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Tumore del collo dell'utero

Dr. Marcello Sergio

Dr. Marcello Sergio

Ginecologo Medico Chirurgo, specialista in Ginecologia e Ostetricia Creato il: 17/06/2024
Il cancro del collo dell'utero, noto anche come carcinoma cervicale, è una forma di cancro che si sviluppa nella cervice uterina, ossia la parte inferiore dell'utero. È una delle forme più comuni di cancro che colpiscono le donne in tutto il mondo, anche se, negli ultimi anni, specie nei paesi industrializzati, grazie alla prevenzione, il numero dei casi è diminuito.

È causato principalmente dall'infezione da alcuni ceppi del virus del papilloma umano (HPV), un'infezione sessualmente trasmessa. 

Il cancro cervicale può essere classificato in tre diverse forme, tra cui:
 
  • carcinoma squamoso, che si sviluppa nelle cellule squamose della cervice uterina;
  • adenocarcinoma, che colpisce le ghiandole presenti nella cervice;
  • carcinomi adenosquamosi, che includono una genesi mista tra le due precedenti.
Tumore del collo dell'utero

Cause Cause

Le cause specifiche del cancro al collo dell’utero non sono note, ma è accertato che uno dei principali fattori di rischio è costituito dall’infezione da papillomavirus umano (HPV). 
Alcuni ceppi di HPV, infatti, possono causare delle alterazioni cellulari all’interno della cervice uterina che, in presenza di alcune sollecitazioni può dar luogo alla comparsa del tumore. Normalmente, il virus si trasmette soprattutto per via sessuale con rapporti non protetti (per quanto l’uso del preservativo non dia protezione completa dall’infezione). 

È bene notare che non tutte le infezioni da HPV possono aumentare il rischio di cancro cervicale; tuttavia, questo può aumentare nei pazienti con un sistema immunitario compromesso (ad esempio, per infezioni da HIV o terapie immunosoppressive), in quanto questo può aumentare l’incidenza e la gravità delle infezioni. 

Ad aumentare il rischio di tumori del collo dell’utero possono contribuire anche stili di vita a rischio, come fumo (in quanto introduce molte sostante cancerogene nell’organismo), obesità, diete scorrette, e le infezioni da clamidia.
 

Sintomi Sintomi

Inizialmente, il tumore al collo dell’utero può risultare sostanzialmente asintomatico. Tuttavia, con l’avanzare della malattia, possono comparire alcuni segni d’allarme, come:
 
  • sanguinamenti anomali, come perdite intermestruali, durante i rapporti sessuali o successivamente alla menopausa. Questo può comparire come segno di un deterioramento delle cellule della cervice;
  • perdite vaginali anomalo: possono essere di varia natura che però non comprendono la presenza di sangue;
  • dolore durante i rapporti sessuali (dispareunia), in quanto l’irritazione e l’infiammazione può aumentare la sensibilità agli stimoli fisici.

Diagnosi Diagnosi

La diagnosi del cancro al collo dell’utero è possibile anche in modo estremamente precoce, quando le lesioni sono ancora in fase precancerosa. Il test di riferimento per individuare eventuali infezioni da HPV è infatti il Pap-test. Questo consiste in uno screening di routine utilizzato per rilevare anomalie nelle cellule del collo dell'utero, che possono essere indicative di cancro cervicale. Durante il test, viene infatti prelevato un campione di cellule dalla superficie del collo dell'utero e analizzato al microscopio per la presenza di cellule anomale.

Un’altra metodica di diagnosi è costituita dall’HPV-test, che viene utilizzato per rilevare la presenza di ceppi del virus del papilloma umano associati al cancro cervicale. Questo test può essere eseguito insieme al Pap-test o separatamente, a seconda delle linee guida di screening locali.

In caso di positività al pap-test e/o all’HPV-test può essere necessario fare ricorso a una colposcopia, che consiste in un’osservazione visiva del collo dell’utero per individuare anomalie o lesioni; durante l’esame, spesso, vengono anche prelevati dei campioni cellulari da sottoporre a esame istologico

In genere, gli esami di imaging, come la TAC, la risonanza magnetica o la PET (tomografia a emissione di positroni), possono essere utili per valutare l'estensione del tumore e la presenza di metastasi a distanza in altre parti del corpo.
 
Tumore del collo dell'utero

Rischi Rischi

Il principale rischio legato al cancro cervicale è la possibile diffusione ad altre parti del corpo, con la formazione di metastasi che possono peggiorare sensibilmente la prognosi. Inoltre, alcuni trattamenti per la sua risoluzione, talvolta, possono produrre significative complicanze a carico della vita sessuale e riproduttiva delle pazienti.
 

Cure e Trattamenti Cure e Trattamenti

Il trattamento del cancro cervicale dipende dallo stadio e dalla diffusione del tumore, dalla salute generale della paziente e dalle preferenze personali. Può includere una combinazione di interventi, tra cui:
 
  • chirurgia, che può essere utilizzata per rimuovere il tumore e le strutture circostanti coinvolte, come il collo dell'utero, l'utero, le tube di Falloppio e i linfonodi regionali. Nelle forme più precoci si predilige la laserchirurgia o la criochirurgia per eliminare le cellule neoplastiche, mentre in forme più avanzate si può rimuovere la zona di tessuto lesionata (conizzazione) o direttamente tutto l’utero (isterectomia); 
  • radioterapia, che distrugge le cellule tumorali usando radiazioni ionizzanti che possono essere somministrate per via esterna o anche tramite ovuli ad azione localizzata; 
  • chemioterapia, in cui vengono somministrati dei farmaci citotossici per distruggere le cellule malate; si può utilizzare sia in concomitanza con altre forme terapeutiche che da sola;
  • immunoterapia, che usa farmaci specifici in grado di attaccare delle molecole target associate al tumore; è ancora in fase di studio per il trattamento del cancro cervicale ma ha dato risultati promettenti ed è già stato approvato negli Stati Uniti.
Il rischio di sviluppare il cancro al collo dell’utero può essere sensibilmente ridotto facendo ricorso a strategie di prevenzione che includono una dieta equilibrata, l’eliminazione del fumo e, soprattutto, la vaccinazione anti-HPV, la quale è consigliata e offerta gratuitamente a partire dai ragazzi e ragazze di undici anni. La vaccinazione, infatti, è completamente sicura e consente di prevenire la maggioranza delle infezioni da papilloma umano (HPV), soprattutto quelle a maggior rischio di evoluzione tumorale.
 

Bibliografia

  • Burd EM. Human papillomavirus and cervical cancer. Clin Microbiol Rev. 2003 Jan;16(1):1-17.
  • Vu M, Yu J, Awolude OA, Chuang L. Cervical cancer worldwide. Curr Probl Cancer. 2018 Sep;42(5):457-465.
  • Tumore della cervice uterina, Pedro T. Ramirez , MD, Houston Methodist Hospital; Gloria Salvo , MD, MD Anderson Cancer Center.

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