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Faringite

Dr. Domenico Didonna

Dr. Domenico Didonna

Medico Internista Medico Chirurgo, specialista in Medicina Interna Creato il: 04/04/2024
La faringite consiste in un’infiammazione acuta della faringe, è un canale che collega la bocca all’esofago ed è situato in fondo alla bocca. A causare la faringite possono essere agenti patogeni come virus e batteri o irritanti ambientali e questi hanno come risultato principale una sintomatologia tipica, contrassegnata da tosse e mal di gola. 
 
Faringite

Cause Cause

Sebbene possa dipendere da un gran numero di cause, la maggior parte dei casi di faringite derivano da infezioni virali, nello specifico da Rhinovirus (ossia quelli responsabili dei comuni raffreddori). Più raramente si possono osservare faringiti da virus influenzali, virus di Epstein-Barr e virus dell’Herpes virus 3, ovvero il virus della varicella. Queste infezioni in genere si trasmettono attraverso il contatto con le goccioline respiratorie di una persona infetta o con superfici contaminate.

Tra le cause delle faringiti batteriche, invece, rientrano soprattutto le infezioni da Streptococcus pneumoniae e Haemophilus influenzae.  

Anche le allergie stagionali possono causare delle faringiti; tra gli allergeni più comuni con questi effetti rientrano polline, muffe, polvere domestica e peli di animali. Anche l’esposizione ad agenti irritanti, come il fumo di sigaretta, vapori di sostanze chimiche o inquinanti atmosferici. 

Anche la malattia da reflusso gastroesofageo può essere responsabile di faringite, in quanto i rigurgiti degli acidi gastrici possono provocare delle irritazioni della faringe che hanno un ruolo nella comparsa delle infiammazioni. 
 

Sintomi Sintomi

La sintomatologia caratteristica della faringite è molto variabile a seconda delle cause scatenanti dell’infiammazione e all’entità di quest’ultima. Tra i sintomi più comuni in genere si riscontrano irritazione nel retro della bocca, che talvolta si associa anche a una gola dolente e arrossata. 

L’irritazione, inoltre, può produrre anche delle difficoltà nella deglutizione (disfagia) oltre che una tosse che può essere produttiva se in presenza di muco (più comune nelle faringiti infettive) o improduttiva in assenza di esso (più frequente quando l’irritazione non è di tipo infettivo).

Altri sintomi comunemente associati all’infiammazione riguardano mal di testa e ingrossamento dei linfonodi cervicali (linfoadenopatia). Nelle faringiti di origine batterica, inoltre, non è raro individuare delle placche bianche o giallastre nella zona infiammata. Altri sintomi tipici di tale condizione patologica possono essere anche la presenza di pus sulle tonsille e voca rauca che si ripete nel tempo (questo avviene nelle forme croniche).
 

Diagnosi Diagnosi

La diagnosi della faringite non può prescindere da una visita specialistica, in cui l’otorinolaringoiatra inizia il controllo con il colloquio anamnestico, in cui acquisisce informazioni inerenti alla storia clinica e la sintomatologia lamentata dal paziente.

La visita prosegue con l’esame obiettivo da parte dello specialista che, valutati i sintomi del paziente, esegue un’ispezione visiva della gola, delle orecchie e delle narici. 

Per individuare la causa scatenante della faringite, è necessario fare ricorso a test più accurati; ad esempio, può essere utile l’esecuzione di un tampone faringeo per individuare eventuali infezioni da streptococco o di test virali. 

Nel caso di faringite ricorrente o cronica, è in generale consigliabile consultare uno specialista per una valutazione più approfondita, che potrebbe includere esami allergologici, esami del sangue e altri test diagnostici specifici. 
 
Faringite

Rischi Rischi

La faringite, nella maggior parte dei casi, è una condizione autolimitante e che quindi si risolve da sé senza conseguenze. Tuttavia, in alcune situazioni, specialmente se non trattata correttamente, tale condizione patologica può portare alla comparsa di alcune complicanze. 

La faringite streptococcica, per esempio, può aumentare il rischio di complicanze di tipo infettivo, come la formazione di ascessi peritonsillari, in cui il pus si accumula intorno a una delle due tonsille. In questi casi, la sintomatologia dolorosa può diventare particolarmente importante e, nei casi più gravi, può rendersi necessario un intervento chirurgico.

In altri casi, invece, le faringiti non trattate possono produrre una febbre reumatica, che consiste in un’infiammazione generalizzata con sintomi a carico delle articolazioni e della cute. 

Infine, una terza possibile conseguenza della faringite streptococcica è costituita dalla glomerulonefrite streptococcica, ossia una malattia renale che comporta un peggioramento delle capacità di filtrazione dei reni. In questi casi si possono quindi osservare tracce di sangue nelle urine e un aumento della pressione arteriosa.  
 

Cure e Trattamenti Cure e Trattamenti

Il trattamento della faringite dipende dalla causa sottostante. Se la faringite è di origine virale, per esempio, non esistono cure specifiche ma solitamente si segue un approccio sintomatico che prevede il riposo e l’idratazione della gola, generalmente insieme all’assunzione di antipiretici e antidolorifici da banco (ad esempio, paracetamolo o antinfiammatori non steroidei) per il controllo dei sintomi. 
Nel trattamento delle faringiti batteriche, specie se di natura streptococcica, si fa invece ricorso a un ciclo di antibiotici, finalizzati a eradicare completamente l’infezione. 

In genere, come trattamenti di supporto alle terapie farmacologiche, può essere assumere liquidi caldi ed effettuare gargarismi con acqua salina per ridurre il dolore e migliorare l’igiene orale. 

Di solito, per prevenire qualsiasi forma di faringite infettiva è sempre bene evitare di esporsi a possibili contatti a rischi. Il primo accorgimento è costituito dall’evitare i contatti stretti con persone che hanno sviluppato infezioni recentemente. Più in generale, è utile mantenere un’adeguata igiene delle mani, lavandole spesso e in modo accurato ed evitare condividere cibo, posate e piatti con altre persone.

Inoltre, è sempre bene avere premura di evitare esposizioni ad agenti irritanti come smog, sostanze chimiche tossiche e fumo di sigaretta. Può essere utile anche utilizzare degli umidificatori nei luoghi chiusi per evitare che l’aria diventi troppo secca (come avviene di frequente in presenza di aria condizionata o di riscaldamenti), in quanto anche questa può costituire un fattore irritante per la faringe. 
 

Bibliografia

  • Faringotonsillite (Tonsillite; Faringite), Alan G. Cheng, MD, Stanford University.
  • Anjos LM, Marcondes MB, Lima MF, Mondelli AL, Okoshi MP. Streptococcal acute pharyngitis. Rev Soc Bras Med Trop. 2014 Jul;47(4):409-13.
  • Steinbrook R. Pharyngitis. West J Med. 1985 Oct;143(4):534-6.

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