(3):681-685. doi: 10.1007/s00256-021-03912-7. Epub 2021 Sep 23. PMID: 34554278; PMCID: PMC8459702. (4)
  • DUGGAN N. Fibroma pendulum. Br J Surg. 1947 Jan;34(135):321. doi: 10.1002/bjs.18003413522. PMID: 20289129. (5)
  • Fascilla FD, Cramarossa P, Cannone R, Olivieri C, Vimercati A, Exacoustos C. Ultrasound diagnosis of uterine myomas. Minerva Ginecol. 2016 Jun;68(3):297-312. Epub 2016 Mar 25. PMID: 27014801. (6)
  • Donnez J, Dolmans MM. Uterine fibroid management: from the present to the future. Hum Reprod Update. 2016 Nov;22(6):665-686. doi: 10.1093/humupd/dmw023. Epub 2016 Jul 27. PMID: 27466209; PMCID: PMC5853598. (7)

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