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Colangite sclerosante

Dr.ssa Angela Valentina D'Elia

Dr.ssa Angela Valentina D'Elia

Medico Genetista Medico Chirurgo, specialista in Genetica Medica Creato il: 26/09/2024
La colangite sclerosante primaria è una malattia cronica del fegato che coinvolge l’infiammazione e la cicatrizzazione delle vie biliari.

Si caratterizza per il progressivo restringimento delle vie biliari interne ed esterne al fegato, con conseguenti problemi per il passaggio della bile.

La colangite sclerosante è una condizione che richiede una gestione a lungo termine e un monitoraggio attento. Poiché la sua evoluzione varia da persona a persona, è importante collaborare attivamente con un’equipe medica specializzata per stabilire un piano di trattamento personalizzato.
 
Colangite sclerosante

Cause Cause

Le cause esatte della colangite sclerosante sono ancora sconosciute, tuttavia sono noti diversi fattori favorenti:
 
  • fattori immunologici: la colangite è considerata una malattia autoimmune, il che significa che il sistema immunitario attacca erroneamente i propri tessuti. Nel caso della colangite, ad essere colpite sono le vie biliari interne ed esterne al fegato;
  • fattori genetici: sembra esserci una predisposizione genetica alla colangite sclerosante primaria, poiché la malattia è stata osservata più frequentemente in famiglia con una storia di malattie autoimmuni o problemi al fegato;
  • fattori ambientali: alcuni fattori ambientali, come l’esposizione a determinati agenti infettivi o tossine, possono favorire lo sviluppo della colangite;
  • condizioni mediche associate: la colangite è spesso riscontrata in pazienti con condizioni autoimmuni precedenti, come la colite ulcerosa.
La colangite è considerata una malattia rara, che può colpire persone di ogni età. Anche se non si conoscono le cause esatte di questa patologia, la diagnosi precoce e il trattamento tempestivo possono contribuire a migliorare la qualità della vita dei pazienti.
 

Sintomi Sintomi

I sintomi della colangite sclerosante primaria possono variare da persona a persona ed evolversi nel tempo. Tra le manifestazioni più comuni della patologia, si segnalano:
 
  • prurito: il prurito è uno dei sintomi più comuni della colangite. La sensazione di prurito può essere generalizzata o concentrarsi in particolari aree del corpo, soprattutto durante la notte;
  • stanchezza: la fatica e la mancanza di energia sono sintomi frequenti nella colangite sclerosante e possono influire sulla qualità della vita del paziente;
  • perdita di peso: la colangite sclerosante può causare una diminuzione dell’appetito e una perdita di peso involontaria;
  • dolore addominale: alcuni pazienti con colangite sclerosante possono sperimentare dolore addominale, spesso nella parte superiore destra dell’addome, dovuto all’infiammazione delle vie biliari;
  • ittero: l’ingiallimento della pelle e degli occhi è un segno di accumulo di bile nel sangue a causa del blocco delle vie biliari;
  • febbre: in alcuni casi, la colangite sclerosante può essere associata a episodi febbrili ricorrenti;
  • gonfiore addominale: la colangite può creare un accumulo di liquido nell’addome, portando a gonfiore e distensione addominale;
  • problemi digestivi: alcuni pazienti possono sperimentare problemi digestivi come nausea, diarrea e cambiamenti nei movimenti intestinali.
Si tratta di sintomi aspecifici, non immediatamente riconducibili alla colangite e di cui il paziente potrebbe fare esperienza in diversa misura. Per queste ragioni, è importante consultare uno specialista ai primi segni sospetti e richiedere una valutazione approfondita della propria situazione. Una diagnosi precoce è fondamentale per indirizzare verso il trattamento più utile a migliorare la qualità della vita del paziente.
 

Diagnosi Diagnosi

La diagnosi della colangite sclerosante primaria richiede un’approfondita valutazione medica che coinvolge esami di laboratorio, procedure di imaging e talvolta interventi endoscopici. L’iter si articola generalmente come segue:
 
  • esami del sangue: questi esami vengono utilizzati principalmente per rilevare la presenza di anticorpi mitocondriali e marcatori epatici. La presenza di anticorpi mitocondriali è spesso associata alla colangite. La presenza di marcatori epatici invece, può fornire informazioni sulla funzione epatica e sulla presenza di ostruzioni biliari.
  • esami di imaging: tecniche di imaging come l’ecografia addominale, la risonanza magnetica e la tomografia computerizzata, possono aiutare lo specialista a visualizzare la struttura del fegato;
  • colangiopancreatografia (ERCP): questa procedura endoscopica consente una visualizzazione diretta delle vie biliari. Un tubo flessibile dotato di una telecamera viene inserito nella bocca e, passando per l’esofago, raggiunge l’intestino tenue. Durante l’ERCP possono essere eseguiti interventi aggiuntivi, come la rimozione di calcoli biliari o la dilatazione di stenosi;
  • biopsia del fegato: in alcuni casi, può essere necessario prelevare un piccolo campione di tessuto dal fegato mediante una biopsia per esaminare eventuali segni di infiammazione, fibrosi o cirrosi.
È bene precisare che non tutti i pazienti dovranno sottoporsi agli stessi esami. L’iter diagnostico verrà deciso dal medico specialista in base alla valutazione dei sintomi e strutturato sulla situazione specifica della persona.

In ogni caso, una diagnosi precoce è cruciale per iniziare il trattamento e gestire la malattia in modo appropriato, riducendo i rischi.
 
Colangite sclerosante

Rischi Rischi

La colangite sclerosante primaria è una malattia cronica rara che può portare diversi rischi:
 
  • cirrosi epatica: la colangite può causare cicatrici nelle vie biliari e nel tessuto epatico, progredendo poi verso la cirrosi epatica;
  • insufficienza epatica: in casi avanzati, la colangite può causare insufficienza epatica, una condizione in cui il fegato non è in grado di svolgere adeguatamente le sue funzioni vitali. L’insufficienza epatica è una condizione grave che richiede attenzione medica immediata;
  • carcinoma delle vie biliari: le persone con colangite hanno un aumentato rischio di sviluppare tumori delle vie biliari, tra cui il colangiocarcinoma. Questo rischio aumenta con l’avanzare della malattia e con la presenza della cirrosi epatica;
  • ostruzioni biliari: a causa del restringimento delle vie biliari, può verificarsi un’ostruzione del flusso biliare, portando a un accumulo di bile nel fegato. Questo può causare danni epatici aggiuntivi e sintomi come ittero;
  • infezioni ricorrenti: la colangite può aumentare il rischio di infezioni ricorrenti delle vie biliari, che possono essere associate a episodi febbrili e richiedere trattamenti antibiotici;
  • malattie associate: la colangite è spesso associata ad altre condizioni autoimmuni, come la colite ulcerosa, che possono complicare ulteriormente il quadro clinico.
Una gestione adeguata di questa particolare condizione è fondamentale per minimizzare i rischi e migliorare la qualità della vita delle persone interessate dalla colangite.
 

Cure e Trattamenti Cure e Trattamenti

Attualmente, non esiste una cura definitiva per la colangite. Tuttavia, la condizione può essere gestita grazie a specifici trattamenti personalizzati. Tra le diverse opzioni si segnalano:
 
  • acidi biliari ursodesossicolico: questo farmaco può essere prescritto per migliorare il flusso della bile e ridurre l’infiammazione delle vie biliari;
  • farmaci antiprurito: dato che il prurito è un sintomo comune nella colangite, possono essere prescritti farmaci antistaminici per alleviare questa sensazione;
  • trattamento delle complicazioni: se si sviluppano complicazioni come cirrosi o insufficienza epatica, il trattamento sarà mirato a gestire specificamente queste condizioni;
  • trapianto di fegato: in alcuni casi, se la colangite ha portato gravi danni epatici e insufficienza epatica, può essere considerato un trapianto di fegato.
Al fine di ottenere il miglior trattamento possibile, il paziente è invitato a sottoporsi a diagnosi precoce. È inoltre consigliato il monitoraggio costante della propria condizione.
 

Bibliografia

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