Incontinenza urinaria
Dr.ssa Fedra Gottardo
Urologo Medico Chirurgo, specialista in Urologia - Andrologo Certificato dalla Società Europea di Andrologia Creato il: 10/07/2017 Ultimo aggiornamento: 25/09/2023Per incontinenza urinaria si intende la perdita involontaria di urina. Si può presentare con:
- lo sforzo fisico, detto anche "incontinenza urinaria da sforzo";
- i colpi di tosse o starnuti;
- l'attività fisica, oppure anche a riposo (incontinenza urinaria da urgenza).
Ulteriori forme sono legate a particolari situazioni, come, per esempio, l'incontinenza urinaria notturna nel bambino e adolescente (anche chiamata enuresi) o la cosiddetta "giggle incontinence", caratterizzata da episodi di perdita involontaria con la risata.
Un episodio di incontinenza urinaria, anche isolato, può riguardare chiunque durante la propria esistenza. Il sesso femminile, tuttavia, sembra esserne più colpito, soprattutto nelle fasce di età più giovanili. Nell'uomo, il problema aumenta statisticamente con l'età.
Cause
Nelle donne, oltre all'età, i fattori di rischio, legati a tale patologia, sono rappresentati da:
- numero di gravidanze e parti;
- il sovrappeso;
- la stitichezza cronica;
- la predisposizione genetica;
- il fumo di sigaretta;
- le "cattive abitudini" minzionali, come per esempio la tendenza a trattenere a lungo l'urina.
Anche la cistite può manifestarsi con un'urgenza minzionale ed episodi di incontinenza.
Nell'uomo, risultano essere fattori di rischio, maggiormente variabili, come la situazione prostatica:
- sia come sintomi della patologia in fase iniziale (ipertrofia prostatica benigna);
- sia come conseguenze di eventuali trattamenti (endoscopici/chirurgici).
È da sottolineare come l'abuso di sostanze "nervine", come tè e caffè, il cibo piccante, il vino rosso (per via dei tannini), la birra (in quanto diuretico) e i disordini gastro-intestinali (spt. la stitichezza) possono scatenare urgenza ed incontinenza da urgenza in soggetti predisposti.
L'enuresi del bambino e dell'adolescente sembra essere correlata ad una maturazione più lenta del sistema neurologico, che collega il senso di ripienezza della vescica ai centri cerebrali, che regolano lo stato di sonno e di veglia. Anche in questi casi, però, vanno vagliate prima altre ipotesi diagnostiche, come:
- infezioni;
- deficit neurologici;
- deficit dell'ormone antidiuretico;
- diabete ecc.
Sintomi
La perdita involontaria di urina si può presentare all’improvviso con:
- la risata;
- lo starnuto;
- il colpo di tosse;
- l'attività fisica, oppure anche a riposo.
Nell'incontinenza da urgenza, vengono spesso riferiti come stimoli scatenanti: il freddo, la tensione emotiva, o il momento del rientro a casa, dove il paziente riferisce come, nell'attimo in cui infila la chiave nella toppa della porta, avverta un bisogno impellente di urinare.
Nell’enuresi notturna, classicamente, non ci sono sintomi né cattive abitudini minzionali durante il giorno. Il problema è esclusivamente legato al riposo notturno.
Diagnosi
L'incontinenza urinaria va approfondita con:
- urinocoltura, ovvero l'esecuzione di un esame delle urine, in modo da escludere una possibile infezione;
- un’accurata visita urologica o uro-ginecologica, che può già individuare cause anatomiche che favoriscono il problema (cistocele o prolassi genitali in genere, ipermotilità uretrale con il cosiddetto Q-tipp test), oltre a quantificare la perdita sotto sforzo (stress test);
- ecografia dell'addome e, eventualmente, esami più complessi come lo studio urodinamico, che possono essere utili per completare il quadro diagnostico.
È importante valutare eventuali sintomi associati, come:
- l'urgenza defecatoria;
- l’incontinenza fecale;
- il bruciore minzionale;
- il dolore addominale, in particolare nella zona della vescica.
Nell'enuresi, vengono altresì testati l'ormone antidiuretico, la glicemia a digiuno ed il profilo degli ioni (sodio, potassio, cloro), nonché la funzionalità renale (creatinina).
Rischi
I rischi sono associati maggiormente alla perdita di qualità di vita del paziente che soffre d'incontinenza, di qualunque forma essa sia. La comparsa improvvisa d'incontinenza urinaria, in pieno benessere, proprio per questo motivo, va sempre analizzata. Ciò è importante, in modo da escludere patologie più o meno gravi, come per esempio le infezioni urinarie, ma anche patologie neurologiche (ad esempio, la sclerosi multipla, il Morbo di Parkinson), sia di altra natura (neoplasie vescicali).
Anche l'enuresi notturna, soprattutto nell'adolescente, costituisce un problema di ordine "sociale" e della vita di relazione, che mina l'autonomia e l'autostima dell'individuo che ne è affetto. Per questo motivo, richiede massima attenzione, anche dal punto di vista psicologico ed emozionale.
Cure e Trattamenti
Nell'incontinenza urinaria classica femminile da sforzo, così come anche in quella maschile, esistono approcci non invasivi. Pensiamo, ad esempio, alla ginnastica o alla riabilitazione del pavimento pelvico. Quest’ultima può avvalersi anche di supporti fisici, ad esempio i coni di Plevnik, così come l'elettrostimolazione di superficie ed il biofeedback.
Anche l'incontinenza urinaria da urgenza, entro certi limiti, può essere approcciata in maniera conservativa. In questo caso, tuttavia, esiste un'opzione farmacologica, a breve o lungo termine, in base alla causa scatenante del problema, che prevede farmaci anticolinergici o analoghi.
Per l'incontinenza urinaria notturna del bambino o adolescente, l'approccio è generalmente più conservativo. Può prevedere un monitoraggio clinico ed un training comportamentale di supporto, fino alla risoluzione spontanea del problema, ma anche l'implementazione con vasopressina (ADH), per concentrare la produzione di urina da parte del rene.
Nel caso in cui le terapie conservative non apportino benefici, esistono numerose tecniche chirurgiche anche mininvasive, utili per porre rimedio al problema definitivamente.
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