Listeriosi
Dr.ssa Carlotta Bracchi
Ginecologo Medico Chirurgo, specialista in Ginecologia e Ostetricia - Medicina Estetica Creato il: 27/11/2024L’infezione da Listeria non è molto frequente ma se interessa soggetti a rischio può produrre sintomi molto gravi.
Cause
Come detto, la listeriosi ha come causa l’infezione da Listeria monocytogenes, un batterio molto comune, che si trova facilmente in ambienti naturali, come il suolo e le acque, o anche all’interno di molti animali (es. ovini, bovini, uccelli), che però non sono sensibili alla sua infezione e possono quindi veicolarla.La contaminazione alimentare è una delle vie più comuni attraverso cui Listeria può infettare gli esseri umani. Essendo un batterio resistente alle basse temperature, la conservazione in frigorifero non impedisce la proliferazione del batterio; pertanto, il rischio maggiore è dato dal consumo di prodotti lattiero-caseari non pastorizzati, carne o pesce crudi o poco cotti e frutta non lavata.
Quando il batterio entra in contatto con gli esseri umani tende ad accumularsi all’interno delle cellule epiteliali nel tratto gastrointestinale, evitando l’azione del sistema immunitario e moltiplicandosi e diffondendosi al loro interno.
Sintomi
Inizialmente, la listeriosi si presenta come una normale gastroenterite infettiva, caratterizzata dalla presenza di nausea e diarrea spesso associate a dolori muscolari e alla presenza di febbre. Solitamente, questi sintomi si manifestano poco dopo l’ingestione del cibo contaminato.In casi particolarmente gravi, che generalmente riguardano soggetti immunodepressi, neonati, donne in gravidanza o pazienti anziani, la listeriosi può diffondersi all’interno del circolo sanguigno, provocando una batteriemia che può evolvere verso meningiti o diffondersi all’interno della placenta, causando infezioni intrauterine.
Diagnosi
Nella maggioranza dei casi, in cui i sintomi sono di natura lieve e tendono a risolversi spontaneamente in alcuni giorni, raramente si rende necessaria una diagnosi specifica. Questa diventa invece necessaria quando la sintomatologia è più grave e configura un coinvolgimento sistemico.Solitamente, la diagnosi di listeriosi si ottiene mediante una serie di esami mirati a isolare e caratterizzare il batterio in alcuni fluidi corporei. In genere, gli esami sono di tipo colturale e possono essere eseguiti o su campioni di sangue o su campioni di liquido cerebrospinale.
Rischi
Come detto in precedenza, nella maggior parte dei casi la listeriosi si presenta con sintomatologia lieve e si risolve facilmente in pochi giorni; tuttavia, in pazienti con sistemi immunitari indeboliti (ad esempio, immunodepressi, anziani o neonati) la listeriosi può causare complicanze gravi, tra cui:- meningite: è la conseguenza più frequente e si manifesta con febbre, cefalea, rigidità del collo, perdita della coordinazione e convulsioni. Si stima che il 20% dei casi di meningite in età neonatale e dopo i 60 anni sia conseguenza di una listeriosi;
- ascessi cerebrali: si presentano spesso come conseguenza della meningite e possono portare gravi sintomi neurologici, come paralisi dei nervi e alterazioni della coscienza;
- sepsi: i quadri di batteriemia legati a una listeriosi grave possono portare a un'infezione generalizzata, nota come sepsi, che produce sintomi aspecifici e può mettere a rischio la vita del paziente;
- aborto spontaneo o morte fetale: nelle donne in gravidanza, l’infezione può diffondersi anche nell’utero e causare complicanze come parti prematuri, aborti spontanei o morti fetali.
Cure e Trattamenti
La miglior forma di trattamento contro la listeriosi è costituita dalla prevenzione, che prevede una serie di accorgimenti durante la manipolazione degli alimenti mirati a uccidere i batteri ed evitare le contaminazioni responsabili della maggioranza delle infezioni. Tra gli accorgimenti più importanti rientrano:- lavare accuratamente le mani: prima di manipolare gli alimenti, dopo aver toccato animali, dopo aver usato il bagno e prima di mangiare è fondamentale lavare le mani con acqua e sapone, in modo da ridurre il rischio di veicolare batteri all’interno degli alimenti;
- lavare accuratamente frutta e verdura: prima di maneggiare prodotti agricoli come frutta o verdura è fondamentale lavare tutto sotto abbondante acqua corrente;
- cuocere completamente gli alimenti: Listeria è un batterio che non sopravvive alle alte temperature; pertanto, una cottura accurata dei cibi consente di uccidere il batterio e ridurre il rischio di infezione. Anche dopo la cottura è fondamentale tenere separate gli alimenti crudi da quelle cotti, utilizzando piatti e utensili diversi in modo da impedire una ricontaminazione.
La maggior parte dei pazienti che viene colpita da listeriosi guarisce spontaneamente entro alcuni giorni e senza necessitare di cure specifiche.
Viceversa, In presenza di complicanze, come la meningite, il trattamento della listeriosi necessita l’utilizzo di un antibiotico, solitamente ampicillina o eritromicina, che viene somministrato per via endovenosa. Questi trattamenti richiedono un ricovero ospedaliero, in quanto devono spesso essere associati a un monitoraggio regolare.
Le donne in gravidanza che sono state esposte alla Listeria devono essere monitorate attentamente, anche se non mostrano sintomi, poiché un trattamento precoce può aiutare a prevenire complicanze gravi per il feto.
Bibliografia
- Koopmans MM, Brouwer MC, Vázquez-Boland JA, van de Beek D. Human Listeriosis. Clin Microbiol Rev. 2023 Mar 23;36(1):e0006019.
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- Cooper J, Walker RD. Listeriosis. Vet Clin North Am Food Anim Pract. 1998 Mar;14(1):113-25.
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