Tracoma
Dr.ssa Roberta Terrana
Oculista Medico Chirurgo, specialista in Oftalmologia Creato il: 29/03/2024Si diffonde principalmente attraverso il contatto diretto con le secrezioni degli occhi o del naso di persone infette e colpisce principalmente chi vive in condizioni di povertà, sovraffollamento e igiene inadeguata.
Il tracoma può essere prevenuto e trattato grazie all’adozione di misure igieniche adeguate, alla somministrazione di antibiotici e, in alcuni casi, a interventi di chirurgia correttiva.
Cause
Il tracoma è causato da un batterio chiamato Chlamydia Trachomatis. Questo batterio è altamente contagioso e si diffonde principalmente attraverso:- contatto diretto: con le secrezioni degli occhi o del naso di persone infette;
- contatto con mosche infette: alcune mosche possono essere vettori del batterio e trasportarlo da un individuo infetto a uno sano, contribuendo alla diffusione della malattia;
- condivisione di articoli contaminati: ad esempio, asciugamani, fazzoletti, ecc.
Attualmente, il tracoma è una delle principali cause di cecità al mondo. Prevenirlo è possibile, ma è necessario intervenire nelle fasi iniziali dell’infezione.
Sintomi
Il tracoma può manifestarsi in diverse fasi e i sintomi possono variare a seconda dello stadio della malattia. Le fasi del tracoma comprendono:- fase iniziale (congiuntivite acuta): i sintomi iniziali possono includere arrossamento degli occhi, lacrimazione e sensazione di prurito. Questi sintomi sono simili a quelli di una comune congiuntivite;
- fase intermedia (congiuntivite cronica): se non trattata, la congiuntivite acuta può progredire in una fase più cronica, caratterizzata da un arrossamento persistente degli occhi, formazione di pus o secrezioni mucose, sensazione di sabbia negli occhi e fotofobia (sensibilità alla luce);
- fase avanzata (tracoma cicatriziale): nei casi più gravi e cronici, il tracoma può portare a cicatrici sulle palpebre interne. Queste cicatrici possono causare distorsione delle ciglia verso l’occhio (trichiase), che possono graffiare la cornea, provocando ulcere corneali e danni permanenti alla vista. A questo punto, il paziente può anche sperimentare dolore oculare cronico e visione offuscata.
Diagnosi
La diagnosi del tracoma si basa sull’analisi dei sintomi e ulteriori test di laboratorio. L’iter si articola generalmente come segue:- esame oculare: un oculista può esaminare gli occhi del paziente alla ricerca di segni caratteristici della malattia, come arrossamento, secrezioni, cicatrici sulle palpebre e distorsione delle ciglia. Questo esame può essere eseguito utilizzando una lente di ingrandimento e una fonte di luce;
- test di fluoresceina: questo test coinvolge l’uso di un colorante chiamato fluoresceina, che viene applicato sugli occhi. La luce blu viene quindi utilizzata per evidenziare eventuali lesioni o ulcere sulla superficie dell’occhio, che possono essere indicative di tracoma avanzato;
- raccolta di campioni: in alcuni casi, può essere necessario raccogliere campioni di secrezioni oculari per effettuare test di laboratorio. Questi test possono includere la reazione a catena della polimerasi (PCR) per rilevare la presenza del batterio Chlamydia trachomatis o la coltura batterica per isolare e identificare il batterio;
- esami diagnostici a livello di comunità: in contesti in cui il tracoma è endemico, possono essere utilizzati metodi di valutazione di massa per determinare la prevalenza della malattia nella comunità e pianificare interventi di controllo.
Rischi
Il tracoma può comportare diversi rischi per la salute, specialmente se non viene trattato adeguatamente. Tra le principali complicazioni e sfide associate al tracoma si segnalano:- cecità: il tracoma è una delle principali cause di cecità evitabile al mondo. Le cicatrici causate dall’infezione cronica possono portare a distorsione delle ciglia verso l’occhio (trichiase), abrasioni della cornea e danni permanenti alla vista che possono culminare nella perdita totale della vista;
- infezioni oculari ricorrenti: le persone affette da tracoma cronico possono sperimentare frequenti episodi di congiuntivite, ulcere corneali e altre infezioni oculari, che possono causare disagio e compromettere la qualità della vita;
- diffusione dell’infezione: il tracoma è altamente contagioso e può diffondersi rapidamente nelle comunità dove le condizioni di igiene sono scarse. Senza interventi appropriati, la malattia può continuare a diffondersi attraverso il contatto diretto con persone infette o tramite mosche.
Per prevenire questi rischi, è fondamentale identificare e trattare precocemente il tracoma attraverso programmi di screening regolari, adozione di norme igieniche e somministrazione di antibiotici. In alcuni casi, potrebbe essere necessario l’intervento chirurgico.
Cure e Trattamenti
Il trattamento del tracoma dipende dallo stadio della malattia e può includere diversi approcci:- terapia antibiotica: nei primi stadi della malattia, la somministrazione di antibiotici è spesso raccomandata per eliminare l’infezione batterica. Questi farmaci possono essere somministrati sotto forma di compresse, gocce o unguenti oculari, a seconda della gravità dell’infezione;
- igiene oculare: è importante praticare una buona igiene oculare per prevenire la diffusione dell’infezione e ridurre il rischio di ricadute. Questo può includere lavare regolarmente le mani, evitare di strofinarsi gli occhi e rimuovere con cura le secrezioni oculari con acqua pulita e una garza sterile;
- chirurgia: nei casi più gravi di tracoma cicatriziale, in cui le cicatrici sulle palpebre causano distorsione delle ciglia e abrasioni della cornea, può essere necessario un intervento chirurgico correttivo. Questo può includere la correzione delle ciglia (trichiase) mediante epilazione o ablazione laser, la correzione delle palpebre (entropion) e la rimozione delle cicatrici mediante chirurgia oculoplastica.
Si raccomandano screening regolari per il tracoma a chiunque provenga da comunità sovraffollate o ad alto rischio e a tutti quei pazienti che recentemente abbiano frequentato luoghi di questo genere.
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