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Sangue nelle feci

Dr. Attilio Sebastiano

Dr. Attilio Sebastiano

Chirurgo Proctologo Medico Chirurgo Creato il: 05/09/2024
La presenza di sangue nelle feci, conosciuta anche come ematochezia o melena a seconda delle caratteristiche, è un segno clinico che può indicare una vasta gamma di condizioni gastrointestinali.

L'ematochezia si riferisce alla presenza di sangue rosso vivo nelle feci, solitamente associato a sanguinamenti del tratto gastrointestinale inferiore, come il colon o il retto. La melena, invece, è caratterizzata da feci nere, catramose e maleodoranti, segno di un sanguinamento proveniente dal tratto gastrointestinale superiore, come lo stomaco o la parte iniziale dell’intestino.
 
Sangue nelle feci

Cause Cause

Le cause del sangue nelle feci possono essere molteplici, coinvolgendo qualsiasi tratto del tubo digerente dalla bocca fino all’ano.

Nel caso delle ematochezie, la causa più comune è costituita dalle emorroidi o dalle ragadi anali. Le emorroidi sono vene gonfie e infiammate nel retto o nell'ano che possono sanguinare durante la defecazione, mentre le ragadi sono lesioni della mucosa anale; entrambe possono produrre delle perdite di sangue rosso vivo nelle feci o sulla carta igienica.

In altri casi, invece, il sanguinamento può interessare direttamente l’intestino, come nel caso della diverticolosi e delle malattie infiammatorie intestinali. La diverticolosi è una condizione in cui piccoli sacchetti, chiamati diverticoli, si formano nella parete del colon. Questi diverticoli possono infiammarsi o rompersi, causando sanguinamento che può manifestarsi come sangue rosso vivo o coaguli di sangue nelle feci.

Le malattie infiammatorie intestinali, invece, la colite ulcerosa e il morbo di Crohn, sono due malattie croniche che comportano l’infiammazione della mucosa gastrointestinale e  che possono causare sanguinamento intestinale. La colite ulcerosa causa infiammazione e ulcere nel colon e nel retto, mentre il morbo di Crohn può interessare qualsiasi parte del tratto gastrointestinale.

Più raramente, il sanguinamento rettale può essere collegato alla presenza di polipi o tumori del colon-retto. I polipi sono escrescenze anormali che si formano sulla mucosa del colon o del retto e possono sanguinare. Alcuni polipi possono evolvere in senso maligno, producendo cancro del colon-retto, una delle cause più gravi di sangue nelle feci. Il sanguinamento causato dal cancro del colon-retto può essere occulto (non visibile a occhio nudo) o evidente come sangue nelle feci.

Nei casi di melena, in cui il sanguinamento avviene nelle vie digestive alte, le cause possono riguardare lo stomaco, come nella gastrite o nelle ulcere duodenali o l’intestino tenue; in questi casi, il sangue giunge nelle feci già digerito, quindi di colore molto scuro. 

Sebbene molto raro, a volte la presenza di sangue nelle feci può essere causata da un infarto intestinale, che si verifica quando il flusso sanguigno al tratto gastrointestinale è ridotto, portando a danni alla mucosa intestinale. L’infarto intestinale può essere causato da blocchi nelle arterie intestinali o da un calo della pressione sanguigna e può portare conseguenze gravi.
 

Sintomi Sintomi

Oltre alla presenza visibile di sangue nelle feci, i pazienti possono riferire vari sintomi legati alla causa responsabile del sanguinamento.

Per esempio, nei casi di emorroidi e ragadi, può manifestarsi un importante dolore durante l’evacuazione o una sensazione di peso nella zona anale dopo la defecazione. In casi gravi, il dolore può persistere anche più a lungo. La presenza di dolore è molto frequente nelle patologie che causano sanguinamenti gastrointestinali e tende a manifestarsi nella zona dove questi si verificano, con intensità più o meno marcata a seconda della causa.

Nelle malattie infiammatorie intestinali, non è raro riscontrare anche la presenza di disturbi dell’alvo, come diarrea o stipsi; la prima può presentarsi anche nel caso della diverticolosi.
Infine, se il sanguinamento è causato da un cancro del colon-retto, il segnale di allarme più importante è costituito da un senso di affaticamento persistente e da una perdita di peso improvvisa e incontrollata.
 

Diagnosi Diagnosi

La diagnosi della causa del sangue nelle feci in genere si avvale primariamente di un’anamnesi dettagliata, che Include domande sulla frequenza e la durata del sanguinamento, su eventuali sintomi associati, sulla storia familiare di malattie gastrointestinali, sull'uso di farmaci (come FANS o anticoagulanti) e sulle abitudini alimentari.

Dopodiché, può essere necessario eseguire un esame fisico, che prevede una palpazione dell'addome e un'ispezione rettale, le quali possono fornire indizi sulla causa del sanguinamento. La palpazione addominale può infatti rilevare masse, sensibilità o distensione a livello gastro-intestinale, mentre l'ispezione rettale può evidenziare la presenza emorroidi, fissure anali o altre lesioni.
Un esame molto importante in questi casi è costituito dall'analisi delle feci, che può rilevare sangue occulto, segni di infezione o infiammazione, e la presenza di parassiti. I test per il sangue occulto nelle feci sono comunemente utilizzati per rilevare sanguinamenti non visibili.

In presenza di sanguinamenti occulti o di fattori di rischio per il cancro del colon-retto può essere utile svolgere anche una colonscopia, che è l'esame diagnostico di scelta per visualizzare l'interno del colon e del retto e permette di individuare polipi, tumori, infiammazioni, ulcere e altre anomalie. Durante la colonscopia, è possibile eseguire biopsie o rimuovere eventuali polipi.

Se invece si è in presenza di sanguinamenti nella parte superiore del tratto digerente, l’esame di riferimento è costituito dalla esofagogastroduodenoscopia (anche nota come gastroscopia), che consente di visualizzare direttamente la presenza di ulcere. 
 
Sangue nelle feci

Rischi Rischi

La presenza di sangue nelle feci può essere un segnale di allarme per molte patologie gravi, per cui è sempre bene intervenire rapidamente con la diagnosi e il trattamento eventuale. Infatti, in assenza di questi si possono verificare complicanze gravi.

Per esempio, la perdita di sangue cronica può portare a anemia sideropenica, caratterizzata da una riduzione dei livelli di emoglobina e ferritina nel sangue che comporta affaticamento, debolezza e pallore. Se invece il sanguinamento è molto acuto e massiccio si può andare incontro al rischio di uno shock emorragico, con un forte calo della pressione sanguigna che può portare a danni d’organo permanenti o anche direttamente al decesso.

Nei casi di ulcere gastriche o diverticolosi, il rischio maggiore è dato invece dalla perforazione, che può portare a uno sversamento di materiale all’esterno degli organi, provocando una peritonite, un’infiammazione grave e che può causare una risposta molto forte dell’organismo nota come sepsi, che può a volte essere fatale.

Infine, se il sanguinamento è causato da un cancro del colon-retto, la mancata diagnosi e trattamento può portare alla progressione del tumore, riducendo le possibilità di cura e sopravvivenza.
 

Cure e Trattamenti Cure e Trattamenti

La presenza di sangue nelle feci può essere risolta con vari approcci a seconda della causa scatenante. Nella maggioranza dei casi, quando il sanguinamento è legato a sforzi eccessivi durante la defecazione, una migliore idratazione, un alto consumo di fibre e la riduzione di alimenti irritanti, come spezie, alcol, e cibi grassi, può contribuire ad ammorbidire le feci e facilitarne l’espulsione. Tuttavia, se si soffre di malattie infiammatorie croniche o di diverticolosi, è bene prestare attenzione a non assumere troppe fibre.

Se la correzione della dieta non è sufficiente, si può fare ricorso a trattamenti farmacologici, che possono includere antiacidi o inibitori della pompa protonica (per ulcere e gastriti), corticosteroidi o salicilati o immunosoppressori (per le malattie infiammatorie intestinali) o lassativi (per stipsi associata alle emorroidi).

In casi più gravi, come nel trattamento di ulcere o diverticoli perforati, in presenza di polipi o di cancro del colon-retto in fase iniziale, può essere necessario fare ricorso a interventi chirurgici.
 

Bibliografia

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  • Marek TA. Gastrointestinal bleeding. Endoscopy. 2001 Nov;33(11):920-9.
  • Manning-Dimmitt LL, Dimmitt SG, Wilson GR. Diagnosis of gastrointestinal bleeding in adults. Am Fam Physician. 2005 Apr 1;71(7):1339-46.

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