Siringomielia
Dr. Giovanni Pennisi
Neurochirurgo Medico Chirurgo, specialista in Neurochirurgia Creato il: 25/09/2024La condizione può essere congenita o acquisita e può verificarsi in diversi tratti della colonna vertebrale. Gestirla, richiede spesso un approccio personalizzato in base ai sintomi del paziente e alle caratteristiche specifiche della condizione.
Cause
La siringomielia è una condizione medica dalle origini multifattoriali, al cui sviluppo possono concorrere fattori genetici, condizioni del midollo spinale e altri fattori ambientali. Si segnalano in particolare:- malformazioni congenite: la sindrome di Arnold Chiari è una condizione in cui il cervelletto si spinge attraverso il forame magno (apertura nella base del cranio) verso il canale spinale. Questo può ostacolare il normale flusso del liquido cerebrospinale e portare alla formazione di una cavità cistica nel midollo spinale, causando la siringomielia;
- trauma spinale: lesioni spinali, come quelle causate da incidenti d’auto, cadute o altri tipi di trauma, possono essere associate alla formazione di siringomielia. Il trauma può interferire con la circolazione del liquido cerebrospinale o provocare la rottura di vasi sanguigni, portando all’accumulo di liquido nel midollo spinale;
- tumori spinali: la presenza di tumori o cisti nel midollo spinale può comprimere la normale struttura anatomica e interferire con la circolazione del liquido cerebrospinale, portando alla siringomielia;
- idrocefalo: l’accumulo anormale di liquido cerebrospinale nel cervello, noto come idrocefalo, può contribuire alla siringomielia.
Per queste ragioni, è raccomandato a tutti i pazienti sintomatici un consulto specialistico.
Sintomi
I sintomi della siringomielia possono variare notevolmente da persona a persona, in base alla posizione e alla dimensione della cavità cistica nel midollo spinale. Tra i sintomi più comuni si segnalano:- dolore: il dolore è uno dei sintomi più comuni. Può manifestarsi nella parte superiore del corpo, spesso al collo, alle spalle o al torace. Il dolore può essere intermittente o persistente;
- debolezza muscolare: la siringomielia può influire sulla funzione dei nervi spinali, portando a debolezza muscolare, specialmente nelle mani e nelle braccia. La debolezza può variare da lieve a grave;
- problemi sensoriali: i pazienti con siringomielia possono intorpidimento, formicolio o sensazioni anormali. Questi sintomi possono verificarsi nelle regioni del corpo corrispondenti alla posizione della cavità cistica;
- problemi motori: la coordinazione motoria può essere compromessa, causando difficoltà nel camminare e nell’eseguire movimenti precisi. Alcune persone possono manifestare instabilità e problemi di equilibrio;
- atrofia muscolare: la siringomielia può portare all'atrofia (degenerazione) muscolare a lungo termine, specialmente nelle aree interessate dalla compressione della cavità;
- mal di testa: la pressione esercitata dalla siringe può causare mal di testa, specialmente nella parte posteriore del capo;
- problemi di controllo della vescica e dell’intestino: in alcuni casi, la siringomielia può influire sui nervi responsabili del controllo della vescica e dell’intestino, portando a problemi di incontinenza urinaria e/o fecale.
Diagnosi
La diagnosi della siringomielia si basa sull’analisi dei sintomi ed è spesso confermata tramite specifici esami neurologici e di imaging. L’iter si articola generalmente come segue:- anamnesi: lo specialista raccoglie una storia clinica dettagliata, discutendo i sintomi attuali, la loro durata e la loro gravità. Sono importanti anche informazioni sulla presenza di eventuali traumi spinali, malformazioni congenite o condizioni mediche preesistenti;
- esame fisico e neurologico: il medico specialista conduce un esame fisico completo, con particolare attenzione all’analisi del sistema nervoso. L’esame neurologico può includere valutazioni della forza muscolare, della sensibilità, dei riflessi e della coordinazione;
- esami di imaging: la risonanza magnetica e la tomografia computerizzata forniscono immagini dettagliate del midollo spinale e delle strutture circostanti, permettendo di visualizzare la presenza della cavità cistica, la sua estensione e la possibile causa.
Rischi
La siringomielia può comportare i seguenti rischi:- danni al midollo spinale: la siringomielia può causare danni al midollo spinale e ai nervi circostanti, portando a sintomi come debolezza muscolare, atrofia, problemi sensoriali e difficoltà di coordinazione;
- problemi neurologici: la pressione esercitata dalla siringe sul midollo spinale può causare una serie di problemi neurologici, tra cui cefalea, dolore, disturbi sensoriali e motori e, in alcuni casi, problemi di controllo della vescica e dell’intestino;
- progressione della condizione: in alcuni casi, la siringomielia può progredire nel tempo, portando a sintomi più gravi e aumentando i rischi di complicazioni.
Cure e Trattamenti
Il trattamento della siringomielia dipende dalla causa sottostante e dalla gravità dei sintomi. L’approccio è generalmente multidisciplinare e può prevedere:- osservazione clinica: in alcuni casi, soprattutto se la siringomielia è asintomatica o i sintomi sono lievi, lo specialista potrebbe decidere di monitorare la condizione nel tempo senza intraprendere interventi immediati;
- terapia farmacologica: alcuni farmaci possono essere prescritti per alleviare i sintomi della siringomielia, come il dolore o i disturbi neurologici. Questi possono includere analgesici, antiinfiammatori non steroidei o farmaci per il controllo del dolore neuropatico;
- chirurgia: in casi più gravi o progressivi, o quando la siringomielia è causata da una malformazione o da un’ostruzione del flusso del liquido cerebrospinale, il chirurgo può raccomandare interventi chirurgici. Uno degli interventi più comuni è la decompressione del midollo spinale, che può coinvolgere la rimozione di parte delle strutture ossee o tessuti che causano la compressione del midollo;
- drenaggio del liquido cerebrospinale: in alcune situazioni, può essere necessario inserire un tubo di drenaggio (shunt) per rimuovere l’eccesso di liquido cerebrospinale.
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