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Varicella

Dr. Sandro Paparone

Dr. Sandro Paparone

Pediatra Medico Chirurgo, specialista in Pediatria Creato il: 14/03/2024
La varicella è una malattia infettiva altamente contagiosa, caratterizzata da un’eruzione cutanea pruriginosa e vesciche piene di liquido che si diffondono su tutto il corpo.

Comune e generalmente benigna nei bambini sani, la varicella può colpire anche gli adulti che non hanno mai contratto la malattia o che non sono stati vaccinati. Proprio loro, insieme ai neonati e agli immunocompromessi, rappresentano delle categorie sensibili, per le quali la varicella può causare complicazioni anche gravi.

Contro questa infezione esiste un vaccino sicuro ed efficace, fortemente raccomandato per i bambini e gli adulti che non hanno immunità dalla malattia.
 
Varicella

Cause Cause

Causa della varicella è l’infezione da virus varicella-zoster (VZV), appartenente alla famiglia degli herpesvirus e altamente contagioso. Tra le principali vie di trasmissione del virus si segnalano:
 
  • contatto diretto: il VZV si trasmette principalmente attraverso il contatto diretto con le lesioni cutanee delle persone infette. Toccando le vescicole cutanee di una persona con varicella o il liquido che fuoriesce da esse, si può contrarre il virus;
  • trasmissione aerea: il virus può anche essere trasmesso attraverso le goccioline respiratorie rilasciate nell’aria mediante tosse o starnuti di un soggetto infetto. Queste goccioline possono essere inalate da persone nelle vicinanze, infettando così il sistema respiratorio;
  • contatto indiretto: se il virus viene trasferito su oggetti contaminati, come giocattoli, utensili da cucina o superfici, e una persona entra in contatto con questi oggetti, può contrarre il virus toccandosi poi il viso o le mucose.
Il periodo di incubazione, dopo l'esposizione al virus, va da 10 a 21 giorni prima che compaiano i sintomi della varicella.

La varicella è altamente contagiosa e può diffondersi rapidamente in ambienti affollati come le scuole, le strutture di cura per l’infanzia e le famiglie. Per prevenire la diffusione del virus, particolarmente rischioso per alcune categorie di persone, è opportuno prendere tutte le precauzioni del caso, ivi compresa la vaccinazione di adulti e bambini.
 

Sintomi Sintomi

I sintomi della varicella possono variare in intensità da persona a persona e possono comprendere:
 
  • eruzione cutanea: è uno dei sintomi più distintivi della varicella, caratterizzato dalla comparsa di macchie rosse diffuse su tutto il corpo. Con il passare del tempo, le macchie si trasformano in vescicole piene di liquido, si rompono e cicatrizzano. Può interessare il cuoio capelluto, il viso, il tronco e le estremità;
  • prurito: le vescicole cutanee possono causare prurito intenso, che può essere particolarmente fastidioso per i bambini;
  • febbre: molte persone con varicella sviluppano febbre, che di solito è moderata, ma può essere più alta nei casi più gravi;
  • mal di testa o cefalea: il mal di testa è comune nei pazienti affetti da varicella, soprattutto durante i primi giorni della malattia;
  • affaticamento: molte persone con varicella sperimentano una sensazione generale di stanchezza e debolezza;
  • perdita di appetito: la varicella può causare perdita di appetito, specialmente nei bambini;
  • mal di gola: alcune persone con varicella possono sperimentare mal di gola o dolore durante la deglutizione;
  • malessere generale: alcuni pazienti possono sentirsi generalmente indisposti o avere sintomi simil-influenzali, come dolori muscolari o naso che cola.
I sintomi della varicella di solito compaiono da 10 a 21 giorni dopo l’esposizione al virus e possono durare da una settimana a dieci giorni. È importante consultare un medico se si sospetta di avere la varicella, specialmente se ci sono complicazioni o se la malattia colpisce individui ad alto rischio, come neonati, donne in gravidanza o persone con sistema immunitario compromesso.
 

Diagnosi Diagnosi

La diagnosi della varicella si basa generalmente sull’analisi dei sintomi, mentre per alcuni casi gravi potrebbero essere richiesti test aggiuntivi. L’iter si articola generalmente come segue:
 
  • anamnesi: il medico pone domande sullo stato di salute del paziente, sui sintomi presenti, sulla storia recente di esposizione al virus varicella-zoster e sullo stato vaccinale;
  • esame fisico: il medico esaminerà l’eruzione cutanea caratteristica della varicella, valutando la distribuzione, la morfologia e il grado di coinvolgimento. Sarà anche considerata la presenza di altri sintomi tipici della malattia;
  • test di laboratorio: in alcuni casi, può essere eseguito un test di laboratorio per confermare la diagnosi di varicella;
  • test sierologici: i test sierologici possono essere utilizzati per rilevare la presenza di anticorpi specifici contro il virus varicella-zoster nel sangue del paziente. Questi test sono utili soprattutto per individuare infezioni passate.
Tra i test di laboratorio più eseguiti è bene segnalare:
 
  • test di immunofluorescenza: questo test utilizza campioni prelevati dalle vescicole cutanee per rilevare la presenza di varicella-zoster attraverso la microscopia a fluorescenza;
  • test di amplificazione degli acidi nucleici: questo test rileva il materiale genetico del virus varicella-zoster nei campioni di sangue, liquido delle vescicole o altri campioni biologici.
Tali test vengono prescritti soprattutto nei casi gravi o se il medico sospetta complicazioni.
 
Varicella

Rischi Rischi

La varicella è generalmente considerata una malattia benigna nei bambini sani, ma può comportare alcuni rischi, soprattutto in casi più gravi o in individui ad alto rischio. Tra i rischi più comuni si segnalano:
 
  • complicazioni cutanee: le complicazioni cutanee della varicella possono includere infezioni batteriche delle vescicole, cicatrici permanenti dovute a grattarsi eccessivo, e lesioni cutanee secondarie come ascessi;
  • infezioni secondarie: le vescicole cutanee possono diventare sede di infezioni batteriche secondarie, che possono richiedere terapia antibiotica;
  • complicazioni respiratorie: nei casi più gravi, la varicella può causare complicazioni respiratorie come polmonite, che può essere grave e richiedere l’ospedalizzazione;
  • encefalite: in rari casi, la varicella può causare encefalite, un’infiammazione del cervello che può essere grave e potenzialmente letale;
  • complicazioni nei neonati: la varicella contratta durante la gravidanza può portare a complicazioni gravi nel neonato, comprese cicatrici cutanee e malattia neonatale grave;
  • complicanze negli adulti: gli adulti che contraggono la varicella hanno un rischio maggiore di sviluppare complicazioni gravi come polmonite, encefalite e altre complicazioni neurologiche;
  • rischio per le persone con sistema immunitario compromesso: le persone con sistema immunitario compromesso, come coloro che stanno ricevendo chemioterapia, trapianto di organi o con malattie immunosoppressive, possono essere a rischio di complicazioni gravi e possono richiedere un trattamento più aggressivo.
La prevenzione della varicella attraverso il vaccino è il modo più efficace per ridurre il rischio di contrarre la malattia e le sue complicazioni. Qualora non fosse sufficiente e si cominciassero a manifestare i sintomi tipici, è consigliato cercare assistenza sanitaria per la corretta gestione della condizione.
 

Cure e Trattamenti Cure e Trattamenti

Il trattamento della varicella di solito si concentra sul sollievo dei sintomi e sulla prevenzione delle complicazioni. Ecco alcune misure e opzioni di trattamento comuni per la varicella:
 
  • terapia antivirale: nei casi più gravi, soprattutto negli adulti o nei pazienti ad alto rischio di complicazioni, il medico può prescrivere farmaci antivirali per ridurre la gravità e la durata della malattia;
  • sollievo del prurito: il prurito è uno dei sintomi più fastidiosi della varicella. È possibile alleviare il prurito applicando compresse umide o creme idratanti e lenitive;
  • controllo della febbre: se si sviluppa febbre durante la varicella, è possibile prendere paracetamolo per ridurla;
  • idratazione: è importante bere molti liquidi per evitare la disidratazione, specialmente e si ha febbre o se si è perso l’appetito a causa della malattia;
  • riposo: il riposo è essenziale per consentire al corpo di combattere l’infezione e guarire. Assicurarsi di riposare a sufficienza e di evitare attività fisiche impegnative durante la malattia;
  • evitare il contagio: poiché la varicella è altamente contagiosa, è importante evitare il contatto con persone non immunizzate, specialmente neonati, donne in gravidanza e persone con sistema immunitario compromesso;
  • vaccinazione: il vaccino contro la varicella è il modo più efficace per prevenire la malattia. È raccomandato per i bambini e gli adulti non immunizzati e può essere somministrato anche come profilassi post-esposizione per ridurre il rischio di contrarre la varicella dopo essere stati esposti al virus.
La modalità di trattamento verrà selezionata dal medico insieme ai genitori del bambino o in accordo con l’adulto affetto dalla varicella, a seconda delle condizioni di salute del paziente e dei risultati dei test diagnostici.
 

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