Glomerulonefriti
Dr. Domenico Cante
Nefrologo Medico Chirurgo, Specialista in Nefrologia Creato il: 29/07/2017 Ultimo aggiornamento: 28/12/2023Con glomerulonefriti si indica un complesso di patologie che interessano principalmente i glomeruli renali.
Queste rientrano tra le malattie renali più diffuse al mondo e sono la causa principale dei casi di insufficienza renale terminale o di trattamenti dialitici dei pazienti.
In generale si osservano cinque tipologie di glomerulonefriti:
- glomerulonefrite acuta: comunemente di origine batterica, si sviluppa velocemente;
- glomerulonefrite rapidamente progressiva;
- glomerulonefrite cronica: insorge e si sviluppa lentamente;
- sindrome nefrosica;
- anomalie urinarie.
Cause
Le glomerulonefriti primarie hanno un’origine renale; le glomerulonefriti secondarie, invece, sono generalmente dovute a patologie che interessano altri organi (es. alcuni tumori).
In generale, vi sono molteplici possibili cause per l’insorgenza di glomerulonefriti, tra cui:
- infezioni da streptococco (responsabili delle forme acute);
- particolari tipi di farmaci (es. antinfiammatori non steroidei);
- allergeni;
- malattie metaboliche;
- malattie genetiche ereditarie;
- preeclampsia;
- rigetto di trapianti;
- scompensi cardiaci.
Per quanto riguarda le glomerulonefriti secondarie, invece, l’origine è da ricercarsi in patologie pregresse come:
- lupus eritematoso;
- sindrome di Goodpasture;
- vasculiti renali;
- glomerulonefrite crioglobulinemica.
Sintomi
Circa metà dei soggetti colpiti da glomerulonefrite acuta non mostra sintomi; tra quelli che possono manifestarsi, tuttavia, rientrano:
- oliguria o anuria, ossia riduzione, anche totale, del volume di urina prodotta;
- ematuria, ossia la comparsa di sangue nelle urine;
- edemi al volto, alle mani e, successivamente, agli arti inferiore;
- aumento della pressione arteriosa.
Nei casi di glomerulonefrite rapidamente progressiva, i sintomi iniziali sono stanchezza e febbre ma, talvolta, possono anche manifestarsi alcuni tipici della forma acuta. Questi sintomi, in genere, compaiono circa un mese prima che le funzionalità renali inizino a mostrare segni di compromissione.
I sintomi delle glomerulonefriti croniche sono sostanzialmente lievi; il più comune è l’aumento della pressione arteriosa. e, occasionalmente, la comparsa di edemi.
Gli edemi sono comuni anche nel caso di sindrome nefrosica, ma a questi si associano anche:
- proteinuria (un eccessivo contenuto proteico delle urine);
- ipoalbuminemia (carenza di albumina nel sangue);
- dislipidemia (concentrazione anormale di lipidi nel sangue).
Per quanto concerne le anomalie urinarie, i sintomi più comuni riguardano:
- microematuria (presenza di sangue nelle urine non visibile a occhio nudo);
- proteinuria;
- glicosuria (presenza di zuccheri nelle urine);
- cilindruria (presenza di aggregati cellulari e proteici nelle urine).
La microematuria può essere di origine glomerulare (globuli rossi sono alterati nella forma), oppure di origine non glomerulare (globuli rossi normali).
Diagnosi
La procedura più comune per la diagnosi delle glomerulonefriti consiste nello svolgimento di esami di laboratorio, quali:
- analisi del sangue, che consentono di individuare una carenza di globuli rossi (anemia) o un contenuto eccessivo di urea e creatinina, associati a una possibile diminuzione delle funzionalità renali;
- analisi delle urine, che consentono di valutare un eventuale eccesso di proteine o la presenza di cellule ematiche nelle urine.
Quando si sospetta una glomerulonefrite, è possibile che venga consigliata l’esecuzione di una biopsia renale per confermare la diagnosi e valutare la gravità della patologia. Mediante esecuzione di tamponi faringei, inoltre, è possibile determinare se la glomerulonefrite è stata causata da un’infezione batterica.
Rischi
Nella maggior parte dei casi, soprattutto in pazienti giovani, la glomerulonefrite acuta si risolve totalmente. In casi più rari, invece, la patologia può evolvere verso una malattia renale cronica o altre sindromi renali, tra cui la stessa sindrome nefrosica.
Nei casi di glomerulonefrite rapidamente progressiva, invece, il rischio è legato principalmente al tempismo con cui si interviene: se trattata entro pochi giorni o settimane dall’insorgenza, il paziente può mantenere la funzionalità renale; viceversa, in caso di trattamento tardivo, il rischio è quello di sviluppare un’insufficienza renale, con conseguente necessità di dialisi per il paziente.
Cure e Trattamenti
La scelta del trattamento per le glomerulonefriti dipende strettamente dal tipo di patologia; pertanto, si rivela utile la biopsia renale.
In generale, il trattamento della glomerulonefrite acuta mira al recupero delle funzionalità renali. Ai pazienti viene solitamente indicata una dieta povera di sodio e, in alcuni casi, dei diuretici per agevolare l’eliminazione di liquidi e sodio in eccesso.
Per quanto concerne la glomerulonefrite rapidamente progressiva, il trattamento principale consiste nella somministrazione di immunosoppressori (generalmente cortisonici) per via endovenosa per circa una settimana e, successivamente, per via orale.
In generale, se alle patologie è associato a fenomeni ipertensivi, il medico può prescrivere degli ACE-inibitori che contribuiscono a riportare la pressione arteriosa a valori normali.
Bibliografia
- Sindrome nefrosica, Frank O'Brien, MD, Washington University in St. Louis.
- Glomerulonefrite (Sindrome nefritica), Frank O'Brien, MD, Washington University in St. Louis.
- Kazi AM, Hashmi MF. Glomerulonephritis. In: StatPearls. Treasure Island (FL): StatPearls Publishing; 2023 Jan-.
- Glomerulonephritis overview, NHS, https://www.nhs.uk/conditions/glomerulonephritis/.
- American Kidney Fund, Nephrotic syndrome treatments, causes & symptoms https://www.kidneyfund.org/all-about-kidneys/other-kidney-problems/nephrotic-syndrome-treatments-causes-symptoms.
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