Ulcera gastrica
Dr. Paolo Pantanella
Gastroenterologo Medico Chirurgo, specialista in Gastroenterologia ed in Pediatria Creato il: 19/01/2018 Ultimo aggiornamento: 29/12/2023Con il termine ulcera gastrica si fa riferimento ad un’erosione - o lesione ovale - della parete di rivestimento dello stomaco, dovuta all’azione corrosiva dei succhi gastrici. L’ulcera può essere più o meno profonda, ma anche singola o multipla. Si trova, nella maggior parte dei casi, nell’antro dello stomaco.
È una patologia molto frequente, coinvolge circa il 10% della popolazione nei Paesi industrializzati.Cause
La formazione dell’ulcera gastrica è riconducibile alla rottura di un equilibrio tra gli acidi dello stomaco (fattori aggressivi) e altre sostanze, come il muco, che proteggono la mucosa gastrica.
Sebbene spesso sia associata allo stress, vi possono essere altre cause scatenanti come, ad esempio, l’impiego cronico di corticosteroidi e degli antinfiammatori non steroidei (FANS), in particolar modo dell’aspirina, che risultano essere gastrolesivi. Per questo motivo, quando si assumono tali farmaci, bisogna proteggere la mucosa dello stomaco con i farmaci gastroprotettori.
Contribuiscono ad aumentare il rischio d’insorgenza dell’ulcera anche comportamenti negativi come:
- abuso di caffè;
- abuso di alcool;
- fumo di sigaretta;
- l’alimentazione scorretta ed eccessiva.
Anche il reflusso di bile dal duodeno nello stomaco può causare tale patologia, poiché danneggia la parete gastrica.
Tra le diverse cause, un ruolo centrale è rappresentato anche dall’azione gastrolesiva dell’Helicobacter pylori, microrganismo capace di opporsi e proliferare nell’habitat acido dello stomaco. Il batterio è capace di rendere esposta all'acidità dei succhi gastrici la mucosa dello stomaco attraverso una risposta immunitaria. In questo modo si manifesta una gastrite cronica che, a sua volta, può mutare in ulcera.
Infine, anche se di rado, le ulcere possono essere causate anche da un tumore.
Sintomi
La manifestazione clinica più evidente dell’ulcera gastrica, in forma semplice, è la comparsa di dolore sordo (o tipo crampo), accompagnato da un bruciore nell’epigastrio (parte superiore e centrale dell’addome). Questo bruciore si manifesta, solitamente, poco tempo dopo i pasti.
Tali sintomi possono durare per un lasso di tempo che va da pochi minuti, fino a qualche ora. Gradualmente, nell’intervallo tra i pasti, l’intensità di tali sintomi aumenta.
Essendo una patologia tipicamente intermittente, l’ulcera si manifesta in maniera ciclica, portando il paziente a periodi in cui si alternano momenti di benessere illusorio, a fasi di peggioramento.
Tale periodicità può dipendere anche dalle stagioni. In primavera ed autunno, infatti, i sintomi dell’ulcera gastrica solitamente si riacutizzano.
Con tale patologia, non di rado, si presentano anche sintomi riconducibili alla dispepsia (digestione lenta, correlata a senso di gonfiore e sazietà).
Altri sintomi che, spesso, si possono ricondurre all’ulcera gastrica, sono:
- perdita dell’appetito
- perdita di peso;
- eruttazioni;
- nausea;
- vomito.
Tuttavia, vi sono alcuni casi in cui i pazienti non presentano alcun sintomo.
Diagnosi
La diagnosi di ulcera gastrica è, in genere, suggerita dall’anamnesi del paziente. Tuttavia, può essere confermata dall’ esofagogastroduodenoscopia (EGDS), esame utile per dissipare altri dubbi diagnostici.
L’EGDS si effettua mediante l’introduzione di un tubo dalla bocca del paziente, fino al raggiungimento dello stomaco. Tramite fibre ottiche, grazie al suddetto esame, è possibile osservare le pareti interne dello stomaco, ed effettuare una biopsia (prelevare alcuni micro-frammenti di tessuto al fine di poterli analizzare al microscopio). Grazie all’esame istologico effettuato sul tessuto prelevato, si potrà verificare l’eventuale presenza dell’infezione da Helicobacter pylori o di cellule tumorali.
Bisogna inoltre rammentare che, tale infezione, può essere anche evidenziata da un esame del sangue o delle feci. L’Helicobacter pylori è, inoltre, riscontrabile anche mediante il breath test (test del respiro).
Rischi
Diverse possono essere le complicanze capaci di aggravare l'ulcera gastrica.
Tra queste:
- emorragie con anemia. Si verificano quando l’ulcera erode la parete dello stomaco, fino a danneggiare la rete vascolare. Si può presentare sia con la melena (presenza di sangue nelle feci), che con l’ematemesi (emissione di vomito con la presenza di sangue);
- perforazione con peritonite. Si presenta con un dolore intenso e improvviso allo stomaco. Ricorda, verosimilmente, il dolore di una pugnalata. Con la perforazione della parete dello stomaco, vi è la fuoriuscita del contenuto acido nella cavità peritoneale, che causa a sua volta una peritonite;
- occlusioni alte dovute alla cicatrizzazione dei tessuti con il tempo;
- chiusura del lume del viscere.
Cure e Trattamenti
Generalmente, è necessario curare l’ulcera gastrica con farmaci antiacidi come:
- inibitori della pompa protonica;
- H2, antagonisti dei recettori istaminici.
Nel caso in cui l’ulcera sia causata da un’infezione da Helicobacter pylori, è invece necessario somministrare delle terapie antibiotiche.
Vi sono dei casi in cui c’è la necessità di intervento chirurgico. Si tratta in genere di casi estremi, in cui la necessità sorge per il trattamento delle complicanze.
Al fine di prevenire l’ulcera gastrica, è possibile cercare di evitare cibi e bevande che aumentano la secrezione acida, quali:
- alcolici;
- bibite gassate;
- caffè;
- cioccolato;
- tè;
- spezie;
- menta;
- agrumi.
È consigliato, inoltre, evitare di abusare nel tempo di farmaci anti-infiammatori, di analgesici e di fumare.
Bibliografia
- Graham, David Y. "History of Helicobacter pylori, duodenal ulcer, gastric ulcer and gastric cancer." World Journal of Gastroenterology: WJG 20.18 (2014): 5191.
- Silva, Maria Izabel Gomes, and FC Florenco de Sousa. "Gastric ulcer etiology." Peptic ulcer disease 1 (2011).
- Ulcera peptica dello stomaco e del duodeno. www.issalute.it/
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