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Polipi nasali

Prof. Francesco Maria Passali

A cura del Prof. Francesco Maria Passali

Otorinolaringoiatra Medico Chirurgo - Professore Associato, specialista in Otorinolaringoiatria Creato il: 29/06/2017 Ultimo aggiornamento: 10/09/2017

Cos'è Cos'è

I polipi nasali sono una delle più frequenti cause di ostruzione nasale respiratoria, dovuta alla presenza di neoformazioni a carattere benigno e a partenza dai seni paranasali che aggettano nelle cavità nasali, ostruendole.

Colpisce dall’1 al 4% della popolazione generale con predilezione per individui di sesso maschile con età compresa tra i 20 e 60 anni. Si tratta di formazioni generalmente rotondeggianti, traslucide, di solito bilaterali, che si vengono a creare come risposta edematosa e infiammatoria della mucosa respiratoria a stimoli irritativi di varia natura.

Può presentarsi come patologia primitiva ed isolata, con origine molto più frequentemente etmoidale e mascellare, oppure in associazione con asma e intolleranza all’aspirina (Triade di Widal) o nell’ambito di sindromi più complesse come la malattia di Kartagener (poliposi nasale, bronchiectasie, situs viscerum inversus) e la Fibrosi Cistica.

polipi nasali

Cause Cause

Diverse e ad oggi ancora non del tutto note, sono le cause alla base della risposta infiammatoria cronica che comporta l’aumento di volume della mucosa respiratoria e la sua esteriorizzazione in fossa nasale. L’evento flogistico scatenante può esser ricercato in stimoli di natura infettiva (micotica, batterica) o su base allergica; altri fattori di rischio sono rappresentati da disfunzioni neuro-vascolari, da alterazioni metaboliche, turbe dell’apparato mucociliare e, infine, fenomeni di carattere autoimmune e predisposizione genetica.

A volte, è presente un’unica formazione polipoide che può ricondurre a due sottotipi particolari di polipi nasali:

  • Polipo antro-coanale o polipo solitario di Killian, che origina dalla parete del seno mascellare e, attraverso l’ostio di comunicazione con il meato medio, cresce fino a invadere l’intera fossa nasale e protrudere nel cavo rinofaringeo.
  • Papilloma invertito o Papilloma Schneideriano, tumore a comportamento incerto data la maggiore aggressività e tendenza a erodere le strutture ossee nasali circostanti.

Sintomi Sintomi

La manifestazione più fastidiosa della poliposi nasale, che incide maggiormente sulla qualità della vita, è rappresentata dall’ostruzione respiratoria nasale, che peggiora nelle ore notturne durante il riposo in posizione supina.

La sensazione persistente di naso chiuso, si accompagna a secrezioni nasali sierose o siero-mucose abbondanti, sensazione di pressione in corrispondenza della radice nasale fino a diventare cefalea frontale tensiva, difficoltà a percepire gli odori e disturbi del gusto, russamento e voce nasale.

L’ostruzione degli ostii naso-sinusali, inoltre, comporta una compromissione del drenaggio e della ventilazione dei seni stessi, predisponendo all’insorgenza di sinusiti croniche.

Diagnosi Diagnosi

Generalmente la storia clinica e l’esame obiettivo otorinolaringoiatrico, coadiuvati da esami strumentali consentono una rapida diagnosi e di pianificare una corretta condotta terapeutica. Il primo step diagnostico è rappresentato da un’accurata anamnesi, volta ad indagare i sintomi e la storia familiare e personale del paziente; una volta effettuato un primo inquadramento clinico, l’esame obiettivo mediante rinoscopia anteriore, consente in molti casi di identificare i polipi in fossa nasale, anche se l’esame dirimente per la loro valutazione definitiva è dato dall’esplorazione endoscopica.

Allo studio definitivo della patologia contribuisce la diagnostica per immagini mediante TC del massiccio facciale, che consente di studiare tutti i seni paranasali, con distinzione tra tessuti molli e strutture ossee. Utile, infine, risulta l’esecuzione di test allergologici, specie nel caso in cui l’anamnesi ci può ricondurre ad un’eziologia su base atopica.

Cure e Trattamenti Cure e Trattamenti

La terapia della poliposi nasale ha l’obiettivo di ripristinare un ottimale flusso respiratorio nasale e a prevenire l’insorgenza di recidive o complicanze: un primo approccio è di carattere medico sintomatico, volto a migliorare la qualità della vita del paziente ma che spesso risulta inefficace per la completa risoluzione della patologia.

Trattamenti farmacologici di prima scelta sono rappresentati da cicli di corticosteroidi, per via orale o topici, in associazione eventualmente a terapia antibiotica per la prevenzione delle sovrainfezioni batteriche.

Nei soggetti allergici, utile è l’associazione di un antistaminico a lungo termine e immunostimolanti. Nei casi di poliposi massiva o di mancata risposta alla terapia medica, l’opzione terapeutica risolutiva è data dall’exeresi chirurgica dei polipi mediante l’intervento conosciuto con l’acronimo di FESS (Functional Endoscopic Sinus Surgey), condotto in endoscopia mediante fibre ottiche e micropinze o con microdebrider (strumento che frantuma e aspira il polipo).

In alternativa, si può scegliere di effettuare l’escissione dei polipi mediante laser, in via ambulatoriale e in anestesia locale, per polipi di piccole dimensioni e facilmente accessibili.

L'informazione presente nel sito deve servire a migliorare, e non a sostituire, il rapporto medico-paziente. In caso di disturbi e/o malattie rivolgiti al tuo medico di base o ad uno specialista.

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