Idrocefalo normoteso
Prof. Giovanni Sabatino
Neurochirurgo Medico Chirurgo - Dottore di Ricerca, specialista in Neurochirurgia Creato il: 01/08/2017 Ultimo aggiornamento: 21/12/2023Con il termine idrocefalo normoteso si indica una condizione patologica che favorisce l'accumulo di liquor (liquido cerebrospinale) sotto tensione nel sistema ventricolare che, per questo motivo, si dilata.
Dal momento che si possono presentare quadri clinici molto differenti tra loro, qui ci occuperemo solo dell'idrocefalo normoteso dell'anziano.
Cause
In genere, l’accumulo del liquido cerebrospinale è dovuto ad un blocco parziale delle cisterne (gli spazi in cui, normalmente, il liquor circola) della base dell'encefalo. Tale circostanza può verificarsi conseguentemente a vari fattori, tra i quali:
- emorragia subaracnoidea;
- pregressa meningite;
- raramente, in seguito a un trauma cranico.
Talvolta, tuttavia, non sono presenti importanti elementi anamnestici e in tali casi si parla di idrocefalo idiopatico.
Sintomi
Solitamente i sintomi si manifestano come un lento, ma progressivo ed inesorabile decadimento delle capacità intellettive nel paziente. Se, in primis, i pazienti iniziano a disinteressarsi a tutto ciò che li circonda, poco dopo si manifestano anche deficit della memoria che possono arrivare ad includere degli autentici stati demenziali, durante i quali il soggetto si sente del tutto disorientato.
Con i primi sintomi psichici, se ne presentano alcuni relativi all’andatura e all’equilibrio:
- il paziente, infatti, si sente spesso instabile ed inizia a camminare con un’andatura lenta, poco equilibrata, tenendo le gambe divaricate (si parla di marcia magnetica poiché dà l’impressione di essere con i piedi fissi a terra);
- compaiono, inoltre, anche disturbi vescicali (incontinenza).
Alcuni di questi sintomi possono far pensare al morbo di Alzheimer o, delle volte, al morbo di Parkinson, per questo motivo è fondamentale sia eseguita una diagnosi differenziale.
Diagnosi
Data la molteplicità delle tipologie di demenza esistenti, è necessario che lo specialista esegua l’esame obiettivo al fine diagnosticare il disturbo nel soggetto anziano.
L’RM dinamica conferisce, tra i vari esami strumentali, dei notevoli vantaggi nella diagnosi dell’idrocefalo normoteso. Questo esame, oltre a mettere in evidenza la dilatazione dei ventricoli, è infatti capace di segnare l'inversione di flusso del liquor e, in questo modo, confermare il sospetto diagnostico.
Se ci fossero, tuttavia, ulteriori incertezze nella diagnosi, lo specialista può provvedere alla registrazione cronica della pressione liquorale. Grazie a tale registrazione, potrà notare se vi sono stati - ed in che modalità si siano svolti, degli episodi transitori di ipertensione liquorale che causano la dilatazione dei ventricoli.
Rischi
Nel caso in cui la sintomatologia non sia osservata e valutata correttamente, ma scambiata per qualche altro tipo di disturbo o demenza senile, vi è il rischio di prescrivere al paziente una terapia inappropriata e, per questo motivo, inefficace.
Nel caso in cui fosse erroneamente diagnosticato, l'idrocefalo potrebbe risultare fatale per il paziente.
Cure e Trattamenti
La terapia è chirurgica. Lo specialista provvederà ad applicare un sistema di drenaggio (un tubicino di plastica) al fine di far scorrere il liquor o nel torrente circolatorio, in un organo cavo o nel peritoneo.
Generalmente, in anestesia generale, si induce un piccolo foro in corrispondenza del ventricolo e, attraverso lo stesso, si introduce la punta di un catetere specifico. In questo modo si riesce a far progredire, per via sottocutanea, la parte distale del catetere fino all'addome. Qui, attraverso una piccola incisione, si raggiunge il peritoneo, il quale assorbirà il liquido cerebrospinale drenato.
In genere, sebbene gli effetti dell’operazione non siano immediati, l’intervento è risolutivo ed il paziente potrà tornare a condurre una vita normale.
Bibliografia
- Guasconi, Tomas. "Idrocefalo normoteso: caratterizzazione di una coorte di pazienti sottoposti a sottrazione liquorale." (2020).
- Oliveira, Louise Makarem, Ricardo Nitrini, and Gustavo C. Román. "Normal-pressure hydrocephalus: A critical review." Dementia & neuropsychologia 13 (2019): 133-143.
- Tomassini, Giulia. "Substrati cognitivi e morfologici dell'idrocefalo normoteso." (2022).
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