Soffio al cuore
Dr. Roberto Assale
Cardiologo Medico Chirurgo, specialista in Cardiologia Creato il: 29/05/2024- origine: può essere sistolico, quando si verifica durante la contrazione del cuore, o diastolico, quando si verifica durante il rilassamento del cuore. Può anche essere continuo, e quindi persistente durante tutto il ciclo cardiaco, o intermittente;
- intensità: può variare da lieve a grave e può essere classificata in base alla scala di Levine, che va da I a VI, dove I è un soffio molto lieve e VI uno molto forte;
- localizzazione: può essere localizzato in una specifica area del torace in base alla sua origine anatomica, per esempio una delle quattro valvole cardiache.
Cause
Come detto in precedenza, il soffio al cuore è genericamente considerato una condizione benigna, che è quindi legato a condizioni fisiologiche del muscolo cardiaco; tuttavia, esistono anche casi in cui questi si sviluppino per alcune condizioni cardiache e vascolari, tra cui:- cardiopatie congenite, ossia anomalie strutturali del cuore che sono presenti sin dalla nascita e possono causare flussi di sangue anomali attraverso il cuore e le grandi arterie; questi difetti possono includere difetti interatriali o interventricolari;
- patologie delle valvole cardiache come la stenosi valvolare (restringimento della valvola) o la insufficienza valvolare (perdita di chiusura della valvola), le quali possono causare dei riflussi di sangue con rumori tipici;
- dilatazioni delle arterie, che quindi non riescono più a essere completamente chiuse dalle valvole cardiache;
- malattie non cardiache, come l’ipertiroidismo, che producono un aumento della frequenza cardiaca senza causare anomalie strutturali a carico del cuore e delle strutture circostanti.
Sintomi
Spesso, il soffio al cuore può emergere come un reperto incidentale durante un esame fisico di routine e non causare sintomi evidenti. Tuttavia, in alcuni casi, possono verificarsi sintomi associati a condizioni sottostanti che causano il soffio al cuore. Questi sintomi possono includere:- dispnea, che può comparire quando la circolazione di sangue non è ottimale e quindi si riduce l’apporto di ossigeno ai vari distretti del corpo;
- dolore toracico, che può comparire in seguito a malattie di natura ischemica come l'infarto miocardico;
- palpitazioni, generalmente dovute a situazioni di dispnea e legate al tentativo dell’organismo di compensare i difetti di pompaggio del sangue;
- cianosi, ossia colore bluastro della cute, soprattutto di mani e labbra, per via della mancanza di ossigeno.
Diagnosi
Il soffio cardiaco può essere individuato da un medico specialista mediante auscultazione del cuore con uno stetoscopio. In genere, tramite auscultazione è possibile determinare anche alcuni parametri come localizzazione, intensità e durata, oltre ad alcuni fattori che sembrano scatenarlo o intensificarlo.Quando si sospetta un soffio derivante da alcune patologie, si possono eseguire alcuni esami strumentali utili per individuarne l’eventuale causa; tra gli esami più frequenti rientrano:
- elettrocardiogramma (ECG), che registra l'attività elettrica del cuore e può rilevare anomalie nella frequenza cardiaca associate al soffio al cuore;
- ecocardiografia, che consente di individuare eventuali alterazioni strutturali a carico del cuore, in modo da individuare possibili lesioni;
- radiografia toracica, che può fornire immagini dei polmoni e del cuore e può rilevare anomalie delle strutture cardiache associate al soffio al cuore.
Rischi
Nelle forme patologiche, il rischio principale dei soffi al cuore è dato dalle possibili complicanze delle cause sottostanti. Tra le complicanze più gravi rientrano:- insufficienza cardiaca, in quanto alcune cardiopatie possono evolvere verso situazioni che danneggiano la funzionalità cardiaca, impedendo al cuore di offrire un adeguato pompaggio del sangue per garantire il mantenimento dei processi fisiologici;
- aritmie cardiache, che si possono verificare in conseguenza ad alcuni scompensi nel pompaggio del sangue e favorire la comparsa di arresti cardiaci potenzialmente fatali;
- cardiopatie ipertrofiche, che possono svilupparsi quando il soffio è causato da stenosi valvolari, le quali impediscono un adeguato afflusso di sangue all’interno del cuore.
Cure e Trattamenti
Il trattamento del soffio al cuore dipende essenzialmente dalla causa scatenante e dalla gravità di esso.In presenza di soffi di natura benigna può non essere necessario fare ricorso a trattamenti specifici, preferendo un semplice monitoraggio nel tempo per valutare eventuali cambiamenti nel quadro clinico del paziente.
Viceversa, se il soffio al cuore è causato da una condizione cardiaca sottostante significativa o se si verificano sintomi associati, possono essere necessari trattamenti mirati, che possono includere:
- terapia farmacologica, che può prevedere la somministrazione di farmaci quali, ad esempio, i diuretici per il trattamento degli edemi, beta-bloccanti per il controllo della frequenza cardiaca o antiaritmici per il trattamento delle aritmie cardiache;
- chirurgia, che può risolvere alcuni difetti strutturali del cuore; tra le procedure più comuni rientrano la riparazione o la sostituzione delle valvole cardiache difettose.
Bibliografia
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- Landefeld J, Tran-Reina M, Henderson M. Approach to the Patient with a Murmur. Med Clin North Am. 2022 May;106(3):545-555.
- Gasser R. Heart murmur: diagnostic tools. J R Soc Med. 1989 Apr;82(4):245.
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