Spina calcaneare

La spina calcaneare è una tendinite inserzionale del calcagno; erroneamente denominata "spina", in quanto, a volte, nella radiografia, è visibile una iniziale calcificazione del tendine plantare. Sarebbe più opportuno parlare di:

• tendinite e fascite plantare, nella fase acuta;
• fasciosi plantare, nella fase cronica, dove avviene degenerazione, microcrisura, morte cellulare e ispessimento della fascia plantare senza infiammazione.

Cause

La causa principale della spina calcaneare è da ricercare nell'uso di calzature non idonee, generalmente con tacco basso o assente, e plantare non congruo. Specialmente nei mesi estivi, l’utilizzo di tali scarpe è più frequente rispetto agli altri periodi dell’anno.

Altre cause possono essere il deficit di dorsoflessione della caviglia, più o meno abbinate a:

• alluce valgo;
• piede cavo o piatto;
• obesità;
• diabete;
• artrite reumatoide;
• artrite psoriasica.

Sintomi

Il sintomo principale è il dolore al centro del tallone o in regione mediale, che a volte si irradia alla volta plantare.

Può essere acuto, generalmente causato da trauma, o cronico, tipicamente presente al mattino scendendo dal letto (first step pain). Il dolore, inoltre, può presentarsi nelle attività di carico e peggiorare a piedi nudi, in un paziente generalmente non sportivo, con BMI (Body Mass Index, ossia l'indice di massa corporea) alto.

Diagnosi

La diagnosi è semplice, basata sulla visita ortopedica o podologica. Lo specialista prende in analisi il paziente, valutando la sintomatologia lamentata, svolgendo una scrupolosa e attenta anamnesi e esaminando la zona anatomica oggetto di indagini diagnostiche.

La visita ortopedica, inoltre, potrà essere adiuvata da esami utili ad approfondire la diagnosi, quali:

• ecografia plantare;
• radiografia;
• risonanza magnetica.

Si tratta di esami che risultano validi per la diagnosi differenziale e per capire lo stato di evoluzione della patologia.

Rischi

La complicanza più temibile, relativamente alla spina calcaneare, è la cronicizzazione della patologia, in quanto, in questa fase, avviene una degenerazione delle fibre collagene della fascia plantare, con ispessimento della stessa e possibili micro-calcificazioni. Talvolta, in questa fase, si rende necessario l'intervento chirurgico di fasciotomia.

Cure e Trattamenti

La terapia per il trattamento della condizione patologica in questione consiste nell'utilizzo di calzature appropriate, che abbiano un tacco di almeno 2/3 cm. Le calzature, inoltre, dovranno essere dotate di plantare personalizzato, con scarico a ferro di cavallo del tallone e sostegno della volta plantare, eseguito su calco previa baropodometria.
Esistono anche terapie quali:

• le onde d'urto, da preferire nella loro variante focalizzata, che danno ottimi risultati, con una media di sei sedute, a distanza di 4/5 giorni di intervallo. Rappresentano la terapia di elezione;
• secondariamente, possono essere usati laser ad alta potenza o gli ultrasuoni;
• un programma di riabilitazione, che include tratti mirati e altri esercizi, può ugualmente rivelarsi essere utile;
• i cambiamenti dietetici e l'esercizio aerobico sono particolarmente importanti per le persone sovrappeso;
• l'aerobica in acqua, agopuntura e reflessologia possono rappresentare dei trattamenti adiuvanti.

Bibliografia

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