Sindrome di Tako-Tsubo

La sindrome di Tako-tsubo, anche nota come cardiomiopatia da stress o sindrome del cuore spezzato, è una condizione cardiaca che si manifesta spesso in seguito a forti stress emotivi. Per questa ragione, è conosciuta anche come crepacuore. Qualche volta, tuttavia, può essere provocata anche da una seria malattia o da un intervento chirurgico.

In genere, la malattia si presenta con sintomi simili a quelli dell’infarto e colpisce maggiormente le donne in menopausa (di solito, tra i 58 e i 75 anni di età), con un’incidenza circa nove volte più alta che negli uomini.

Il nome Tako-tsubo deriva dalla forma che il cuore assume a causa della sindrome. Quando questa si manifesta, infatti, la parte inferiore del cuore (ventricolo sinistro) si allarga, mentre la parte superiore (atrio sinistro) mantiene una forma più stretta, creando un aspetto simile a una trappola per polpi usata in Giappone. Tako-tsubo è infatti una frase giapponese che significa "trappola per polpi". Questo nome è stato utilizzato per la prima volta negli anni Novanta, quando i medici nipponici hanno descritto questa particolare condizione cardiaca.
 

Cause

La sindrome di Tako-tsubo non ha una genesi ancora pienamente compresa, ma in generale sembra causata dalla risposta dell’organismo a forti stress emotivi. Alcune teorie attribuiscono la condizione anche a un calo del livello di estrogeni, che giustificherebbe la maggior incidenza nelle donne in menopausa.

Il meccanismo di insorgenza della malattia coinvolge delle catecolamine che vengono rilasciate maggiormente quando l’organismo è sottoposto a forti stress. Queste, infatti, aumentano l’attività delle cellule che costituiscono il miocardio fino a rendere insufficiente l’afflusso di sangue e ossigeno verso di esse. Il risultato è una necrosi del tessuto miocardico che porta ad alterazioni della struttura cardiaca fino alla comparsa dei sintomi. Questo meccanismo può essere assimilabile a quello dell’infarto miocardico. 

La sindrome, tuttavia, risulta sempre preceduta da un evento fisico o emozionale contraddistinto da un’intensità particolare. Pensiamo, ad esempio, a eventi quali:
 

• la dipartita di un proprio caro;
• una diagnosi medica che genera paura e/o spavento;
• una violenza subita;
• la perdita considerevole di denaro;
• una perdita del lavoro o difficoltà di tipo economico, ed altre ancora.

Sintomi

La sintomatologia della sindrome di Tako-tsubo è sostanzialmente analoga a quella degli infarti del miocardio e consiste in:
 

• forte dolore al petto, che tendenzialmente può manifestarsi in maniera improvvisa e acuta. Tale sintomo può comparire sia a riposo che durante uno sforzo;
• sensazione di svenimento, che può portare anche a una vera e propria perdita di coscienza;
• difficoltà a respirare (dispnea) che si può manifestare sia a riposo che durante l’esercizio fisico.

Se la necrosi delle cellule del miocardio è particolarmente estesa, si può avere una vera e propria lesione che porta al versamento di sangue nel pericardio. 
 

Diagnosi

La diagnosi della sindrome di Tako-tsubo deve essere effettuata distinguendola dall’infarto del miocardio. In genere, la procedura diagnostica si basa su un’anamnesi accurata del paziente che consenta di individuare eventuali stress che possono essere alla base della condizione. 

Secondariamente, tramite esami strumentali si possono individuare alterazioni della struttura cardiaca. Gli esami più frequenti in questi casi sono:
 

• l’elettrocardiogramma (ECG), che permette di rilevare possibili anomalie nel ritmo e nella struttura del cuore;
• lo specialista può ricorrere anche all’ecocardiogramma, un esame non invasivo, che permette di ottenere immagini dettagliate della struttura e della funzionalità del cuore. Questo test è importante per valutare se il cuore è normale o, al contrario, ha assunto una forma anomala. In questo caso, si potrebbe essere dinanzi a un segnale che può essere riferito della sindrome di Tako Tsubo;
• un altro esame utile è la coronarografia, che ha un ruolo cruciale, in quanto permette di osservare l’assenza di stenosi delle coronarie. 

Anche gli esami di laboratorio possono essere di aiuto per la diagnosi, in quanto, rispetto a quanto avviene nell’infarto, possono individuare una necrosi del miocardio.
 

Rischi

La sindrome di Tako-tsubo di per sé ha una buona prognosi se viene trattata rapidamente. Viceversa, in assenza di un trattamento adeguato, possono manifestarsi complicanze di tipo cardiaco che possono mettere in pericolo la vita del paziente, con un aumento del rischio di condizioni come:
 

• arresto cardiaco, generalmente associato a complicanze molto gravi;
• aritmie di varia natura come fibrillazioni atriali o aritmie ventricolari;
• necrosi del muscolo cardiaco (miocardio) che può portare anche all’infarto;
• insufficienza cardiaca, dovuta al deterioramento del tessuto muscolare cardiaco.

I rischi maggiori sono presenti, oltre che in caso di trattamenti tardivi, in soggetti che hanno già problemi cardiaci pregressi o che presentano particolari fragilità.
 

Cure e Trattamenti

Il trattamento della sindrome di Tako-Tsubo è mirato a gestire i sintomi, prevenire complicanze e favorire la ripresa della funzione cardiaca.

Le cure possono variare in base alla gravità dei sintomi e alle eventuali complicanze ma in generale richiedono un monitoraggio medico attento per valutare la funzione cardiaca, il ritmo cardiaco e l'eventuale comparsa di complicanze; ciò richiede spesso un ricovero in ospedale.

Il trattamento farmacologico, invece, si basa su farmaci antipertensivi, ossia in grado di ridurre la pressione sanguigna, al fine di non mettere sotto stress il cuore. Questi farmaci includono beta-bloccanti, diuretici e ACE-inibitori.

In alcuni casi, la riabilitazione cardiaca può essere consigliata per aiutare i pazienti a recuperare la forza fisica e un trattamento di supporto psicologico può essere utile per gestire lo stress emotivo che ha causato la comparsa della Tako-tsubo.
 

Bibliografia

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• Sindrome di Tako Tsubo. www.issalute.it