Stomatite

La stomatite è un'infiammazione della mucosa orale che può colpire varie parti della bocca, come lingua, labbra e palato. Più che una condizione, la stomatite è un insieme di condizioni; tra le varie forme esistenti rientrano: 
 

• stomatite aftosa: conosciuta anche come afta ed è caratterizzata dalla presenza di ulcere dolorose all'interno della bocca. È la forma più comune;
• stomatite erpetica: è causata dal virus Herpes simplex, questa forma di stomatite provoca vescicole dolorose che possono evolvere in ulcere; 
• stomatite protesica: è associata all'uso di protesi dentarie, può causare infiammazione e dolore nelle aree in cui la protesi entra in contatto con la mucosa; 
• stomatite angolare: è conosciuta anche come cheilite angolare, colpisce gli angoli della bocca e può essere causata da infezioni fungine o batteriche; 
• stomatite da candida: è un'infezione fungina causata da Candida albicans, che provoca placche bianche e cremose sulla mucosa orale.

Cause

Avendo numerose possibili forme patologiche, le cause della stomatite possono essere molto numerose, includendo un gran numero di fattori infettivi, traumatici, immunologici, nutrizionali e sistemici. 

Tra le forme infettive di stomatite rientrano quelle di origine virale, generalmente causate dal virus Herpes simplex, che spesso colpisce anche le gengive, dando luogo alla cosiddetta stomatite erpetica. Più raramente si possono verificare infezioni di origine batterica o micotica, in particolare da Candida albicans, responsabile della candidosi. 

Le stomatiti di origine traumatica sono invece spesso causate da impianti dentari, apparecchi ortodontici o protesi non adatte alla bocca, in quanto possono provocare lesioni fisiche (es. tagli) all’interno della mucosa. 

Più raramente, le stomatiti possono manifestarsi per reazioni allergiche a cibi, dentifrici o prodotti per la bocca, per lesioni chimiche causate da alcol o tabacco, per carenze nutrizionali o anche per malattie sistemiche o autoimmuni che colpiscono le mucose.  

È bene notare che anche lo stress costituisce un fattore di rischio, in quanto riduce la capacità dell’organismo di rispondere correttamente agli stimoli esterni.
 

Sintomi

In base alla forma specifica, la stomatite può produrre varie manifestazioni sintomatiche ma, in generale, come ogni patologia infiammatoria, i sintomi più comuni e presenti in quasi tutte le forme riguardano la sensazione di dolore e disagio nella bocca, che può apparire anche gonfia e arrossata. 

In alcuni casi, la mucosa può anche lesionarsi, producendo delle ulcere (come le afte) spesso di forma ovale o rotondeggiante, larghe qualche millimetro e di colore biancastro, talvolta circondate da una zona arrossata e irritata. Più raramente possono presentarsi una salivazione più intensa e un alito maleodorante. 
 

Diagnosi

Le stomatiti in genere si possono diagnosticare sulla base dell’osservazione clinica, ossia la visualizzazione diretta dell’area infiammata e delle eventuali lesioni presenti nella bocca. In questi casi, è spesso utile raccogliere anche un’anamnesi accurata, che consente di ottenere informazioni sui sintomi (intensità e durata) e su eventuali fattori di rischio, come fumo, alcolismo, infezioni, dieta squilibrata o stress.  

L’esame obiettivo per la stomatite, invece, si basa su una valutazione visiva del cavo orale al fine di individuare i segni infiammatori o le lesioni e determinare la loro posizione, le loro dimensioni ed eventualmente un rigonfiamento dei linfonodi cervicali, che possono essere indicativi di un’infezione in corso.  

In alcuni casi, possono essere utili esami più approfonditi, come analisi del sangue per valutare i livelli di ferro, vitamina B12 e acido folico, test microbiologici per individuare la presenza di virus dell’herpes o batteri o test allergici.
 

Rischi

La stomatite, nella maggioranza dei casi, non è una condizione grave; tuttavia, può essere estremamente fastidiosa per chi ne soffre, in quanto il dolore associato all’infiammazione può interferire in modo importante anche con attività quotidiane come mangiare, deglutire e parlare. 

In questi casi, inoltre, il dolore può ostacolare l’assunzione di cibi e bevande, con il rischio di indurre delle carenze nutrizionali che, nel tempo, possono produrre complicanze anche rilevanti.

Nei casi di stomatiti ulceranti, le lesioni alle mucose possono costituire una porta di ingresso per agenti patogeni esterni, con il rischio di provocare infezioni batteriche secondarie in grado di peggiorare l’infiammazione. 
 

Cure e Trattamenti

Per prevenire le stomatiti è fondamentale mantenere una buona igiene orale, lavando accuratamente i denti dopo ogni pasto e sciacquando correttamente la bocca con un collutorio. Per evitare anche stimoli di natura fisica, è fondamentale ridurre o azzerare il consumo di alcolici e smettere di fumare; inoltre, seguire una dieta equilibrata, ricca di vitamina B12, acido folico e ferro contribuisce a ridurre i fattori di rischio legati a possibili carenze nutrizionali. 

Nella grande maggioranza dei casi, le stomatiti più comuni guariscono spontaneamente entro una o due settimane; pertanto, i trattamenti preferiti in questi casi sono di tipo sintomatico.

In genere, i trattamenti principali includono anestetici locali, come gel o collutori a base di lidocaina, disinfettanti e antisettici orali, come la clorexidina, che contribuiscono a prevenire infezioni eventuali infezioni secondarie, o anche corticosteroidi, che hanno un importante effetto antinfiammatorio. 

Se invece la stomatite è di origine infettiva, si possono utilizzare dei gel antimicrobici come antivirali (per esempio, l’aciclovir) per le stomatiti erpetiche, i quali contribuiscono ad accelerare la guarigione e ridurre la sintomatologia, o antibiotici e antimicotici per le stomatiti di origine batterica o fungina.
 

Bibliografia

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