Microbiota
Dr. Francesco De Leonardis
Gastroenterologo Medico Chirurgo, specialista in Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva Creato il: 16/07/2024Nel corpo umano, il microbiota più studiato è quello intestinale, composto principalmente da batteri, ma anche da virus, funghi e altri microrganismi. Questi microrganismi svolgono importanti funzioni per la salute, come ad esempio aiutare nella digestione, nel sistema immunitario e nella produzione di vitamine.
Cause
Il microbiota può essere interessato da diverse patologie, soprattutto quando l’ambiente intestinale subisce dei cambiamenti. Questi cambiamenti hanno origini multifattoriali, tra i quali:- alimentazione: il tipo di cibo che si consuma può influenzare la composizione del microbioma intestinale. Una dieta ricca di fibre, frutta, verdura e cibi fermentati può favorire un microbiota sano;
- stile di vita: fattori come lo stress, l’attività fisica e il sonno possono influenzare la composizione del microbiota;
- utilizzo eccessivo di antibiotici: gli antibiotici possono alterare temporaneamente la composizione del microbiota, uccidendo sia i batteri dannosi che benefici;
- età: la composizione del microbiota può cambiare con l’età ed essere più eterogeneo nell’infanzia e meno eterogeneo negli anziani;
- ambienti esterni: l’esposizione a microrganismi presenti nell’ambiente, come animali domestici, terreno e acqua, può influenzare il microbiota.
Sintomi
Il microbiota intestinale è collegato a diversi aspetti della salute e in caso di alterazione, può dare origine a una sintomatologia eterogenea:- problemi digestivi: come gonfiore, flatulenza, diarrea o costipazione;
- malattie infiammatorie intestinali: come la malattia di Crohn e la colite ulcerosa;
- problemi della pelle: come eczema, acne o altre condizioni dermatologiche.
Diagnosi
Attualmente, non esiste una singola tecnica standardizzata per diagnosticare la composizione e il funzionamento del microbiota intestinale, ma sono disponibili diverse metodologie, tra cui:- analisi delle feci: questa è una delle tecniche più utilizzate per valutare la composizione del microbiota intestinale. Attraverso l’analisi delle feci è possibile identificare i diversi tipi di batteri presenti e valutare la loro quantità relativa;
- sequenziamento del DNA: tecniche come il sequenziamento del DNA consentono di identificare i microrganismi presenti nel tratto gastrointestinale e di determinare la loro diversità e abbondanza;
- test del metabolismo: alcuni test possono valutare i metaboliti prodotti dai microrganismi intestinali, fornendo informazioni sul funzionamento del microbiota e sulle sue interazioni con l’ospite;
- test diagnostici specifici: in alcuni casi, possono essere eseguiti test specifici per valutare la presenza di determinati microrganismi o marcatori associati a condizioni specifiche, come ad esempio test per batteri patogeni o marcatori di infiammazione.
Rischi
Sebbene il microbiota intestinale svolga molte funzioni benefiche per la salute umana, n’alterazione dell’equilibrio o della composizione del microbiota può essere associata a diversi rischi per la salute. Si segnalano:- disbiosi: un cambiamento nell’equilibrio del microbiota può portare a una condizione chiamata disbiosi, caratterizzata da un’eccessiva crescita di batteri dannosi o una diminuzione dei batteri benefici. Questo può contribuire allo sviluppo di disturbi digestivi, infiammazioni e altre condizioni patologiche;
- malattie infiammatorie intestinali: la disbiosi intestinale può essere associata a malattie infiammatorie intestinali come il morbo di Crohn e la colite ulcerosa, che sono caratterizzate da infiammazione cronica del tratto gastrointestinale;
- aumento del rischio di infezioni: un microbiota intestinale compromesso può rendere l’organismo più suscettibile alle infezioni da parte di batteri patogeni o altri agenti infettivi.
Cure e Trattamenti
Le cure per il microbiota alterato dipendono dalla natura specifica del problema e possono variare da persona a persona. Tra le strategie che possono promuovere un microbiota intestinale sano si segnalano:- alimentazione equilibrata: consumare una dieta ricca di fibre, frutta, verdura, cibi fermentati (yogurt, kefir e crauti) e alimenti prebiotici (aglio, cipolle, banane e asparagi) può favorire la crescita di batteri benefici nel tratto gastrointestinale;
- evitare l’eccesso di antibiotici: utilizzare gli antibiotici solo quando necessario e seguendo attentamente le indicazioni del medico, poiché un uso eccessivo di antibiotici può alterare la composizione del microbiota;
- integratori probiotici: integrare la dieta con probiotici può essere utile per ripristinare l’equilibrio del microbiota intestinale, soprattutto in caso di squilibri noti;
- riduzione dello stress: gestire lo stress attraverso tecniche di rilassamento come la meditazione, lo yoga o l’esercizio fisico può avere un impatto positivo sulla salute intestinale;
- sonno adeguato: assicurarsi di ottenere un sonno di qualità sufficiente può favorire una sana funzione intestinale e un equilibrio del microbiota;
- evitare sostanze nocive: limitare l’uso di alcol, tabacco e altri agenti nocivi può aiutare a proteggere la salute intestinale.
È importante sottolineare che il trattamento del microbiota può essere complesso e richiedere una combinazione di approcci. Ciò che funziona per una persona potrebbe non funzionare necessariamente per un’altra, ragion per cui si raccomanda un costante dialogo tra medico e paziente per sviluppare un piano di cura personalizzato.
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