Glomerulonefriti

A cura del Dr. Fabio Mazza
Nefrologo Medico Chirurgo, specialista in NefrologiaIndice
Cos'è
Le glomerulonefriti sono un complesso di patologie che colpiscono principalmente i glomeruli renali.
Sono al primo posto nella prevalenza delle malattie renali e rappresentano la causa più frequente di insufficienza renale terminale e del trattamento dialitico.
Si classificano in primitive, idiopatiche (eziologia sconosciuta), secondarie:
- Le forme primitive sono affezioni che interessano i reni
- Le forme secondarie sono definite quando il danno renale è causato da altre patologie che colpiscono principalmente altri organi (comprese le neoplasie).
La deposizione degli immunocomplessi a livello glomerulare è responsabile di reazioni infiammatorie importanti che determinano un danno spesso irreversibile, da compromettere la funzione renale.
Le sindromi cliniche delle malattie glomerulari si suddividono in
- Glomerulonefrite acuta: sono caratterizzate da ematuria, proteinuria, edemi, rialzo della creatinina, oliguria o anuria. Generalmente sono responsabili le infezioni batteriche che colpiscono le alte vie respiratorie, malattie infettive, affezioni cutanee come lo Streptococco del gruppo A. Il decorso clinico nei bambini generalmente è buono e si concretizza con la risoluzione completa della malattia, negli adulti e anziani spesso si manifestano complicazioni quali ipertensione arteriosa e ridotta funzione renale.
- Glomerulonefrite rapidamente progressiva.
- Anomalie urinarie.
- Sindrome nefrosica: è un entità clinica caratterizzata da edema, proteinuria superiore ai 3/3,5 g/al giorno, ipoalbuminemia e dislipidemia.
- Glomerulonefrite cronica: coinvolgono direttamente il glomerulo (Glomerulonefrite a depositi mesangiali di IgA, nefropatia delle membrane basali).
La microematuria può essere di origine glomerulare (globuli rossi sono alterati nella forma ), oppure di origine non glomerulare (globuli rossi normali).
Le forme glomerulari spesso sono delle forme transitorie secondarie ad un esercizio fisico prolungato, posizione eretta, febbre, ipertensione arteriosa.
I fattori eziologici sono molteplici quali immunocomplessi, farmaci, allergeni, malattie metaboliche, malattie ereditarie, preclampsia, rigetto cronico del trapianto, scompenso cardiaco.
Tra le principali forme di glomerulopatie conviene ricordare la forma a lesioni minime, la focale e segmentaria, la membranosa, membrano proliferativa.
Tra le glomerulonefriti secondarie citiamo solamente la glomerulonefrite lupica, sindrome di Goodpasture, vasculiti renali, glomerulonefrite crioglobulinemica.

Cause
Il meccanismo responsabile del danno a livello glomerulare è principalmente causato da disordini immunologici (formazioni di anticorpi che colpiscono il glomerulo).
Questi anticorpi possono essere suddivisi come immunocomplessi circolanti oppure immunocomplessi a livello glomerulare
Sintomi
Le principali manifestazioni cliniche sono rappresentate dall’ematuria (sangue nelle urine), proteinuria, insufficienza renale (incremento della creatinina), edemi al volto, mani e arti inferiori, ipertensione arteriosa.
Le forme rapidamente progressive sono caratterizzate da un rapido deterioramento della funzione renale che spesso comporta il trattamento dialitico.
Le anomalie urinarie sono alterazioni dei parametri urinari rilevati per motivi occasionali tramite un comune esame delle urine. Le alterazioni più frequenti possono essere la microematuria (occasionale, persistente, familiare), la proteinuria, la glucosuria, la cilindruria.
Cure e Trattamenti
La terapia va impostata dopo aver classificato la glomerulopatia, se possibile mediante biopsia renale. Vengono utilizzati diverse classi farmacologiche (antibiotici, antipertensivi, cortisonici, agenti citotossici, terapia extra corporea e altro ancora).
É necessario ricordare che spesso il paziente si rivolge al nefrologo tardivamente, quando il danno renale è ormai irreversibile. È buona norma fare prevenzione, non trascurare mai durante i controlli di routine un semplice esame delle urine, chiedere sempre una ecografia renale e un controllo della creatinina, pochi e semplici esami non costosi e non invasivi capaci di salvare un prezioso patrimonio: i nostri reni.
L'informazione presente nel sito deve servire a migliorare, e non a sostituire, il rapporto medico-paziente. In caso di disturbi e/o malattie rivolgiti al tuo medico di base o ad uno specialista.

A cura del Dr. Fabio Mazza
Nefrologo Medico Chirurgo, specialista in Nefrologia Creato il: 29/07/2017 Ultimo aggiornamento: 17/12/2017Articoli correlati
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