Sinovite
Dr.ssa Elisa Vesprini
Reumatologo Medico Chirurgo, specialista in Reumatologia Creato il: 11/12/2024Cause
La membrana sinoviale è un tessuto che riveste l'interno delle articolazioni e consente lo scorrimento senza attrito delle ossa che la costituiscono. È composta da due strati: uno strato esterno di cellule connettivali chiamato sinovia e uno strato interno di cellule epiteliali chiamato intima. La membrana sinoviale produce il liquido sinoviale, che contiene acido ialuronico e ha come funzione quella di ridurre l’attrito, dissipare il calore legato al movimento e nutrire le strutture cartilaginee circostanti.La sinovite si ha quando la sinovia va incontro a un processo infiammatorio, il quale può derivare da un gran numero di cause, come:
- artriti: condizioni come l'artrite reumatoide, l'artrite psoriasica e l'artrite reattiva hanno come più frequente manifestazione sintomatica l’infiammazione delle articolazioni;
- traumi: sono tra le cause più comuni e in genere riguardano traumi molto forti o lievi ma ripetuti nel tempo;
- infezioni: in alcuni casi si possono sviluppare delle infezioni all’interno della membrana sinoviale, causando una sinovite settica; più frequentemente, invece, l’infiammazione può avere origine sistemica, come avviene nei casi di febbre reumatica;
- malattie autoimmuni: malattie come il lupus eritematoso sistemico e altre di natura autoimmune possono provocare infiammazione delle articolazioni e della membrana sinoviale.
Sintomi
A prescindere dalle cause specifiche, la sinovite si manifesta principalmente con la presenza di un gonfiore nella zona dell’articolazione colpita, generalmente dovuta al versamento di liquido sinoviale all’interno di essa. Questo si traduce in un’articolazione che appare gonfia, calda e dolorante, spesso ostacolando la capacità di movimento.Nelle sinoviti di origine infettiva, la pelle sopra l’articolazione può presentarsi arrossata e, in caso di diffusione alle zone circostanti, possono comparire danni di natura ossea.
Diagnosi
In genere, la diagnosi di sinovite si basa innanzitutto su un’anamnesi accurata del paziente, che include una valutazione dei sintomi riferiti e di eventuali fattori che hanno scatenato l’infiammazione, come traumi o infezioni. Tra gli esami che possono essere presi in considerazione per la diagnosi rientrano:- esami di laboratorio: i test del sangue possono essere utilizzati per rilevare dei segni di infiammazione, come livelli elevati di globuli bianchi o di proteina C-reattiva; inoltre, sempre su campioni di sangue è possibile valutare la presenza di anticorpi specifici di alcune malattie autoimmuni;
- esami di diagnostica per immagini: le ecografie e le risonanze magnetiche possono essere utilizzate per visualizzare le strutture articolari e la membrana sinoviale, consentendo al medico di identificare eventuali anomalie o lesioni;
- artrocentesi: una procedura che prevede il prelievo, tramite un ago, del liquido sinoviale dall'articolazione interessata per analizzarlo alla ricerca di segni di infezione o infiammazione.
Rischi
La sinovite è una condizione che solitamente si risolve senza produrre gravi conseguenze per il paziente; tuttavia, in assenza di un trattamento adeguato, possono verificarsi complicanze significative, che includono:- lesioni articolari: un’infiammazione non risolta può cronicizzarsi e produrre danni alle strutture cartilaginee delle articolazioni, aggravando l’infiammazione e causando problemi di deformità e di perdita della funzionalità articolare;
- diffusione dell’infezione: nei casi di sinoviti settiche non trattate, le infezioni possono diffondersi sia alle strutture circostanti, come le ossa e le cartilagini, sia, più raramente al circolo sanguigno, causando setticemie;
- estensione dell’infiammazione: una sinovite non trattata può portare lesioni anche a carico di strutture molli, come i tendini, che possono quindi degenerare e aumentare il rischio di infiammazioni croniche o danni funzionali alle articolazioni colpite.
Cure e Trattamenti
In generale per le sinoviti esistono diversi approcci terapeutici, dipendenti dalla gravità dell’infiammazione, dell’articolazione coinvolta e delle cause scatenanti. In genere, si fa distinzione tra un trattamento conservativo e uno chirurgico; quello conservativo include:- riposo: mantenere l’articolazione a riposo permette di limitarne i movimenti e l’attrito, evitando di aggravare ulteriormente l’infiammazione;
- applicazione di ghiaccio: il ghiaccio ha un forte potere antinfiammatorio; pertanto, l’applicazione di impacchi sulla zona colpita può ridurre la sensazione dolorosa e aiutare il processo di guarigione;
- antinfiammatori: gli antinfiammatori non steroidei possono aiutare a ridurre il dolore e l'infiammazione nelle articolazioni. Nei casi più gravi, si può fare ricorso a trattamenti con corticosteroidi che possono essere somministrati sia per via sistemica che tramite iniezioni nel sito articolare colpito;
- antibiotici: nei casi di sinovite settica, il trattamento di riferimento è costituito da una terapia antimicrobica (spesso antibiotica), che risolve l’infiammazione eradicando l’infezione che ne è alla base.
- artrocentesi terapeutica: consiste in una procedura di drenaggio del liquido sinoviale in eccesso, in modo da ridurre il gonfiore e asportare eventuali materiali infetti o patologici presenti al suo interno;
- sinoviortesi: consiste nella distruzione, tramite farmaci o radiazioni, del liquido sinoviale in eccesso;
- sinoviectomia: viene impiegata solo in circostanze particolarmente gravi e consiste nell’asportazione, parziale o totale, della membrana sinoviale. Solitamente viene condotta in artroscopia, in modo da non dover ricorrere a procedure più invasive.
Bibliografia
- Schett G. Synovitis--an inflammation of joints destroying the bone. Swiss Med Wkly. 2012 Oct 15;142:w13692.
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- Goldenberg DL, Egan MS, Cohen AS. Inflammatory synovitis in degenerative joint disease. J Rheumatol. 1982 Mar-Apr;9(2):204-9.
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