Cerca uno specialista, una prestazione medica, una patologia o il nome del medico

Shigellosi

Dr. Giuseppe Parisi

Dr. Giuseppe Parisi

Gastroenterologo Medico Chirurgo, specialista in Malattie dell'Apparato Digerente Creato il: 29/01/2025
La shigellosi è un’infezione che colpisce l’intestino tenue ed è causata dai batteri della famiglia Shigella. Si manifesta con sintomi tipici, come diarrea, nausea, vomito e febbre ed è una delle più comuni cause di dissenteria nel mondo.

Il batterio prende il suo nome dal batteriologo giapponese Kiyoshi Shiga, che arrivò a isolarlo e identificarlo nel 1898.
 
Shigellosi

Cause Cause

Esistono diverse specie di Shigella, tra cui S. dysenteriae, S. flexneri, S. boydii e S. sonnei, ciascuna delle quali può causare la malattia negli esseri umani. La trasmissione avviene principalmente attraverso il contatto oro-fecale, che è molto comune quando si maneggiano cibi senza un’accurata igiene delle mani.  

Le persone possono anche contrarre la shigellosi attraverso il contatto con le feci di persone infette, il che rende la malattia particolarmente comune in aree con scarsa igiene e accesso limitato all'acqua pulita. Inoltre, Shigella è un batterio resistente agli acidi dello stomaco, per cui anche l’esposizione a pochi individui può essere sufficiente per lo sviluppo della malattia.

Solitamente, dopo il contagio, Shigella raggiunge la mucosa intestinale e riesce a proliferare sottraendo risorse ai batteri presenti per poi distruggere la mucosa epiteliale del colon e diffondersi all’interno dell’organismo.
 

Sintomi Sintomi

Dopo l’infezione, Shigella va incontro a un periodo di incubazione di alcuni giorni prima di manifestare la sua sintomatologia.

In genere, i sintomi della shigellosi compaiono come un dolore addominale intenso, che spesso si associano a un senso di urgenza (tenesmo). In genere, nelle fasi iniziali le feci sono ancora formate ma tendono progressivamente a diventare più liquide, fino a una vera e propria diarrea, che si manifesta come estremamente liquida e talvolta con la presenza di muco, pus o sangue. 

Nei bambini la shigellosi esordisce in modo improvviso con febbre, sonnolenza, nausea, diarrea e dolori addominali; in questi casi gli episodi di diarrea possono diventare anche molto frequenti.

Nei casi più gravi, la shigellosi può causare disidratazione, perdita di peso e altri sintomi sistemici. È importante notare che la gravità dei sintomi può variare anche sensibilmente a seconda della specie di Shigella coinvolta e dello stato di salute generale del paziente.
 

Diagnosi Diagnosi

Solitamente, un primo sospetto di shigellosi può essere posto sulla base dei sintomi e sulla presenza di cellule del sangue (globuli rossi e bianchi) e residui della mucosa intestinale all’interno delle feci.

Per ottenere la conferma diagnostica, tuttavia, è necessario confermare la presenza di Shigella nell’organismo. Questo è possibile attraverso vari metodi, tra cui esami colturali sulle feci o test diagnostici molecolari basati sulla reazione a catena della polimerasi (PCR). È importante eseguire test accurati per determinare la presenza di Shigella e distinguere la shigellosi da altre infezioni gastrointestinali che possono presentare sintomi simili.
 
Shigellosi

Rischi Rischi

Se non trattata adeguatamente, la shigellosi può portare a una serie di complicanze, in particolare nei pazienti giovani, anziani o immunocompromessi. Alcune delle complicanze più comuni includono:
 
  • disidratazione: la diarrea e il vomito possono portare a perdita di liquidi in poco tempo; in questi casi è fondamentale accertarsi una somministrazione adeguata di liquidi;
  • sindrome emolitico-uremica: comporta la distruzione delle piastrine, producendo depositi nei vasi sanguigni che danneggiano le piastrine sane e i globuli rossi, causando trombocitopenia e anemia; 
  • convulsioni: riguardano principalmente i bambini e si suppone che siano correlate alla febbre alta;
  • prolasso rettale: la presenza di un importante tenesmo può causare il prolasso del retto, con conseguente incontinenza fecale;
  • batteriemia: è una conseguenza grave ma rara, che interessa soprattutto bambini piccoli e soggetti anziani con patologie pregresse e comporta la diffusione dell’infezione al circolo sanguigno.

Cure e Trattamenti Cure e Trattamenti

La shigellosi è una condizione che può essere prevenuta evitando situazioni che possono favorire il contatto con il batterio. Generalmente, per ridurre il rischio di infezione è sufficiente adottare misure di prevenzione come:
 
  • lavare le mani accuratamente, specie dopo aver utilizzato il bagno e prima di maneggiare i cibi;
  • evitare di maneggiare cibi durante la malattia e la convalescenza;
  • evitare contatti diretti con le persone infette;
  • evitare di bere o di immergersi in acque che possono apparire contaminate o in zone dove l’infezione è endemica.
In genere, la maggior parte dei casi di shigellosi si risolvono spontaneamente in pochi giorni senza particolari conseguenze; pertanto, il trattamento principale è costituito dal riposo e da una idratazione regolare.

Infatti, il vomito e la diarrea associati alla shigellosi possono comportare importanti perdite di liquidi per il paziente, con il rischio, soprattutto nei bambini, di fenomeni di disidratazione; in genere, assumere regolarmente acqua è sufficiente nei casi più lievi. In casi di grave disidratazione, invece, è necessario fare ricorso a somministrazioni di soluzioni saline per via endovenosa.

Gli antibiotici vengono prescritti quasi esclusivamente a pazienti con una malattia moderata o grave, ai bambini, agli anziani o alle persone immunocompromesse. In questi casi, le opzioni di trattamento includono soprattutto ciprofloxacina, azitromicina o ceftriaxone. Le terapie antibiotiche possono variare sensibilmente a seconda delle zone geografiche in cui si contrae la malattia e a seconda delle resistenze che Shigella ha sviluppato.  

I pazienti che guariscono dalla shigellosi sviluppano un’immunità di lungo periodo da possibili reinfezioni. Tuttavia, la protezione è ristretta solo alla specie di Shigella responsabile della prima infezione, il che significa che eventuali infezioni da altre specie di Shigella rimangono ugualmente possibili.
 

Bibliografia

  • Kotloff KL, Riddle MS, Platts-Mills JA, Pavlinac P, Zaidi AKM. Shigellosis. Lancet. 2018 Feb 24;391(10122):801-812.
  • Niyogi SK. Shigellosis. J Microbiol. 2005 Apr;43(2):133-43.
  • Burnett MW. Shigellosis. J Spec Oper Med. 2017 Winter;17(4):102-103.

L'informazione presente nel sito deve servire a migliorare, e non a sostituire, il rapporto medico-paziente. In caso di disturbi e/o malattie rivolgiti al tuo medico di base o ad uno specialista.

Cerca i migliori specialisti che si occupano di Shigellosi nelle province di: Roma, Milano, Torino, Brescia

Vuoi una parlare con uno specialista?
Hai bisogno di un Dottore per Shigellosi?

Trova il Medico più adatto alle tue esigenze.

Hai bisogno di un Dottore per Shigellosi?
Caricamento...