Artrite settica

Prof. Antonio Riccio
Reumatologo Medico Chirurgo - Professore Aggregato emerito, specialista in Reumatologia Creato il: 12/02/2025Si tratta di una condizione medica seria, da diagnosticare e trattare tempestivamente per evitare l’insorgenza di danni permanenti alle articolazioni e lo sviluppo di una vera e propria disabilità.

Cause
La principale causa dell’artrite settica è un’infezione batterica ai danni delle articolazioni, spesso provocata da:- infezioni: batteri provenienti da un'infezione generata in altre parti del corpo (come polmonite o infezioni della pelle) possono entrare nel flusso sanguigno e diffondersi alle articolazioni, causando artrite settica;
- trauma: il trauma diretto a un'articolazione, come una ferita o una frattura aperta, può fornire una via d'ingresso per i batteri;
- procedure chirurgiche invasive: procedure invasive o interventi chirurgici che coinvolgono le articolazioni (come l’artrocentesi) possono aumentare il rischio di sviluppare un'infezione nell'articolazione;
- protesi articolari: le protesi articolari al ginocchio o all’anca possono diventare sede di infezione batterica, causando artrite settica;
- infezioni del tessuto molle circostante: le infezioni dei tessuti molli (come l'osteomielite) possono diffondersi alle articolazioni vicine, causando artrite settica;
- condizioni mediche precedenti: alcune condizioni mediche precedenti, come il diabete e l’artrite reumatoide, possono esporre il paziente ad un alto rischio di sviluppare l’artrite settica, pur non essendo esse stesse causa diretta della patologia.
Sintomi
Tra i sintomi maggiormente riferiti dai pazienti con artrite settica si segnalano:- dolore articolare: il dolore articolare è uno dei sintomi più comuni dell'artrite settica, spesso descritto come improvviso, intenso e localizzato. Nella maggior parte dei casi, peggiora con il movimento;
- limitazione del movimento: a causa del dolore e del gonfiore, spesso il paziente lamenta una limitazione del movimento dell’articolazione infetta;
- debolezza muscolare: la limitazione del movimento, se protratta, può portare a debolezza muscolare;
- gonfiore: l'articolazione infetta può essere gonfia e tesa a causa dell'accumulo di liquido infiammatorio all'interno della stessa;
- arrossamento: la pelle intorno all'articolazione può arrossarsi e risultare calda al tatto a causa dell’infiammazione;
- febbre: l'artrite settica può essere accompagnata da febbre, che può essere lieve o alta, a seconda della gravità dell'infezione.
Diagnosi
La diagnosi dell'artrite settica si basa perlopiù sull’analisi dei sintomi e specifici esami di imaging. L’iter si articola generalmente come segue:- valutazione clinica: il medico inizia valutando i sintomi del paziente e cercando segni di infezioni come febbre, brividi e malessere generale;
- esami di laboratorio: gli esami del sangue possono rilevare anomalie spesso associate alla presenza di infezione nell’organismo;
- analisi del liquido sinoviale: uno dei passaggi chiave nella diagnosi dell’artrite settica è l’analisi del liquido sinoviale, prelevato dall’articolazione infetta attraverso un ago (artrocentesi). Si tratta di un esame fondamentale per verificare la presenza di batteri nell’articolazione e confermare l’infiammazione;
- imaging: la radiografia, la tomografia computerizzata e la risonanza magnetica possono essere utili per osservare cambiamenti nell’aspetto dell’articolazione, come erosioni ossee o riduzione dello spazio articolare;
- esami diagnostici differenziali: poiché i sintomi dell'artrite settica possono somigliare a quelli di altre condizioni articolari, come l'artrite reattiva o l'artrite reumatoide, il medico può eseguire esami diagnostici differenziali per escludere queste possibilità e confermare la diagnosi di artrite settica.

Rischi
I rischi associati all'artrite settica possono essere significativi, specialmente se non viene diagnosticata e trattata tempestivamente. Tra i principali si segnalano:- danni articolari permanenti: l'infiammazione causata dall'artrite settica può danneggiare gravemente le articolazioni coinvolte, portando a erosioni ossee, perdita di cartilagine e deformità articolare. Questi danni possono essere permanenti e influenzare la funzione e la mobilità dell'articolazione nel lungo termine;
- disabilità: se non trattata in modo adeguato, l'artrite settica può portare a una grave compromissione della funzione articolare, limitare le attività quotidiane del paziente e contribuire allo sviluppo di una vera e propria disabilità;
- diffusione dell'infezione: in alcuni casi, l'infezione dell'articolazione può diffondersi ad altre parti del corpo, causando complicanze gravi come osteomielite (infezione ossea), sepsi (infezione generalizzata del sangue), endocardite (infiammazione delle valvole cardiache) o meningite (infiammazione delle membrane del cervello);
- ricorrenza dell'infezione: se l’artrite non viene gestita in modo adeguato o se si trascurano alcune condizioni favorenti come il diabete e l’artrite reumatoide, è possibile che la malattia ritorni anche a seguito del trattamento.
Cure e Trattamenti
Il trattamento dell'artrite settica richiede spesso un approccio multidisciplinare e diverse modalità di intervento, da selezionare in base alle condizioni specifiche del paziente. Tra queste, si segnalano:- terapia antibiotica: il trattamento antibiotico è fondamentale per eliminare l’infezione batterica. I farmaci selezionabili per questo tipo di cura sono diversi, scelti dal medico in base ai risultati dell’analisi del liquido sinoviale;
- drenaggio dell'articolazione: nei casi in cui vi è un accumulo significativo di liquido infetto nell'articolazione, può essere necessario il drenaggio chirurgico dell'arto per ridurre la pressione su di esso;
- riposo e immobilizzazione: durante il periodo acuto dell'infezione, è importante riposare e immobilizzare l'articolazione infetta per ridurre l'irritazione e il rischio di danni ulteriori. Ciò può essere fatto mediante l'uso di tutori o bendaggi;
- terapia antinfiammatoria: gli antinfiammatori non steroidei (FANS) possono essere utilizzati per alleviare il dolore e ridurre l'infiammazione dell'articolazione infetta;
- terapia fisica: una volta ridotta l'infiammazione e controllata l’infezione, la terapia fisica può essere utile per ripristinare la mobilità e la funzione dell'articolazione interessata. Potrebbero essere consigliati esercizi di stretching, esercizi di rafforzamento muscolare o terapia occupazionale per migliorare la funzionalità dell’arto;
- monitoraggio e follow-up: dopo il trattamento iniziale, è importante monitorare attentamente il paziente per valutare il recupero dell'articolazione e per rilevare eventuali segni di ricorrenza dell'infezione.
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