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Tiroidite

Dr.ssa Paola De Stefanis

Dr.ssa Paola De Stefanis

Endocrinologo Medico Chirurgo, specialista in Endocrinologia Creato il: 25/07/2017 Ultimo aggiornamento: 16/11/2023

La tiroidite è un’infiammazione della ghiandola della tiroide, una piccola ghiandola posta alla base del collo, incaricata della produzione di ormoni tiroidei. Sulla base dei fattori scatenanti, della gravità della patologia, del decorso clinico e delle conseguenze si possono distinguere diverse varianti:

  • tiroidite cronica autoimmune o di Hashimoto: la più comune;
  • tiroidite silente del post-partum: innescata dopo il parto;
  • tiroidite silente sporadica;
  • tiroidite acute o infettive;
  • sub-acute o di De Querevain;
  • tiroidite da farmaci o da radiazioni;
  • tiroidite di Riedel.
Tiroidite

Cause Cause

La tiroidite presenta cause multifattoriali, a loro volta responsabili delle diverse varianti. Si possono distinguere: 

  • processi autoimmuni: responsabili dell’insorgenza della tiroidite di Hashimoto, della tiroidite silente post-partum e della tiroidite silente sporadica
  • infezioni virali, fungine o batteriche: responsabili delle tiroiditi acute o infettive e sub-acute;
  • cause esogene: dovute alla somministrazione di farmaci o terapie per la cura di alcuni tipi di tumore.

La tiroidite di Riedel è un caso particolare. Si tratta di una variante molto rara che colpisce maggiormente, secondo recenti ricerche, le donne di mezza età. E’ caratterizzata dalla fibrosi (accumulo di tessuto connettivo) del tessuto della ghiandola tiroidea e le sue cause sono ancora sconosciute.

Sintomi Sintomi

La tiroidite può manifestarsi in diversi modi e con diversa intensità in base alla variante. Il sintomo tipico è rappresentato da un’infiammazione e un dolore a carico della tiroide. Inoltre, essendo in linea di principio un’infiammazione della ghiandola adibita alla produzione di ormoni, è possibile riscontrare almeno due sintomi comuni frequenti:

  • ipotiroidismo: ovvero la  scarsa produzione di ormoni tiroidei spesso associata ad aumento di peso, dolori articolari e muscolari, aumento dei livelli di colesterolo nel sangue e una maggiore sensibilità alle basse temperature; 
  • ipertiroidismo: ovvero la elevata produzione di ormoni tiroidei con conseguente aumento del tasso metabolico, perdita di peso, battito cardiaco irregolare, aumento della pressione sanguigna e irritabilità.

Entrambe le condizioni sono altresì rilevanti ai fini della diagnosi del disturbo tiroideo.

Diagnosi Diagnosi

La diagnosi di tiroidite non può prescindere da una visita specialistica, con relativa anamnesi ed esame obiettivo scrupoloso, mediante palpazione della tiroide. Per diagnosticare un disturbo della tiroide si possono effettuare, inoltre, diversi accertamenti, tra i quali:

  • esami del sangue: valutano i livelli degli ormoni tiroidei nel sangue. Generalmente si misurano i livelli dell’ormone tireostimolante (TSH) e della tiroxina (T4)
  • ecografia: grazie alla quale si esaminano la struttura e la dimensione della tiroide nonché la presenza di eventuali noduli. Questo esame è particolarmente efficace per la diagnosi della tiroidite di Riedel, fibrosa e nodulosa. 

Raro il ricorso a interventi come l’agobiopsia e l’elastografia.

Rischi Rischi

I maggiori rischi derivati dalla tiroidite sono legati alle condizioni di ipotiroidismo e ipertiroidismo. In assenza di una diagnosi adeguata, l’infiammazione alla tiroide può comportare:

  • squilibri metabolici; 
  • sbalzi di umore;  
  • alterazioni del battito cardiaco, con conseguente aumento della pressione sanguigna;
  • aumento del tasso di colesterolo nel sangue.

Una volta diagnosticate e trattate, le tiroiditi non comportano particolari rischi.

Cure e Trattamenti Cure e Trattamenti

I trattamenti della tiroidite cambiano in base alla variante:

  • terapia farmacologica: a base di cortisone o antibiotici, efficace soprattutto con le tiroiditi acute o sub-acute;
  • terapia ormonale: con somministrazione di ormoni tiroidei in caso di ipotiroidismo e di farmaci anti-tiroidei in caso di ipertiroidismo

Raro il ricorso alla tiroidectomia totale, l’intervento chirurgico volto a rimuovere completamente la tiroide. Il caso per il quale se ne fa maggior ricorso è la tiroidite di Riedel a causa della sua natura fibrosa e nodulosa.

A seguito dell’intervento, il paziente dovrà assumere sostitutivi sintetici dell'ormone tiroideo per mantenere l’equilibrio omeostatico dell’organismo. 

Bibliografia

  • Istituto Superiore di Sanità (ISS). Registro Nazionale Ipotiroidei Congeniti (RNIC).
  • Majety P, Hennessey JV. Acute and Subacute, and Riedel’s Thyroiditis. 2022 Jul 25. In: Feingold KR, Anawalt B, Blackman MR, Boyce A, Chrousos G, Corpas E, de Herder WW, Dhatariya K, Dungan K, Hofland J, Kalra S, Kaltsas G, Kapoor N, Koch C, Kopp P, Korbonits M, Kovacs CS, Kuohung W, Laferrère B, Levy M, McGee EA, McLachlan R, New M, Purnell J, Sahay R, Shah AS, Singer F, Sperling MA, Stratakis CA, Trence DL, Wilson DP, editors. Endotext [Internet]. South Dartmouth (MA): MDText.com, Inc.; 2000–. PMID: 25905408: Acute and Subacute, and Riedel’s Thyroiditis - PubMed (nih.gov).

L'informazione presente nel sito deve servire a migliorare, e non a sostituire, il rapporto medico-paziente. In caso di disturbi e/o malattie rivolgiti al tuo medico di base o ad uno specialista.

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