Metatarsalgia
Dr.ssa Giuseppina Di Stefano
Fisiatra Medico Chirurgo, specialista in Medicina Fisica e Riabilitazione – Medico Agopuntore Creato il: 17/01/2018 Ultimo aggiornamento: 21/11/2023La metatarsalgia è una patologia che si caratterizza per la presenza di un dolore sotto all'avampiede, a livello delle ossa metatarsali.
Si tratta di una malattia che può colpire qualsiasi individuo, anche se interessa molto più spesso le donne, a causa della maggior frequenza nell’indossare scarpe con tacchi alti. Tra i soggetti più colpiti dalla metatarsalgia, citiamo anche:
- soggetti sovrappesi;
- persone che presentano serie deformità anatomiche a carico dei piedi;
- pazienti affetti da artrite reumatoide;
- pazienti affetti da gotta;
- sportivi che praticano attività, a buoni livelli, quali ad esempio la corsa o la marcia.
Cause
Le cause sono molteplici:
- piede cavo, in cui è presente un'arcata plantare molto accentuata, che porta a un sovraccairco sulle teste metatarsali;
- deformazione a carico dei piedi (ad esempio, dita a martello e alluce valgo) rappresentano una causa di metatarsalgia;
- sovrappeso e obesità;
- indossare scarpe con il tacco alto;
- fratture ossee di lieve entità possono rappresentare una causa di sovraccarico dell’avampiede, in quanto, potrebbero far assumere al paziente un modo di camminare sbagliato;
- patologie come il neuroma di Morton (che colpisce le terminazioni nervose presenti tra i vari metatarsi) o l’osteocondrosi metatarsale, che colpisce principalmente la testa del secondo metatarso del piede;
- troviamo, tra le molteplici cause, anche il diabete, che ha, tra le varie complicazioni, presenta anche la degenerazione delle terminazioni nervose, che arriva fino alle dita dei piedi;
- malattie infiammatorie delle articolazioni, come l’artrite reumatoide o la gotta, che possono generare dolori a carico dell’avampiede.
Sintomi
Quando si parla di metatarsalgia, comunemente, il sintomo caratteristico è rappresentato dal dolore avvertito a carico dell’avampiede. Il dolore può presentare diverse intensità, da acuto a sordo. In genere, peggiora, diventando ancor più insopportabile, con l’aumentare delle ore trascorse in piedi, o camminando o correndo per periodi prolungati.
Tale patologia, tuttavia, presenta anche ulteriori sintomi, seppur meno frequenti rispetto al precedente. Tra questi, possiamo trovare:
- dita dei piedi intorpidite;
- formicolio avvertito alle dita dei piedi;
- una sensazione simili a quella provata dall’avere sassolini nelle scarpe;
- sensazione di scossa mentre si cammina, che obbliga a fermarsi frequentemente.
Diagnosi
La diagnosi di metatarsalgia viene posta dopo un’accurata visita specialistica, durante la quale il medico procederà a una dettagliata anamnesi e analisi della sintomatologia lamentata dal paziente, senza tralasciare l’esame obiettivo, mediante il quale verranno analizzati tutti i segni clinici. Lo specialista, inoltre, procederà a ricercare tutti quei fattori che possono determinare il disturbo a carico dell’avampiede.
Il medico, dopo aver visitato il paziente, prescriverà gli esami che riterrà necessari, quali:
- esami radiologici come Rx, Ecografia o Risonanza magnetica;
- eventuali esami del sangue, per escludere patologie reumatiche;
- elettromiografia per valutare i nervi;
- è molto importante, inoltre, valutare l'appoggio del piede quando si sta in posizione eretta e quando si cammina, con un esame che si chiama baropodometria statica e dinamica, che consiste nel camminare su una pedana computerizzata che valuta le pressioni.
Rischi
La metatarsalgia non comporta rischi eccessivi o particolari. Tuttavia, laddove non adeguatamente trattata, può portare il paziente ad assumere una deambulazione scorretta. Tra le ulteriori eventuali complicazioni può presentarsi anche dolore al ginocchio, all’anca e/o alla schiena.Cure e Trattamenti
Generalmente, la metatarsalgia è trattata con un approccio di tipo conservativo, consigliando al paziente di riposare, di applicare del ghiaccio. Lo specialista, inoltre, può consigliare l’utilizzo di plantari su misura per lo scarico delle teste metatarsali, nonché l’utilizzo di scarpe adeguate a prevenire le ricadute e mettere in buona posizione il piede durante l'attività lavorativa.
La terapia medica, invece, presenta opzioni quali:
- mesoterapia che consiste in iniezioni sottocutanee di farmaci che agiscono sull'infiammazione locale;
- ossigeno-ozonoterapia, sempre per via sottocutanea.
- tecarterapia;
- crioterapia;
- ionoforesi;
- onde d'urto.
Come soluzione estrema, viene preso in considerazione l'intervento chirurgico. Si tratta di una soluzione abbastanza rara, che viene valutata solo in assenza di rimedi efficaci. L’intervento, non a caso, viene riservato solo in quei casi in cui le deformità del piede appaiono abbastanza severe o in caso di una sintomatologia particolarmente grave e di lungo corso.
Bibliografia
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- Morton neuroma and metatarsalgia. Wu KK. Curr Opin Rheumatol. 2000 Mar;12(2):131-42. doi: 10.1097/00002281-200003000-00007.
- Metatarsalgia: anatomy, pathology and management. Cooke R, Manning C, Palihawadana D, Zubairy AI, Khan SH. Br J Hosp Med (Lond). 2021 Sep 2;82(9):1-8. doi: 10.12968/hmed.2021.0348. Epub 2021 Sep 29.
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