Sindrome della cauda equina

Dr. Antonio Ianniello
Neurologo Medico Chirurgo, specialista in Neurologia Creato il: 06/02/2025Questa compressione può provocare sintomi come intorpidimento, debolezza muscolare, difficoltà nel controllare la vescica e l’intestino, oltre al dolore nella zona lombare e alle gambe.
È considerata un’emergenza medica e richiede un intervento immediato per evitare danni permanenti.

Cause
La sindrome della Cauda Equina è causata da una compressione delle radici nervose nella parte inferiore della colonna vertebrale. Tale compressione ha origini multifattoriali, tra le quali rientrano: - ernia del disco;
- tumori spinali: che possono essere benigni o maligni;
- infezioni spinali;
- infiammazioni spinali;
- traumi alla colonna vertebrale: come fratture o lesioni che possono verificarsi a seguito di un incidente;
- stenosi spinale: un restringimento del canale spinale;
- spondilolistesi: uno scivolamento delle vertebre;
- anomalie neurologiche congenite.
Per questa ragione, si raccomanda una visita specialistica a tutti i soggetti con sintomi sospetti. La sindrome della Cauda Equina, infatti, è un’emergenza medica che va trattata tempestivamente ed è fondamentale identificarla il prima possibile.
Sintomi
I principali sintomi della sindrome della Cauda Equina possono includere: - dolore intenso: spesso localizzato nella parte bassa della schiena. Questa sensazione può avere carattere radicolare, ovvero dare l’impressione di irradiarsi lungo una o entrambe le gambe;
- debolezza muscolare: una sensazione che si verifica perlopiù agli arti inferiori;
- intorpidimento o formicolio: alcuni pazienti potrebbero fare esperienza di intorpidimento, formicolio o generale riduzione della sensibilità nella regione pelvica e nel perineo (l’area tra i genitali e l’ano);
- difficoltà nel controllare vescica e/o intestino: con conseguente incontinenza urinaria e incontinenza fecale;
- disfunzione erettile: il paziente potrebbe iniziare ad avere difficoltà nel mantenere un’erezione o a sperimentare dolore durante i rapporti sessuali.
Diagnosi
La diagnosi della sindrome della Cauda Equina è posta solitamente mediante le seguenti fasi: - anamnesi: lo specialista raccoglie la storia clinica del paziente e esamina i sintomi segnalati, inclusi problemi alla vescica, all’intestino, debolezza muscolare e dolore radicolare;
- esame fisico: questo può includere test di forza muscolare, riflessi, sensibilità e controllo della vescica e dell’intestino;
- test di imaging: questa fase diagnostica può includere radiografie, risonanza magnetica o tomografia computerizzata per visualizzare la colonna vertebrale e le strutture circostanti e identificare eventuali anomalie o lesioni;
- esami neurologici: questi possono includere l’elettromiografia, per valutare la funzione nervosa e identificare eventuali danni alle radici nervose;
- esami di laboratorio: possono essere eseguiti esami del sangue per escludere altre condizioni che potrebbero causare sintomi simili.

Rischi
La sindrome della Cauda Equina è una condizione che può comportare diversi rischi, tra cui: - paralisi: senza un trattamento, la compressione prolungata delle radici nervose può portare alla paralisi degli arti inferiori o alla perdita della funzione motoria;
- disfunzione del pavimento pelvico: la perdita di controllo della vescica e dell’intestino può portare a complicazioni come infezioni delle vie urinarie, costipazione cronica e impatto psicologico significativo;
- dolore cronico: anche dopo il trattamento, alcuni pazienti possono continuare a sperimentare dolore cronico nella zona lombare e nelle gambe;
- impatto sulla qualità della vita: la sindrome della Cauda Equina può avere un impatto significativo sulla qualità della vita del paziente a causa dei sintomi debilitanti e delle limitazioni funzionali.
Cure e Trattamenti
Il trattamento della sindrome della Cauda Equina dipende dalla causa sottostante e dalla gravità dei sintomi. Si avvale perlopiù dei seguenti approcci: - chirurgia: in molti casi, la chirurgia è necessaria per alleviare la compressione sulle radici nervose e ripristinare la funzione;
- terapia farmacologica: generalmente, i corticosteroidi possono essere prescritti per ridurre l’infiammazione intorno alle radici nervose. Gli antidolorifici possono essere utilizzati per gestire il dolore;
- fisioterapia: una volta che i sintomi acuti sono stati gestiti, la fisioterapia può essere raccomandata per rafforzare i muscoli, migliorare la flessibilità e facilitare il recupero funzionale;
- monitoraggio continuo: dopo il trattamento iniziale, è importante monitorare regolarmente i sintomi e la funzione neurologica per garantire il successo del trattamento e identificare eventuali complicazioni.
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