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Scialoadenite

Dr.ssa Letizia Belcastro

Dr.ssa Letizia Belcastro

Otorinolaringoiatra Medico Chirurgo, specialista in Otorinolaringoiatria Creato il: 12/03/2024
La scialoadenite è una condizione che causa l’infiammazione delle ghiandole salivari, le ghiandole deputate alla produzione di saliva.

Questa sostanza svolge un ruolo cruciale per la digestione e la protezione della bocca e dei denti: contiene enzimi che iniziano il processo di digestione nel momento in cui il cibo entra in bocca e previene la formazione di carie dentarie, mantenendo un ambiente orale sano. La mancanza di adeguata produzione di saliva può portare a problemi come la secchezza della bocca, maggiore sensibilità alle infezioni e difficoltà nella deglutizione.

Per godere di una buona salute orale, è importante prendersi cura delle ghiandole salivari.

Una loro infiammazione può essere causata da diversi fattori, tra cui infezioni batteriche o virali, calcoli salivari, malattie autoimmuni o disturbi del sistema immunitario e dare origine a sintomatologia varia, che include spesso dolore, gonfiore, difficoltà a deglutire, alitosi e talvolta febbre.

Il trattamento della scialoadenite dipende dalla causa sottostante e può includere l’uso di antibiotici per trattare l’infezione, la rimozione di eventuali calcoli salivari o il trattamento di altri disturbi del sistema immunitario.
 
Scialoadenite

Cause Cause

La scialoadenite è una patologia multifattoriale, al cui sviluppo concorrono diversi fattori:
 
  • infezioni batteriche: una delle cause più comuni è l’infezione batterica da Staphylococcus aureus, ma potrebbero essere coinvolti ulteriori agenti patogeni quali coliformi e batteri anaerobi;
  • calcoli salivari: la presenza di calcoli o ostruzioni nelle ghiandole salivari può causare l’infiammazione delle ghiandole stesse;
  • malattie autoimmuni: alcune malattie autoimmuni, come la sindrome di Sjogren, l’artrite reumatoide e il lupus eritematoso sistemico possono causare l’infiammazione delle ghiandole salivari;
  • anoressia: pazienti affetti da anoressia corrono un rischio maggiore di sviluppare l’infiammazione delle ghiandole salivari;
  • disfunzione delle ghiandole salivari: una disfunzione delle ghiandole dalle cause non sempre note potrebbe favorire l’infiammazione delle stesse nel lungo periodo. La xerostomia è una condizione per la quale si verifica una riduzione del flusso di saliva e conseguente bocca secca. Ciò può esporre il paziente ad un maggior rischio di sviluppare infiammazione delle ghiandole salivari;
  • radioterapia alla cavità orale: pazienti precedentemente esposti a radiazioni corrono un rischio maggiore di sviluppare scialoadenite. Tra i motivi per cui un paziente potrebbe essere stato esposto a radiazione c’è la cura per il tumore del cavo orale, che in alcuni casi si avvale della radioterapia.

Sintomi Sintomi

La scialoadenite si manifesta generalmente attraverso i seguenti sintomi comuni:
 
  • dolore e gonfiore: generalmente localizzati nella zona delle ghiandole salivari, su un lato del viso o su entrambi, a seconda dell’estensione dell’infiammazione; 
  • difficoltà nella deglutizione e/o dolore durante la masticazione;
  • febbre e malessere generale;
  • ascessi: la ghiandola salivare è gonfia, dura e dolente, caratterizzata da eritema e edema della cute;
  • secrezione purulenta: comprimendo la ghiandola dura e dolente, potrebbe fuoriuscire pus;
  • secchezza della bocca o alterazione del gusto;
  • difficoltà nella produzione di saliva.
Quelli appena riportati sono i sintomi più comuni riscontrati tra i pazienti con scialoadenite. Tuttavia, ogni individuo è unico e ogni caso di scialoadenite potrebbe manifestarsi con sintomi differenti e di varia intensità, a seconda della causa scatenante e dell’estensione dell’infiammazione.

In presenza di uno o più sintomi del genere, o di altri fastidi al cavo orale (anche se non presenti qui) è fortemente consigliato al paziente di consultare il proprio medico per un’attenta valutazione clinica. Ciò potrà rassicurare il paziente sul proprio stato di salute e, dovesse essere necessario, indirizzare verso il trattamento migliore.
 

Diagnosi Diagnosi

La diagnosi di scialoadenite prevede una combinazione di storia clinica, esame fisico e test diagnostici specifici. Si riportano di seguito le fasi principali:
 
  • anamnesi: il medico esaminerà i sintomi lamentati dal paziente, quali gonfiore e dolore nella regione delle ghiandole salivari, difficoltà nel deglutire o masticare cibi, febbre e malessere generale. Saranno raccolte informazioni dettagliate sulla storia clinica del paziente e sulle sue abitudini, come l’uso di tabacco o alcol, che possono influire sulla funzione delle ghiandole salivari;
  • esame fisico: il medico effettuerà un esame fisico della regione delle ghiandole salivari per valutare la presenza di gonfiore, arrossamento o aumento della sensibilità. Potrebbe anche eseguire la palpazione delle ghiandole salivari per rilevare eventuali noduli o masse;
  • esami di laboratorio: potrebbero essere prescritti esami del sangue per la diagnosi di specifici agenti infettivi, come il virus della parotite;
  • ecografia: può essere eseguita per visualizzare le ghiandole salivari e valutare eventuali anomalie strutturali o la presenza di calcoli salivari;
  • scialografia: questo è un esame radiografico in cui viene iniettato un mezzo di contrasto nelle ghiandole salivari per visualizzare eventuali ostruzioni o alterazioni nell’architettura delle ghiandole. Si tratta di un esame che oggi, tuttavia, è poco utilizzato;
  • biopsia: in casi selezionati, potrebbe essere necessaria una biopsia delle ghiandole salivari per confermare la diagnosi.
Naturalmente, non tutti i pazienti dovranno sottoporsi alle stesse fasi diagnostiche. Quelle elencate sono tra le procedure più diffuse, ma la loro prescrizione non prescinde mai dalla valutazione attenta del professionista e dalle esigenze del paziente.
 
Scialoadenite

Rischi Rischi

La scialoadenite può portare i seguenti rischi, perlopiù a carico della produzione di saliva nella bocca del paziente:
 
  • sepsi: l’infiammazione delle ghiandole salivari può diffondersi alle strutture circostanti, come i tessuti molli del viso e del collo. Questo può portare a una grave infezione generalizzata (sepsi);
  • formazione di calcoli salivari: la scialoadenite può essere causata dalla formazione di calcoli salivari che, se non rimossi, possono causare infezioni ricorrenti e danneggiare permanentemente le ghiandole salivari;
  • xerostomia: una condizione che può essere causa o grave conseguenza della scialoadenite. L’infiammazione cronica e l’ostruzione dei dotti salivari possono compromettere la produzione di saliva, portando a una riduzione della stessa (xerostomia). Questo può causare secchezza delle fauci, con conseguente difficoltà nella masticazione e nella deglutizione, un aumento del rischio di carie e delle infezioni delle gengive.
È dunque importante che i pazienti sintomatici si rivolgano quanto prima ad uno specialista. Un’attenta valutazione clinica della condizione, infatti, consentirà di intervenire in modo rapido ed efficace sul problema, migliorando la prognosi e garantendo una buona salute orale dell’individuo.
 

Cure e Trattamenti Cure e Trattamenti

Il trattamento della scialoadenite dipende dalla causa sottostante e può includere diverse opzioni terapeutiche tra cui:
 
  • terapia antibiotica: se l’infiammazione è causata da un’infezione batterica, possono essere prescritti antibiotici per eliminare l’infezione;
  • terapia antinfiammatoria: farmaci antinfiammatori non- steroidei (FANS) possono essere utilizzati per ridurre l’infiammazione e il dolore;
  • idratazione: bere molta acqua può aiutare a mantenere le ghiandole salivari ben idratate e favorire il drenaggio delle secrezioni salivari;
  • drenaggio: in alcuni casi, se si formano calcoli salivari o se i dotti delle ghiandole salivari sono bloccati, può essere necessario eseguire un drenaggio chirurgico o un intervento per rimuovere i calcoli o spostare le ostruzioni.
Prendersi cura delle proprie ghiandole salivari non solo contribuisce al benessere generale, ma ha anche un impatto positivo sulla salute orale.

Per preservare la salute delle ghiandole salivari, al di là dei trattamenti specifici in uso per l’infiammazione, è utile mantenersi ben idratati durante il giorno e masticare bene il cibo durante i pasti. Questo aiuterà a stimolare la produzione di saliva, diminuendo il rischio di secchezza della bocca e infiammazione delle ghiandole.
 

Bibliografia

  • Moore J, Simpson MTW, Cohen N, Beyea JA, Phillips T. Approach to sialadenitis. Can Fam Physician. 2023 Aug;69(8):531-536. doi: 10.46747/cfp.6908531. PMID: 37582587; PMCID: PMC10426371.
  • Armstrong MA, Turturro MA. Salivary gland emergencies. Emerg Med Clin North Am. 2013 May;31(2):481-99. doi: 10.1016/j.emc.2013.01.004. PMID: 23601484.
  • Kim YM, Choi JS, Hong SB, et al: Salivary gland function after sialendoscopy for treatment of chronic radioiodine-induced sialadenitis. Head Neck 38(1):51-8, 2016. doi: 10.1002/hed.23844.

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